ho realizzato all'inizio di questa estate una piccola modifica alla mia Red Rose 125 che ritengo possa essere utile a qualsiasi moto raffreddata ad acqua priva di ventola di raffreddamento. La modifica per me è stata necessaria in quanto ho notato che nelle lunghe passeggiate cittadine , specie se con moto carica, e per la mia già io da solo sono un gran carico , nelle ore più calde mi si accendeva la spia della temperatura eccessiva del liquido raffreddamento, appena sceglievo una strada meno trafficata che mi permetteva di tirare un pò questa si spegneva, era evidente che la causa era dovuta ad una mancanza di un adeguato flusso di aria che investisse il radiatore. La scelta della ventola è caduta su una usata di un Honda sh150 in quanto di diametro adeguato e sistema di montaggio con due semplici perni passanti alle due estremità, oltre questo aveva la particolarità di avere le alette protette da una griglia, cosa che è sempre bene avere se, come nel mio caso, la ventola si monta dalla parte esterna, altro particolare non da poco questa era tra le ventole più economiche su ebay pagata 11 euro con tutta la spedizione .
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fin qui nulla di difficile, la parte più complicata era far funzionare la ventola solo quando necessario perchè l'idea di azionarla con un interruttore manuale proprio non mi andava giù, avevo a quel punto due alternative, cominciamo con la più semplice:
1) soluzione:usare la sonda di temperatura della spia per comandare la ventola, in pratica basta collegare dei due fili della ventola uno ad un positivo e l'altro all'uscita della sonda al posto del filo che va alla lampada, così appena la temperatura raggiunge il massimo invece di accendersi la spia parte la ventola e quando scende si spegnerà. Questa soluzione è sicuramente semplice ma ha secondo me due difetti, il primo è che ci toglie la spia della temperatura eccessiva che non funzionerà più, per cui se accade che la temperatura eccessiva dovesse essere per altri motivi, tipo poco liquido nel circuito o rottura pompa acqua o termostato, non lo segnalerebbe e noi continueremmo allegramente a girare fino a conseguenze più gravi, (si potrebbe ovviare collegando alla sonda originale entrambi i fili, sia la ventola sia la spia ma mi dava di soluzione posticcia girare con una spia rossa accesa), il secondo è che comunque la ventola partirebbe alla temperatura che casa madre ha stabilito come massima per la nostra moto, pertanto poter mantenere la temperatura al di sotto del massimo sicuramente gioverebbe al nostro motore.
2) soluzione: questa seconda soluzione richiede l'uso di apparati aggiuntivi di cui uno da far costruire appositamente da un tornitore, è però come già immaginate la soluzione più completa. Il metodo consiste nell'usare per la rilevazione della temperatura del liquido della nostra moto un sensore temperatura di tipo automobilistico come quello in questa foto
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come si vede in foto, questo sensore ha 3 collegamenti tipo faston, uno è comune ed andrà collegato a massa, gli altri due saranno collegati uno alla ventola e l'altro alla spia. Questo sensore è di quelli che nelle automobili viene usato per comandare la ventola a due velocità, ad una determinata temperatura parte il primo contatto dando il negativo alla ventola, se la temperatura aumenta ancora parte il secondo contatto facendoci accendere la spia dell'acqua. Fin qui penso sia ancora tutto abbastanza semplice da realizzare, abbiamo la ventola con un filo collegato al positivo e l'altro al primo contatto del sensore, mentre il filo che era collegato al sensore originale della nostra moto andrà al secondo contatto del sensore nuovo. Il problema più grande nasce dal fatto che il sensore dell'auto è decisamente più grande di quello della moto, pertanto dovremo farci costruire da un tornitore una specie di piccolo imbuto che abbia da una parte la filettatura con dimensioni e passo uguale al sensore originale, dall'altra la possibilità di avvitaci dentro il sensore automobilistico, ovviamente tale pezzo dovrà avere un foro passante che consenta all'acqua di raggiungere il sensore grande e dovrà essere montato interponendo una rondella di rame o aluminio per garantire la tenuta. Il risultato lo vedete in questa foto
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si notano il sensore, l'imbuto in alluminio (ma meglio farlo realizzare in ottone) e il mio dito, ma quest'ultimo non vi interessa
per quest'ultima realizzazione va considerata la scelta del sensore, visto che non sono tutti uguali e cambiano soprattutto per le temperature di utilizzo. In primo luogo dovremo scegliere un sensore come già detto che abbia una doppia temperatura e non una singola, poi tali temperature vengono sempre indicate con un range, per esempio un sensore potrebbe avere indicate le seguenti temperature: 87-95 e 92-98 il che significa che la ventola partirà a 95° e si spegnerà a 87° mentre la lampada spia si accenderà a 98° e si spegnerà slo quando l'acqua sarà scesa a 92°. In genere la giusta scelta sarebbe controllare la temperatura di accensione della spia, deve essere segnata sulla sonda originale, in genere marchiato sull'esagono in ottone, quello dove si mette la chiave per smontarla, e scegliere una sonda che abbia come gradazione massima del secondo range una temperatura pari o leggermente inferiore a quella dell'originale.
Personalmente per la mia motina, visto che il sensore originale era da 97 gradi ho montato questo:
Link a pagina di Mister-auto.it
Consiglio vivamente di scegliere un sensore che abbia gli attacchi semplici a faston e non prese speciali che poi sono difficili da trovare. Per il collegamento considerate che sul bulbo due faston sono paralleli e uno trasversale (si nota anche nella seconda foto) quello trasversale è nella stragrande maggioranza dei casi il comune che andrà collegato a massa, gli altri due dovrete andare per tentativi, se vedete che invece di accendersi la ventola si accende prima la spia basterà invertirli, se poi volete essere sicuri controllate i contatti con un tester facendo riscaldare il bulbo in un tegamino messo sul fornello con un dito di acqua, quello che vi darà per primo il contatto andrà alla ventola, il secondo alla spia.
Un'ultima considerazione va fatta su come collegare il positivo della ventola, cioè se farlo ad un positivo sotto chiave o uno diretto, nel primo caso spegnendo il quadro la ventola si fermerà, nel secondo invece continuerà a girare per un paio di minuti fino a quando non avrà raggiunto la temperatura di distacco, non dimenticate se usate un positivo diretto di interporre un fusibile e se invece ne usate uno sotto chiave di adeguare il fusibile al maggior carico dovuto alla ventola.
Una raccomandazione finale che potrebbe sembrare banale ma per esperienza posso garantirvi che sbagliano anche i "professionisti": la ventola girando deve fare in modo che l'aria passi dalla parte anteriore della moto alla parte posteriore, deve cioè agevolare il passaggio naturale dell'aria, pertanto deve "soffiare" se montata davanti come nel mio caso e invece "aspirare" se montata dietro il radiatore, dal momento che la nostra è una modifica e non conosciamo il verso di rotazione della ventola potrebbe anche essere che la rotazione originale non sia adatta al nostro caso, pertanto se accade che la ventola non gira nel verso giusto basterà invertire i fili ed essendo a corrente continua questa girerà al contrario. In questo ultimo caso accertatevi solo che il negativo originale della ventola non sia in contatto con la massa della ventola per evitare corto circuiti.