Poi dai rilevamenti si è scoperto che la moto andava almeno a 180km/h, cioè la signora la moto non poteva nemmeno vederla.

Purtroppo la settimana scorsa c'è stato un bruttissimo incidente dalle parti di Cassolnovo (prima di vigevano).
Una moto, che apparentemente aveva la precedenza si è infilata dritta nelle portiera di una panda. Risultato pessimo: mocilista e automobilista morti sul colpo.
La strada è più o meno così: curvone, pezzetto dritto, incorcio e proseguimento del rettilineo.

La dinamica è stata pù o meno così: la signora alla guida della panda ha iniziato a svoltare e poi il botto . Di primo acchitto tutti han dato la colpa alla signora, per forza la moto aveva la precedenza, la signora doveva vedere la moto, così non si sarebbe infilata nella portiera. Sembrava tutto così chiaro.

Poi dai rilevamenti si è scoperto che la moto andava almeno a 180km/h, cioè la signora la moto non poteva nemmeno vederla. Lei ha dato la precedenza, ma non passando nessuno cioè non vedendo nessuno arrivare è andata. La moto era così veloce che quando e se l'ha vista non c'era più niente da fare.

Ormai, da come è andata non ha più senso capire di chi fosse la colpa, a mio avviso del motociclista, però dovrebbe far riflettere su cosa significa andare a certe velocità su strada con una disinvoltura tutta pistaiola che non porta a nulla di buono.

180 km/h corrispondono a 50 metri al secondo.
Quanto poteva essere lungo il "pezzetto dritto" che precede l'incrocio?
Probabilmente quando la signora ha guardato la strada prima di inserirsi la moto era ancora nel curvone.
Quando il motociclista, sbucato dal curvone, ha visto la vettura che si apprestava ad inserirsi sulla strada ha avuto poco tempo per reagire; vogliamo fare due calcoli?
Vede la vettura che si stà inserendo e realizza che c'è un pericolo (1 secondo =50 metri), inizia ad attuare una manovra di evitamento (1/2 secondo altri 25 metri).
Conclusione: per la nostra sicurezza come motociclisti, e per la sicurezza degli altri utenti della strada, evitiamo di comportarci da pazzi irresponsabili; a certe velocità siamo "addosso" ad un ostacolo che appare distante in pochi secondi.
Purtroppo in questo caso la "irresponsabilità" del nostro amico motociclista è costata la vita a due persone; altre due famiglie nel dolore per una stupida ed inutile corsa in motocicletta.
Condoglianze ai familiari delle due vittime, anche se servono a poco, e sicuramente non leniscono l'immenso strazio che provano.

in realtà io non conoscevo ne uno ne l'altro, ma mi son beccato la scena.... da spavento...