giancar ha scritto:
Caro "motomatto", vedo che sei poco informato su tutto e quel poco maleinformato da una certa stampa schierata dalla parte dei comitati (lobby tornacontiste dei contravventori).
Persone rinviate a giudizio su vicende velox e photored, non mi risultano, eventualmente indagate (c'è una bella differenza, lei potrebbe essere indagato per anni e non venirlo mai a sapere).
I sequestri fanno parte delle indagini preliminari. Se l'azione penale non porterà a nulla quegli apparecchi verranno restituiti e riutilizzati, intanto però incroci e strade saranno rimasti sguarniti per mesi.
In poche parole se in Svizzera non paghi le contravvenzioni non puoi più circolare, in Italia se le paghi sei un fesso. Le mille escamotage ? Se non le vede vuol dire che ha una vista molto, molto corta.
Male informato sarai tu,di Comandanti rinviati a giudizio ce ne sono stati eccome:
Citazione:
Multe col "photored", a giudizio 3 comandanti:
Formia: Semafori intelligenti: processo il 4 giugno per i vertici della municipale di Gaeta, Formia e Minturno.
Semafori intelligenti, quattro rinvii a giudizio. Si è chiusa ieri l'udienza preliminare relativa all'inchiesta sulle apparecchiature "photored": installate in alcuni semafori del sud pontino consentivano di fotografare e quindi di multare tutti gli automobilisti che passavano con il rosso. Il giudice Claudia Dentato ha accolto le richieste della Procura e rinviato a giudizio Cosina Ursoleo, di Taranto, rappresentante legale della srl di Manduria "Eurotraff" che aveva ideato e installato le apparecchiature. Insieme a lei verranno processati il 4 giugno i comandanti della polizia municipale di Formia, Gaeta e Minturno, ovvero delle tre città del sud pontino che avevano installato l'apparecchiatura. Sono accusati di concorso in abuso d'ufficio, insieme alla Ursoleo, Rosanna Picano, responsabile della municipale di Formia; Ciro Bisbiglia, comandante del Corpo a Gaeta; e Giacomo Matteo D'Acunto che guida i vigili di Minturno. I tre comandanti sono assistiti dagli avvocati Luigi Imperia, Corrado De Simone e Diomede Marafini.
L'inchiesta era partita da una indagine del commissariato di Formia, diretto all'ora dal vicequestore Stefano Bonagura. Dopo lunghi appostamenti si scoprì che quei semafori "intelligenti" che fotografavano tutti gli automobilisti che passavano con il rosso erano affidati non ai vigili urbani - come prevede la legge - ma ai dipendenti della Eurotraff. «Una procedura che non offriva alcuna garanzia - spiegarono in Procura - Non c'era infatti alcun pubblico ufficiale che potesse garantire la legittimità delle operazioni».
Poi si scoprirono altri particolari. Ad esempio che a Formia e a Gaeta non c'era stata alcuna gara d'appalto. Furono i dirigenti della municipale ad individuare la ditta che installava gli apparecchi Photored F17 e ad affidargli il servizio a trattativa privata. A Minturno invece venne fatta una gara d'appalto, ma secondo la Procura i nomi delle ditte che parteciparono erano stati forniti direttamente dalla Eurotraff e, sostiene l'accusa, non erano in grado di fornire quel prodotto.
Inoltre non ti ho chiesto insulti nei miei confronti ma visto che gli escamotage sono "mille" avrei gradito conoscerne uno.
Ribadisco,se una multa viene comminata in perfetta regola con le norme vigenti a cosa mi appello... Alla luna?