sandro76 ha scritto:
Chiarissimo!
hai idee un po' confuse però
Intanto hai le idee confuse per quel che riguarda il termine "rigidità".
La rigidità è determinata dallo spostamento della sospensione nello specifico della molla a parità di sollecitazione.
Se tu hai una perturbazione che crea 20 Kg di forza una molla da 10Nmm assorbirà l'asperità in 2 centimetri di ampiezza; che all'atto pratico essendo che in una forcella ci sono 2 molle l'ampiezza di assorbimento sarà di 1 cm.
Ok fin qui???
Avanti..
Che tu queste molle K10 le precarichi 1... 5... 10... 15... vai a variare SOLO L'ALTEZZA DI LAVORO perchè ovviamente il peso applicato è sempre quello, quindi all'atto pratico alzi o abbassi semplicemente tutto il complesso ma la perturbazione schiaccierà sempre quel centimetro la sospensione.
Minor rigidità vuol dire assorbire la medesima perturbazione in una ampiezza maggiore. Per ottenere questa minor rigidità l'unico sistema è utilizzare una molla di coefficente inferiore... ad esempio utilizzaremo 2 molle da 8N/mm. Nellesempio dunque la perturbazione che crea una spinta di 20Kg verrà assorbita non più in 1 cm ma bensi con ampiezza maggiore... 1,25cm.
Anche utilizzando una molla da K8 con diversi valori di precarico comunque si finisce sempre ad assorbire l'asperità in questione con la medesima ampiezza.
Mi sa che parliamo della stessa cosa vedendola da due punti diversi.
Ok per la definizione di rigidità, come ok che se agisce una forza di 1Kg sulla sospensione essa affonderà della stessa quantità. La costante elastica è sempre quella.
Ma parliamo in termini assoluti, prendi una sospensione più o meno precaricata, se a parità di forza applicata affonda di meno è evidentemente più rigida o no?
Fin qui siamo d'accordo?
Bene.
Citazione:
Il tuo esempio di mettere al massimo il precarico alla forcella... non sta ne in cielo ne in terra, vai ovviamente a variare le quote ciclistiche in maniera anomala, oltre al fatto che una molla esageratamente precaricata fatica a partire come ti ho già provato a spiegare.
Non quoto tutti i punti ma rispondo direttamente uno alla volta.
In questo esempio, che era il classico caso limite, se tu seppur ponendo la moto sotto le sollecitazioni più forti possibili, non riesci a comprimerla sarà non sapendo come è regolata e che componenti monta la tua sospensione tu la prima cosa che diresti non è "ho la forcella troppo dura?" Che a casa mia significa "ho la forcella troppo rigida."
[quote]Secondo punto:
Prendo il tuo esempio per farti capire che il precarico serve solo ai fini delle quote e non della rigidità:
Applichi alla forcella 100Kg ed hai un precarico che "spinge" per 90... bene la molla si schiaccierà inizialmente per 10kg producendo un affondamento iniziale di... boh... senza sapere il coefficente elastico diciamo 10mm.
Ecco... se tu hai un precarico che sorregge al posto di 90 95 ad esempio... come dici tu utilizzerai solo 5 kg che faranno affondare meno staticamente la sospensione diciamo al posto di 10mm solamente 5mm.
Cosa cambia? che tu hai applicato sempre quei 100Kg di carico, che la molla assorbirà le asperità sempre in funzione del coefficente elastico come detto sopra, che la moto essendo più precaricata affonderà meno rispetto all'estensione massima quindi avrà una quota più alta di partenza.
Per farla breve... medesima rigidità in entrambi gli esempi con una diversa altezza.[/quote
Ti ribalto il problema perchè parti da una diversa altezza? Quando tu appoggi la moto a terra è sottoposta al suo peso e basta no. Se non modifichi l'altezza della sospensione o gli attacchi, insomma lasciando inalterato il componente nelle sue misure standard, se la sospensione si abbassa di meno sotto il peso della moto vuole dire che oppone una forza superiore (principio di azione e reazione della dinamica se contraddiciamo questo abbiamo un problema ben più grande) se oppone una forza di base superiore, bada parlo sempre dell'itera sospensione e non solo della molla, sarà più rigida per quanto detto nella definizione in alto?. Altrimenti contraddici la definizione di rigidità, applicata alla sospensione. Cioè a parità di sollecitazione (peso moto), si comprime meno (la sospensione) quindi è più rigida.
Citazione:
Punto 3:
Ti ripeto che la temperatura NON influisce sul coefficente elastico della molla, la temperatura entra in gioco sul funzionamento idraulico e quindi sulla dissipazione dell'energia accumulata dalla molla... ma che sia più o meno frenata per riprendere il mio primo esempio con 20Kg di perturbazione avrai sempre la medesima ampiezza di escursione.
Ovviamente entro valori di assorbimento idraulico decenti... certo che se l'idrulica mura tutto il ragionamento si va' a far benedire.
Non ho bisogno di chiedere a Gubellini... sono certo di quello che dico.
Sono d'accordo con te che in pratica non ti accorgi della differenza sulla molla, che teoricamente dovrebbe diventare un inezia più cedevole, ma ti accorgi subito che l'olio più fluido frena di meno, parlando di fisica degli elementi però il discorso vale. Comunque diciamo che parlando in senso assoluto e motociclistico hai ragione, ma parlando in relazione alle leggi fisiche no, così la smettiamo di parlarne.
Citazione:
Punto 4:
Si è impossibile separare una molla dalla sospensione perchè altrimenti per reggere al carico in frenata ci vorrebbero molle da camion eccessivamente rigide e precaricate; quindi mi pare ovvio che bisogna garantire l'escursione massima con un surplus di spinta generata dalla camera d'aria.
Punto 5:
I capi della molla standard sono ovviamente spianati per creare la sede e leggermente compressi (minor passo) per l'ovvia ragione che altrimenti finirebbero a punta senza una battuta piana. Questa è l'unica ragione costruttiva.
Il fatto che ipoteticamente parlando in quel punto ci sarebbe una variazione del coefficente elastico è una ragionamento che non porta da nessuna parte in quanto ti ripeto una forcella completamente compressa comunque ha una escursione in compressione ben lontana dalla massima compressione della molla e quindi è una considerazione irrilevante visto che nessuno arriverà mai a sfruttare questa particolarità.
Hai anche poco chiaro come si costruiscono le molle progressive... ma visto che non sono specializzato su quello al massimo posso darti il riferimento di chi le produce così chedi a lui
Effettivamente potrebbe essere vero, ho studiato il principio fisico che sta alla base delle forze elastiche non costanti e i processi produttivi sui materiali e ho messo le cose insieme, non sono sicuro che le molle progressive per moto siano a progressione lineare o meno, cioè in pratica ammetto che parlando di molle motociclistiche e automobilistiche potrei essere andato un po' fuori tema. Ma a parte questo, decidiamo se parlare della sospensione o della molla se no mi perdo, il discorso vale per la sospensione non per la molla, perchè non è verificabile direttamente se non attraverso ipotesi e calcoli matematici, o montando la molla su un supporto e applicandogli la sollecitazione di una moto in staccata misurata con un dinamometro, ma tu avresti voglia di verificare?