sandro76 ha scritto:
Si se analizzi le quote medie di esercizio, no se lo guradi dal punto di vista della rigidità.
Per capirci una molla più morbida seppur più precaricata quando sollecitata da una perturbazione avrà comunque una escursione maggiore rispetto ad una molla più rigida ma meno precaricata. Pertanto la molla più morbida sarà sempre come e comunque meno rigida di una molla più dura.
Il risultato è uguale quindi sulle quote dinamiche ma assolutamente diverse sul fronte rigidità.
Mi sa che ci stiamo incartando, io non metto affatto in dubbio quanto dici, tutt'altro, quello che metto in dubbio è che se intendevi dire, come ho capito io, che modificando il precarico non si modifica la rigidità della sospensione e che l'unico modo per farlo è cambiando le molle, quello che dici è errato, se ho capito male invece lasciamo stare.
Comunque se tu aumenti il precarico di una molla in una sospensione ti ci vuole più forza per farla muovere, quindi hai per forza una sospensione più rigida, se non ci credi, metti il precarico al massimo sulla forcella e vedi se riesci a guidare.
Citazione:
"Tradotto in ambito motociclistico significa che se cambi la molla o se la comprimi precaricandola la forza che devi applicare per comprimerla nuovamente è esattamente uguale quindi, più forza per far funzionare una sospensione significa che la sospensione è più rigida o mi sbaglio? "
Per i motivi sopra elencati... sbagli.
Per quanto detto in precedenza non credo, ripeto che se speri di ottenere lo stesso comportamento cambiando la molla, o precaricando è una mera utopia, e ci siamo, ma pensala così, se tu applichi una forza di 100 kg sulla forcella, la tua forcella è precaricata per 90, saranno i 10 kg a produrre deformazione. Se la tua forcella è precaricata per 95, saranno i 5 a produrre deformazione, e per la legge sopra sarà minore, se è caricata a 110 non si deformerà. Bene, se invece usi una molla più dura, e precarichi a 90, per la legge otterrai deformazioni più corte. In ambo i casi, applicando la stessa forza ottieni meno deformazione rispetto all'originale, scusa sarà ben più rigida la sospensione?
Citazione:
"La cosa che cambia a k diverso è la deformazione successiva della molla, c'è un però. La molla lavorando si scalda, è a contatto con dell'olio e con dei gas, significa che nel comportamento della sospensione non vale strettamente la legge di cui sopra, soprattutto se qualcuno aumenta l'olio nella stessa. Se fate questo giochetto, per esempio il comportamento di irrigidimento è di tipo esponenziale, quindi si irrigidisce progressivamente man mano che si comprime. E' un trucchetto utilizzato soprattutto in ambito agonistico per evitare l'andare a pacco delle sospensioni usando molle più morbide. Ma questo è un'altro discorso. "
La molla lavorando si scalda ma certamente non viene influenzato il coefficente elastico se non in maniera irrilevante e ancora a scaldarsi non è tanto la molla quanto la dissipazione di energia che avviene grazie all'idraulica.
Se aggiungi olio vari il coefficente elestico maggiorandolo in maniera esponenziale solo nell'ultimo quarto di corsa circa non per un fattore di calore ma semplicemente perchè vai a ridurre la camera d'aria che poi comprimendosi nell'escursione crea una spinta che va' ad aggiungersi a quella della molla.
Il trucchetto è usato in tutte le moto... non solo quelle da corsa.
Si lo puoi usare su tutte le moto, ma chi è che lo fa? Serve a usare settaggi più morbidi di precarico evitando che vadano a pacco le sospensioni. Inoltre, la molla si scalda, dipende anche sotto che sforzo la metti. Ti faccio un esempio, prendi una molla che si muove poco e una che non fa altro che oscillare in continuazione, si scalderà ben di più la seconda no. Oltre questo c'è un piccolo fattore che entra in gioco, se si scalda la molla, l'olio secondo te che fa? Quindi oltre a influenzare seppur in maniera minima la molla, il riscaldamento influenza anche l'idraulica rendendo l'olio più fluido. Non ci credi, vai a chiedere perchè in Kawasaki usavano gli ammortizzatori FG a misano in luogo dei bitubo, la motivazione era semplice, non si scaldavano. Quindi pure quello incide. Che poi incida poco perfettamente d'accordo con te.
Citazione:
"Tornando alla molla, viene cambiata in pista, non solo perchè necessita di molle più rigide, ma per non doverle precaricare, c'è infatti una controindicazione nel comprimerle troppo, la molla è un componente elastico si, ma con un fattore di compressione massima, quindi non comprimibile all'infinito..."
La controindicazione a precaricare troppo una molla morbida c'è in effetti, ma non è quella che hai detto tu, ma quella che molto tecnicamente ha cercato di descrivere de corsa. Cioè una molla eccessivamente precaricata "fatica nella partenza", cioè diventa troppo rigida nel primissimo frangente quando deve iniziare a lavorare. Questo implica a livello di guida un peggioramento del confort e del grip. Una molla non è comprimibile all'infinito, ma è progettata di una lunghezza sovradimensionata e per raggiungere il finecorsa molla dovresti avere una forcella con escursione doppia rispetto al normale e/o un precarico almeno 10/20 volte il massimo consigliato... ipotesi praticamente impossibile.
Ok, mi sono spiegato male, comunque il problema è quello, cioè evitare di usare molle precaricate, perchè limitano maggiormente la corsa delle sospensioni e perchè hanno deformazioni meccaniche che tradotte in dinamica sul veicolo danno sollecitazioni peggiori. Cioè esattamente come sopra, quello che non conti è che non c'è solo l'uso prettamente standard, come spesso si sottovalutano le sollecitazioni cui vengono sottoposte le sospensioni, ti faccio riflettere su una cosina, se un paio di sospensioni va a pacco, cioè arrivi con gli steli a fondo corsa, cioè se ne la molla ne il freno idraulico hanno avuto forza sufficiente ad evitare che la stessa raggiungesse la compressione massima è così impossibile ipotizzare che se la molla avesse potuto scorrere per tutta la sua lunghezza si sarebbe compressa del tutto? O se scoppiano i paraoli atterrando da un'impennata è così impossibile ipotizzare la stessa cosa?
Quello che voglio farti capire è che separare la molla dalla sospensione su cui è montata è di fatto impossibile, cambiare il settaggio di un componente ha effetti su tutta sospensione, quindi molla più rigida, o più precaricata, = sospensione più rigida nel suo insieme è un'assioma valido, ti ripeto cambierà il comportamento leggermente, ma io non voglio affatto dire che è la stessa cosa, di fatto cambiando la molla cambi il componente, però lavorando sul precarico aumentandolo irrigidisci la sospensione.
Citazione:
"...aumentare molto il precarico la meccanica costruttiva della molla comporta anche un aumento della costante di elasticità verso le massime compressioni, è infatti pensata per comprimersi prima al centro poi verso le estremità, e quando comincia a lavorare in quella zona aumenta la costante di elasticità del componente, quindi serve più forza per ottenere una deformazione uguale."
Questa frase può essere vera solo per molle progressive, assolutamente falsa per molle lineari le quali si comprimono in modo proporzionale, lineare, dal primo fino all'ultimo millimetro di escursione senza variare il coefficente elastico in nessun punto della stessa.
Non proprio, le molle progressive oltre a variare la distanza delle spire lungo la lunghezza in molti casi hanno variazioni sul trattamento termico o sulle leghe che la costituiscono, per cui di fatto hanno materiali dalle specifiche diverse lungo la lunghezza della stessa, ma una molla lineare standard, ai capi normalmente si presenta con uno o due spire più ravvicinate fino ad averne alcune a contatto diretto. Questo serve per avere più rigidità nei punti di battuta della molla. Se tu provi a deformare la molla ove la spira è più piatta e dove lo è meno noterai inevitabilmente che per deformare la prima e la seconda sezione servono forze diverse, quindi anche le molle lineari hanno un comportamento non lineare in senso assoluto dovuto alla loro forma. Infatti quello che distingue la molla progressiva è il ciclo produttivo per realizzarla e conseguentemente le specifiche del materiale di cui è costituito il componente nei vari punti.
Spero di essere stato chiaro, comunque sta venendo fuori una discussione interessante.