Mirko46 ha scritto:
Sento parlare di equilibri, assetti, pesi e contropesi...
ragazzi stiamo parlando di fare una curva in un parcheggio, non di fare un gp
Ti devi solo liberare la mente da tutte queste seghe mentali che non fanno altro che bloccarti. Se quando stai per fare una curva cominci a pensare "devo portare il corpo avanti" "mi devo piegare" "devo stare giù" "devo stare su" va a finire che la curva è già passata e tu sei ancora li a pensare cosa fare
Fai la curva e basta, a migliorare la postura ci penserai dopo
Sono anche daccordo sul fare la curva senza tanti pensieri.. ma una impostare un certo di tipo di curva e non mi sembra che stiamo parlando di parcheggiare la moto... comporta per forza di cose un'impostazione tecnica.. come si riporterà questo verrà con l'esperienza e con i km sulle spalle.. ma è bene assimilare queste tecnciche anche perchè ne va della nostra sicurezza.. i famosi dritti ve li scorderete una volta a fatta vostra la tecnica.. dopo diventa un processo mentale automatico, quando si imposta una curva non si pensa più a quello che si deve fare ma lo si fa senza pensare.. vi riporto i milgiori consigli che ho letto, aggiungo solo una cosa.. cercate di trovare sempre una guida fluida, anche in curva.. lasciate perdere le staccate al limite.. su strada non servono a nulla, come su strada non serve a nulla mettere il ginocchio a terra a anche se può essere molto gratificante, ma se quel ginocchio finisce sul rialzo di un tombino il ginocchio lo lasciate li!
Buone pieghe a tutti... me compreso
Maurolive ha scritto:
poca esperienza, sicuro.
a meno che tu non abbia le gomme di frassino, puoi andare giù più di quanto pensi... il problema è che devi avere una certa velocità, commisurata alla piega.
oppure dovresti essere un fenomeno, e quello che hai imparato in 2 mesi è così tanto da sentire già i limiti tecnici del mezzo.
Perdonami, ma mi pare improbabile.
quindi fiducia nel mezzo, sicurezza passiva (abbigliamento adatto), e pian piano prova ad osare nelle curve dove vedi bene l'uscita... guarda il punto dove vuoi che la moto vada... non mettere mai lo sguardo a terra, alla ruota o a qualche ostacolo (a meno che esso non sia davanti a te).
antos ha scritto:
La tecnica del controsterzo è bene conoscerla xkè è l'unico modo di fare una piega come si deve... in realtà lo si fa anche in bici senza renderci conto... senza annoiarvi con leggi di fisica x ki ha qualche dubbio faccia questo esperimento:
Su una via bella larga e senza ostacoli provate a dare delle leggere pressioni sullo sterzo (ovvero girare lo sterzo in maniera appena percettibile) nel senso contrario di dove volete girare... noterete che la moto scende come per incanto in piega e risale riportando lo sterzo dritto... sono movimenti impercettibili ma estremamente efficaci... con un po di pratica si riesce ad evitare ostacoli molto rapidamente, entrare in pieghe tecniche con raggio variabile o fare dei destra sinistra da paura... il corpo che si sposta all'interno della curva serve per accentuare la manovra ma soprattutto per evitare di piegare troppo la moto... sempre per noiose leggi di fisica... spostando il baricentro del sistema moto-uomo piu' all'interno della curva si possono percorrere raggi di curva molto stretti e a velocità superiori piuttosto che si rimane dritti sulla moto, perché' si ha meno necessità di piegare la moto... in poche parole ... più metto a balcone della moto meno avro' bisogno di piegare giù la moto.
Notate i piloti di Gp1, all'uscita di curva la moto è praticamente dritta, ma loro sono ancora spostati sulla sella, in realtà non stanno ancora andando dritto, ma tenendo la moto dritta, possono spalancare il gas sfruttando tutta la gomma possibile prima di terminare completamente la curva.
Ora chi non conosce queste tecniche penserà ke io sia pazzo ...ma è solo fisica... è i piloti moto gp queste leggi le conoscono bene
Capro ha scritto:
Non c'è nessun rischio, anche perchè si parla di controsterzo e la parola fa effetto...........ma è una semplice pressione sui semimanubri..........ma è una cosa naturale, che fai normalmente andando in moto anche se non te ne accorgi.
Più difficile invece lavorare con le pedane perchè meno intuitivo.......in effetti l'ultima volta in pista ho notato come l'uso delle pedane è fondamentale per piegare come si deve.........anche in questo caso ci vuole esperienza e sensibilità..........in piega estrema troppa pressione sulla pedana interna può far scivolare la moto...........
Comunque l'esperienza ti porta a fare queste cose naturalmente, poi una volta acquisita esperienza e confidenza si passa ad affinare la tecnica (semimanubri e pedane).
PaoloG ha scritto:
Eeeehh, gli anni di moto.....
Se volete capire 'sto "controsterzo" in modo facile facile.
Prendete una ruota di bicicletta, fatela girare tenendola con le mani per il perno, provate a muovere le mani come se giraste un manubrio (tipo orientate il perno a destra come se voleste controsterzare per fare una piega a sinistra). Osservate che succede alla ruota!
Tutto ciò è un fenomeno giroscopico (nel senso cheuna ruota che gira è un giroscopio) ed è il motivo per cui alleggerire i cerchi rende molto più maneggevole una moto.
Infine, anch'io le prendo(evo, dato che al momento sono a piedi...) dai miei amici, ma alla fine è più importante divertirsi, godersi la moto, che star lì a misurare il lucido delle gomme col calibro...
Shangri-La ha scritto:
Ti rimando alla bibbia.....
Controsterzo...... Funziona!!!
In ogni caso prova a riflettere un attimo.
Se il controsterzo serve per piegare la moto, come fai ad arrivare a meta' curva ?
Sono principiante anch'io, ma un paio di punti fermi li ho appresi.
1. la moto va in piega con il controsterzo. (micropressione, mica vuoi mettere lo sterzo a 45 gradi)
2. La moto va dove punta lo sguardo. Quando ti stai avvicinando ad una curva non devi
guardare il punto di ingresso per decidere quando piegare, a che velocita' andare etc,
devi guardare il punto di uscita (cerca il ride safe, un documento che spiega molto bene
il concetto). NON GUARDARE DAVANTI ALLA RUOTA !!!!!
3. Fidati della moto (se ovviamente e' in buono stato, leggi gomme). Per come siamo "bravi", la moto sa piegare molto piu' di quanto siamo capaci noi di buttarla giu' (ovviamente senza strafare, mi raccomando).
Guido
P.S.
Vai piano, per correre c'e' la pista, dove sicuramente non trovi un camion che viene in senso opposto sulla tua corsia)
stefano1960 ha scritto:
capisco benissimo le tue sensazioni perche' le ho anche io!
ho avuto la moto da strada e la paura di andare dritto ! ora vado solo in pista.
premettendo che siamo nel campo del "soggettivo" ........ la paura di andare dritto su strada l'ho completamente tolta con la manovra chiamata del controsterzo .... basta un giorno o forse meno per impadronirsene.
sentire la moto e' , a mio avviso, una cosa diversa... in pista "sento" l 'anteriore perche' con le staccate tirate che si fanno fin dentro la curva le mani sentono la pressione del corpo ma anche quello che succede li' sotto! e il posteriore dopo un po' si impara a"sentirlo" in qualche modo....
su strada onestamente vado talmente piano che non "sento" niente ... ma non ha importanza .... so che se "spingo sui manubri" la moto "ubbidisce" e questo mi basta!!
ciao spero di essere stato di aiuto!
ops la domanda ere di oltre un anno fa!! ormai non ci sara' piu' niente da consigliarti!
antos ha scritto:
sono abbastanza d'accordo con marco76. Io ad esempio nel traffico invece sono molto lento (rispetto molti altri... poi tutto è relativo) per i seguenti motivi:
1- il traffico mi annoia
2- Buttarmi tra una panda ed un ape50, dove la signora della panda sta cambiando nel durante il pannolino al pupo e cose simili non mi va di fare lo sborone
3- solitamente nel traffico penso a quello che ho mangiato ieri, o alla tipa che ho incontrato il sabato precedente
Insomma non mi pare che le gare vengano fatte nel traffico della tangenziale.
comunque... guida... guida tanto... e per correggere un po' di difetti studia (parla con chi è piu' esperto di te, cerca di osservarli) e magari cambia spesso gruppo di giro, magari vai con qualcuno veramente bravo e cerca di capire come fanno... ma con calma senza strafare.
PS
Per chi parlava di telaio:
Non mi pare che il telaio a tralicci della desmo 16 sia cosi male... se poi vigliamo dire che le ducati come telaio fanno schifo... diciamolo pure... (Iene Mode Turn On) ... ma questa... questa è.. questa è ... una enorme caxxata!!
Prima di arrivare al limite del telaio di una moto, si arriva al limite delle sospensioni e della gomma... ma anche per mettere sotto frusta le sospensioni di "q u a l s i m o t o s ia" , poi per strada , vuol dire ad ogni curva stiamo facendo i mostri!!!
StefRoma ha scritto:
Credo ke ti sia risposto da solo quando dici la mia poca esperienza . Non è una questione di quanto tu possa piegare con una moto, ogni moto ha un angolo di piega differente; ma questo varia per molti fattori: forcelle , mono posteriore, telaio gomme manico ecc ecc. Di certo le jap nn hanno il telaio o le sospenzioni delle ducati o di altre moto e comunque il quanto piegare viene con l'esperienza e la conoscenza della moto. L'unico consiglio ke posso darti è di nn fare prove su strada ma di provare in pista , ma una pista non veloce e con molte curve. Su strada guida al tuo livello senza strafare e con il cervello swicth On e vedrai ke la moto ti darà grandi soddisfazioni. Un saluto
tango5 ha scritto:
Il punto di corda:
prendi una curva per la sua lunghezza, dividila in due, la linea che la dipartisce con l'intersezione del cordolo è il punto di corda.
Come si migliora in curva:
macinare chilometri tra le curve.
Il misto stretto con qualsiasi moto è la scuola migliore. Le velocità non sono elevate ed impari a gestire i pesi del mezzo. Parlo di curve fatte a 40 km/h alla corda in 1a per le super sportive.
Imparare a muoversi sul mezzo, anticipando i comportamenti e spostarlo a destra e sinistra come fosse una bici deve essere l'obiettivo da raggiungere. Punto di partenza dei "saponettari".
gsrteo ha scritto:
dico anche io la mia:
prenditi il tempo e un tratto di strada magari un misto che conosci bene e fallo e rifallo un po di volte e vedrai che senza necessariamente forzare migliorerai
io credo che passare da un tipo di moto ad un'altro può portare anche qualche problema di guida in quanto moto diverse hanno bisogno di guide diverse.
devi solo sentire meglio la tua moto e il modo migliore secondo me è quello di frequentare un tratto di strada che fai a memoria così da avere dei riferimenti sui quali potrai concentrare il lavoro di miglioramento
alexzena ha scritto:
io vado un pò controccorrente rispetto alla maggioranza dei messaggi che ho letto,sarà perchè vado in moto da 20anni e mi son fatto le ossa su moto ciclisticamente e tecnicamente molto diverse da quelle attuali,ma quando mi trovo ad affrontare la goduria di una serie di curve non sto tanto a pensare a ciò che devo fare.se sento la moto ok e il morale ok mi gusto quella stupenda sensazione senza pormi quesiti tipo"come l'avrò fatta"o simili.L'unico pensiero che è sempre presente è quello di lasciarmi sempre un margine,un bonus tra il tornare a casa intero e sereno e il rovinare il tutto per qualche grado in più di piega da mostrare agli amicsulla spalla della gomma!