MyGeneration ha scritto:
Tanto per condividere, da INMOTO di giugno 2010 pagine 15 e 16 (intervista al Responsabile Ingegneria e Sviluppo Prodotto 2 Ruote e Racing nel Gruppo Piaggio):
"Nelle piccole cilindrate dobbiamo chiederci cosa vuole il mercato, perchè l'attuale RS 125 per legge non può più avere le prestazioni per le quali era stata dimensionata, una moto che si può portare in pista ma che oggi deve avere una potenza ridotta. Noi con il Ditech, l'iniezione diretta introdotta sullo scooter 50, avevamo dimostrato di avere la tecnologia per un due tempi pulito, ma le norme sul traffico e gli stessi clienti puntano ormai sul quattro tempi. Quindi il futuro delle 125 sarà a quattro tempi. Dobbiamo sempre chiederci cosa vuole il mercato: le moto si costruiscono per essere vendute".
Un paio di considerazioni a ruota libera...
Non è da ieri che è stata introdotta la limitazione dei 15 cavalli (credo risalga al 1995 o al '96) eppure Aprilia ha continuato a produrre l'RS che per almeno un decennio è stata in testa alle classifiche di vendita spesso con più di 1000 unità vendute all'anno. Ora ne vendono qualche centinaio. Quindi la motivazione reale è solo l'applicazione della legge economica della domanda e dell'offerta. Il surdimensionamento della ciclistica non c'entra nulla!
E' lecito aspettarsi un'impennata dei prezzi dei ricambi Rotax. La casa Austriaca, dopo il V-60 perderebbe una ulteriore fornitura...
Per gli esemplari ben tenuti aspettiamoci tra qualche anno delle quotazioni d'affezione. Il 250 docet. Passano di mano anche a 3-4 mila euro! Anche se è vero che i 250 vengono generalmente comprati direttamente dagli utilizzatori, mentre i 125 vengono comprati con i soldi degli altri (i papà).
Dubito possano realizzare un 125 con un bicilindrico a V, avrebbe dei costi di produzione esorbitanti!
Concordo con te, difatti Aprilia ha tendenzialmente conservato il più possibile la struttura delle RS 125 di 10 anni fa, cambiando solo lo stretto necessario per l'omologazione Euro 3, migliorando impianto frenante e cerchi per stare al passo della concorrenza (Mito) e a quello della moda.
Non è un caso che telaio e propulsore siano sempre gli stessi, se da un lato questa cosa giova al cliente che trova facilmente i ricambi, dall'altro permette un risparmio incredibile ad Aprilia in fatto di progettazione e di impianti.
Ora si sono accorti che comunque non è (purtroppo) più necessario essere i migliori, Yamaha con la R125 ha aperto una nuova, redditizia strada.
Io penso che finchè sarà possibile immatricolare Euro 3 (da quel che ho letto ancora per un bel pò) Aprilia non cambierà una virgola della RS 125 (a parte l'abito, forse), successivamente ipotizzo che la RS diventerà la sorella gemella del GPR 125 4t.
Logiche di mercato.