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Solo per veri Ducatisti [info su monster]
3759838
3759838 Inviato: 24 Feb 2008 22:38
Oggetto: Solo per veri Ducatisti [info su monster]
 

Ciao a tutti icon_wink.gif forse avete già letto il mio altro post...con il work in progress del concept del monster icon_wink.gif

Dato che, oltre alla presentazione del modello nuovo...devo ovviamente inserire storia della ducati, e storia dell'evoluzione del monster...

volevo discuterne un pò con voi , magari riuscendo a trarre anche qualche spunto importante da inserire nelle tavole icon_wink.gif

Le domande sono principalmente due

- Che cosa differenzia il monster dalle altre naked
- Come si è evoluto il monster (che cosa è rimasto sempre invariato tipo il traliccio ad esempio) dal primo all'ultimo uscito, il 696 icon_wink.gif

Grazie mille....spero di ricevere tante risposte icon_cool.gif
 
3762778
3762778 Inviato: 25 Feb 2008 13:44
Oggetto: Re: Solo per veri Ducatisti [info su monster]
 

[quote="Dink"#3759838]
- Che cosa differenzia il monster dalle altre naked
- Come si è evoluto il monster (che cosa è rimasto sempre invariato tipo il traliccio ad esempio) dal primo all'ultimo uscito, il 696 icon_wink.gif

[/quote]

- La differenza principale è che il monster è il capostipite delle naked, dal 1993 in poi questa categoria si è sviluppata sulla scia del monster stesso. Altra differenza? è la migliore!!! icon_asd.gif
- Il telaio non è sempre rimasto invariato, deriva da diversi modelli ducati (per es i modelli a carb hanno telaio diverso dagli ie). Poi devi considerare i motori: prima carb 2v, poi i monster ie, i 4v derivati dalle sbk, e i testastretta. Altra innovazione con la serie sxr che monta il monobraccio. Guarda su wikipedia per i dettagli, alla voce ducati monster trovi un sacco di info
 
3766485
3766485 Inviato: 25 Feb 2008 18:52
 

di cose da dire ce ne sarebbero una marea... ti consiglio anch'io di fare una ricerca su internet

aggiungerei:
la monster rappresenta una svolta insieme alla 916, il mondo delle moto si è stravolto sulla scia di questi 2 modelli

è la prima naked, anzi è La Naked. ll tratto principale della monster è la sua essenzialità, e soprattutto la linea creata dal suo serbatoio (guarda il suo profilo).

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è la prima moto vera che rappresenta la semplicità, un gusto "underground" metropolitano unito ad una linea trasgressiva.
è sfacciata: mostra completamente il suo motore. è nuda. immagina quei tempi in cui le moto erano o supercarenate con semimanubri o alte stile enduro (esempio honda africatwin 750). la monster entra in quel momento strapazzando gli occhi dei motociclisti. un azzardo, una moto che sembrava avere niente eppure aveva una linea completa, in ogni particolare e una personalità schiacciante.
un telaio da far impallidire qualsiasi giapponese stradale dell'epoca, una moto sorprendentemente veloce nei tornanti di montagna e altrettanto facile da guidare.
cosa importante: a parte i custom è stata la prima moto stradale che si prestava facilmente alle personalizzazioni estetiche! non a caso sono nate in breve tempo le varie colorazioni metallic, cromo (stupenda), dark, dark city (la più brutta), senna, e così via. inutile aggiungere tutte le mototrizzazioni.


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city icon_confused.gif

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stupenda cromo

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classica

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metallic

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dark

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e poi via con colorazioni personalizzzate, scarichi alti, bassi, mozzi, carbonio, titanio, alluminio, tutti purché aperti per sentire bene il pompone, cupolini, senza cupolini, puntali ecc ma purche il portatarga originale sia accorciato il più possibile.

ci sono degli assiomi nel monster, impossibili da spiegare.

LAMPS!
 
3767816
3767816 Inviato: 25 Feb 2008 20:39
 

Grazie mille icon_smile.gif icon_smile.gif icon_smile.gif icon_smile.gif icon_smile.gif

scarichi ben aperti (beh io posso dire che al mio concept ho esagerato anche 1pò troppo ad aprirli icon_lol.gif icon_lol.gif )
 
3769640
3769640 Inviato: 25 Feb 2008 23:04
 

CIAO !

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Chiedere cosa il Monster abbia di particolare rispetto ad ogni altra moto non è cosa che possa avere una facile risposta. Il successo di questo modello è stato tale da renderlo differente da tutti gli altri, portandolo al difficile ruolo di icona motociclistica.

Onor del vero vuole che non sia stata la prima moto priva di carena. Nonostante quello che molti sono portati a pensare, questa scuola affonda le sue radici negli anni settanta e, prima ancora, nelle motoleggere dei sessanta.

Le ultime giappponesi con un'anima appassionata ed artigiana (quasi essenza della moto) sono state le grosse Kawasaki nonché le Honda CB four morte all'inizio degli quasi trent'anni orsono.

In epoca moderna il Bandit 400 è stato forse il più grande precursore di questo filone vincente. Non bisogna inoltre dimenticare che la gloriosa moto di Borgo Panigale, disegnata da Miguel Galluzzi (attualmente in forza all'Aprilia), non ebbe un successo immediato e travolgente.
Il suo esordio si ebbe nel 1992 al salone di Milano, ma gli articoli entusiastici delle testate giornalistiche non furono immediatamente seguiti da un successo di pubblico tangibile.

Oggi Ducati è un mito più forte di quanto non lo sia probabilmente stata durante gli anni d'oro della sua epopea, ma non bisogna dimenticare la vendita alla Cagiva di Castiglioni, la gestione statale ed i fallimenti sfiorati più volte per un soffio. I tempi erano duri e bisognava aggiungere a questa instabilità, non sempre tollerata dagli acquirenti, una scarsa affidabilità oltre che un bacino d'utenza decisamente più ridotto di quello attualmente disponibile per il settore a due ruote.

La muscolosità del serbatoio, le linee morbide ma essenziali, la crudezza di quel propulsore raffreddato ad aria (oppure misto olio) ed il fascino di quell'orchestra di rumori meccanici... impiegarono anni per fare presa nei cuori. Quando i tempi furono maturi per fare breccia nel mercato, si trattò decisamente di un amore sbocciato per essere duraturo.

La domanda principale comunque verte sulle motivazioni di un successo incredibile ottenuto senza, apparentemente, possedere la qualità motoristiche e prestazionali delle case provenienti dalla terra del sol levante.

Vorrei premettere come la mia passione per questo meraviglioso mondo non risieda solo entro i confini nazionali e, delle nove moto che ho avuto il piacere di possedere in passato, buona parte hanno avuto gli occhi a mandorla. Nessuna di esse comunque è mai stata in grado, nella sua perfezione, di farmi sentire quel tepore primaverile dentro al cuore anche quando fuori dal casco la nebbia si condensa in grossi goccioloni.

Potrei utilizzare un caleidoscopio di esempi, ma uno in particolare mi porta a poterti esprimere quello che diversi appassionati sentono per il Monster.

Una motocicletta non è un oggetto. Le persone che amano questi mezzi utilizzano tutti i sensi, dal tatto all'olfatto, per entrare in simbiosi con essi e spesso erodono volentieri i propri risparmi per coccolarli. In questo tripudio di passione succede che la puzza di benzina diventi un aroma, lo sporco di grasso possa divenire la felicità di aver curato la propria moto e le vibrazioni si possano trasformare in dolci carezze.
Ognuno possiede il modello che meglio provoca certe sensazioni e più intensamente tocca le giuste corde delle nostre anime. Non ci sono dubbi che il Monster abbia coinvolto sentimentalmente molti appassionati ed io sia particolarmente rapito da questo modello.

Vorrei, per tornare a noi, che tu pensassi al negozio di elettronica dei tuoi sogni. Ovunque lo sguardo si posi potrai trocare le migliori opere tecnologiche che l'uomo possa creare per il tuo divertimento. Sollevi una macchina fotografica di ultima generazione e la guardi.

Ora chiudi gli occhi qualche secondo ed immagina la scena.

Cosa sentono le tue dita ?

Cosa avverte il tuo naso ?

Cosa pensi ?

Avverti il freddo della plastica e delle leghe leggere. Non senti alcun odore tranne quello, sgradevole e sintetico, della lavorazione chimica del prodotto. Pensi a quanto sia fragile, costosa e perfetta. Potrete fare foto meravigliose assieme ma, senza qualcuno che la usi... è semplicemente niente.

Se possiedi i miei stessi gusti, sei appena salito su una moto giapponese. Vorrei specificare come, per un appassionato diverso da me, il punto di vista potrebbe essere diametralmente opposto nonchè altrettanto valido al tempo stesso. Parliamo di sensazione soggettive e, in quanto tali, opinabili.

Prendi un monte sugli appennini tosco-romagnoli circondato da boschi, qualche chiesetta e tanti strapiombi oppure pensa ad una stradina sulle vene di gesso vicino a Brisighella (RA).

Ora immagina di sederti sull'erba ed annusare il vento.

Dimmi a cosa pensi.

Il tuo olfatto sente i profumi della natura ed i tuoi occhi vedono un paesaggio antico che si intreccia dolcemente con qualche rudimento di modernità.

Non c'è perfezione tecnologica. C'è qualcosa di semplice come il fatto stesso di essere vivi, di arcano e di selvaggio. Tutto quello che puoi osservare era in quel posto prima di te e non tramonterà nemmeno quando te ne sarai andato. Non ha un tempo e non deve dimostrare niente a nessuno. Non segue una moda perchè non ha idea di cosa sia.

Complimenti. Sei salito su un Monster.

Cosa ha fatto questo mito del motociclismo moderno negli ultimi anni ?

Semplice. Si è ammodernato per adattarsi al maggior numero di persone e vendere maggiormente ma, come qualcuno che baratta la propria anima con il diavolo, ha perso qualche briciola (nulla di preoccupante) di fascino.

Ducati Monster 900 !

Così nasce. Senza seguire nessuno. Due grosse valvole, poca potenza erogata con cattiveria, un motore scorbutico dominato da voraci carburatori ed una ciclistica perfetta per divertirsi.

Col tempo è arrivata l'iniezione ad addolcirlo, l'immobilizer a proteggerlo, il contagiri per tenerlo sott'occhio e poco altro.

Il segreto di questa moto è... tutto e niente.

Lo guardi e sembra quelle montagne inamovibili nella loro bellezza disarmante. Il sebatoio possiede linee suadenti, ma con un grande carettare. Guardandolo attentamente potrai notare come sia chiaramente ispirato ad un bicipite maschile.

Il motore, bicilindrico ed alettato, attira nella sua semplicità estetica diversificandosi da tutti gli altri. Assieme alle scarne sovrastrutture, è l'esempio dell'essenzialità. Qualche fascetta a tenere legati i cablaggi e la sensazione di qualcosa realizzato in casa è servita.

Siamo io e la mia moto. Siamo solo noi due e quindi lei non deve dimostrarmi nulla con inutili orpelli che nasconderebbero solamente le sue forme.

Il telaio è efficace, ma sgraziato. Non si tratta di una "banale" struttura a doppia culla, ma nemmeno di un'asettica struttura portante in alluminio.

E' acciaio e lo mostriamo nella sua solidità.

Il codino è rastremato al pari della porzione di sella riservata al passeggero. Se la nostra metà ci ama deve poter sopportare quella condizione, mentre nella guida solitaria si potrà sentire di dominare il proprio mezzo.

In sella si gode di una posizione caricata e larga. La prima permette di avere un buon controllo e la seconda di avere maggiore sicurezza.

Nei primi modelli era caratteristica anche la frizione a secco nonchè il comando alla leva molto duro. Questo ha aiutato a creare il mito. Solo chi possedeva polsi d'acciaio aveva diritto a guidarla e nel traffico chiunque l'avrebbe riconosciuta con quel tintinnio sempre presente a leva tirata.

Una ciclistica quasi perfetta. Questo si avverte portandola tra le curve. Sospensioni rigide e frenata sicura come chi deve guidarla.

Motore irregolare ?

Ben venga. Voglio sentirmi un duro quando guido la moto. Molti desiderano un motore reattivo a tutti i regimi e poco importa se questo può portare a forti irregolarità.

Dopo poco si impara ad usare la frizione, ad utilizzare il colpo d'acceleratore poco prima di cambiare marcia nonchè a connettere direttamente cervello, mani e piedi.

La mia ragazza è rimasta delusa, a seguito di un tagliando ben riuscito, poichè il suo Monster 620 a 2000 giri trottava tondo e pari con la carburazione ottimizzata. Sembrerebbe un controsenso, ma non le sembrava più di avere una Ducati. Vuole una moto difficile, precisa come un coltello e che sappia diversificarsi dall'enorme massa di offerte tutte uguali.

Le Ducati hanno difetti ?

Si. Tecnicamente questo è vero, ma non implica necessariamente che si perda la gioia di guidare. In fondo le piccole cose rendono il rapporto di coppia maggiormente piccante.

Tornando comunque all'estetica, nostro punto di partenza nella disamina in corso, se vuoi disegnare un'erede del mostro per antonomasia... non dirigerti verso la 696, ma piuttosto verso quel brullo ed essenziale paesaggio di montagna.

Due ruote ed una sella.

Vuoi sapere qual'è stato uno dei più grossi successi commerciali della FIAT negli ultimi anni ?

La nuova 500.

Costa tanto per le dimensioni, ma se un veicolo è bello ed ha carattere (la bellezza non basta) si vende ugualmente.

Sai com'è nato quel progetto ?

Tanti anni addietro, quando ancora l'avvocato era in vita e dirigeva il gruppo, due studenti decisero di fare una tesi inventando un nuovo modello per la casa torinese.

Erano appassionati di semplicità come me. Presero un modello simpatico del passato (New Beetle e Mini ancora non erano sul mercato oppure erano appena arrivate) e la disegnarono con linee moderne.

Quattroruote decise di pubblicare la foto e furono sommersi da lettere gonfie di pareri positivi. La FIAT decise di comprare quel progetto, ma impiegarono troppi anni per industrializzarlo.

Due qualunque con la passione giusta avevano avuto l'idea che affermati team di designer non erano riusciti ad avere.

Linee pulite, simpatiche ed accattivanti.

Vuoi sapere qual'è stato, a mio avviso, un grosso successo del 2007 ?

La Triumph Bonneville. Una replica perfetta che, senza una tecnica sopraffina, ha venduto qualcosa come 1500-2000 moto classificandosi entro i primi 30 modelli di moto più venduti.

Non è così facile per un modello di nicchia.

Cosa ci dice questo ?

Che il 696 è bellissimo (l'ho visto), ma non avrà mai lo stesso alone di mitologia posseduto dal vecchio Monster. E' moderno, tecnologico e disegnato secondi i dettami della moda. La ciclistica è maggiormente ostentata rispetto a quella vecchio stile, però non è altrettanto valida.

Venderà bene presso i neofiti e coloro che si accostano per la prima volta al marchio bolognese. Sarà un successo di pubblico, ma non sarà mai una pietra miluiare come il suo predecessore.
Non è più essenziale come prima. Non possiede quella bellezza semplice e selvaggia che lo caratterizzava.

Vuoi disegnare una bella moto ?

Essenzialità e schemi fuori dall'usura del tempo.

Non dico di eccedere. L'eccesso non piace. Non fare una streetfigher, poichè perderebbe l'eleganza tipica di Ducati.

Codino sottile, ma leggermente meno basso e depresso di quello vecchio. Marmitta sotto il motore come la Buell, in modo che la meccanica si veda ancora meglio. Forcellone in tubi bibraccio colorato di rosso come il telaio. Affila ed ammorbidisci la strumentazione attuale curandoti che sia moderna, ma senza eccedere nei freddi display ad LCD.
Separa quelle maledette pedane che sino ad oggi sono state un blocco unico. In questo modo chi vorrà farsi una special potrà togliere quelle del passeggero. Mettici un cupolino leggermente (poco) più appuntito di quello oggi presente. Inserisci frecce e fanale dello stop a led. Piacciono e creano il giusto contrasto tra modernità e tradizione.

Insomma. Chi compra un Monster vuole sognare e vuole vedere in esso tutta la tradizione Ducati. Questa non implica che si rimanga fossilizzati su se stessi, come accaduto per Moto Guzzi, quanto piuttosto che si sappia armonizzare qualcosa che richiami il passato con il fascino del presente.

Scusa se mi sono dilungato.

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Ultima modifica di DueRuote il 27 Feb 2008 14:18, modificato 9 volte in totale
 
3769768
3769768 Inviato: 25 Feb 2008 23:20
 

Ehm... perchè non la mettiamo nella sezione Monster ???

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3771005
3771005 Inviato: 26 Feb 2008 10:24
 

marco tu mi strappi troppi consensi...non è che vorresti fare il politico?... icon_wink.gif




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3782025
3782025 Inviato: 27 Feb 2008 12:36
 

10 e lode..da incornicare direi ^^

grazie mille...davvero un post esemplare ;D

E...mi hai fatto davvero tante cose icon_smile.gif

a risentirci!
 
3784347
3784347 Inviato: 27 Feb 2008 16:18
 

Figurati... non c'è problema.

A me piace scrivere... tantissimo.... si vede ???

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3786734
3786734 Inviato: 27 Feb 2008 19:52
 

DueRuote.......fantastico post!!
...e in più adesso saprò cosa dire a tutti quelli che me la menano perchè il mio mostro perde olio.....
Sbagliato, segna il territorio!! 0509_doppio_ok.gif
 
3789220
3789220 Inviato: 27 Feb 2008 23:37
 

Grande DueRuote icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif icon_exclaim.gif

che altro aggiungere? icon_cool.gif
 
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