Ciao a tutti. Non ho mai partecipato a un moto-raduno, e l'ultima volta in campeggio... beh... era vivo Garibaldi. Ma quest'anno vorrei battere entrambi i record e, perciò, ho un po' di domande: In quanti di questo gruppo mediamente aderivano?Il pernottamento è agevole o è un'avventura per veterani di guerra? Volendo partecipare ad una sola giornata, meglio la domenica o il sabato? Quanto costa in media l'intero weekend, con pranzi, cene, giochi, e benzina, compreso il viaggio A/R, per esempio, da Reggio?Grazie per la pazienza dimostrata leggendo fin qui, sia a chi risponderà, sia a chi mi manderà a quel paese... Kokkoroko

... per di più ho preso da pochi giorni la tanto voluta patente la perseveranza è il mio forte E Vai! Auguri di buona strada

..... Capisco la passione, ma, a mio avviso, o sei talmente convinta delle tue capacità da fregartene di tutto e di tutti o comunque prima di farti male sul serio valuta bene. E' vero che si cade anche con anni ed anni di esperienza, ma una caduta ogni tanto ci sta, quasi una al mese mi pare un po' eccessivo... se si diradano ok, altrimenti se la media rimane quella... E poi... una volta ogni 15 gg è un po' poco per imparare... capisco il poco tempo... ma con questa frequenza non è abbastanza, specialmente agli inizi.... Secondo me il tuo post non è poi così contro-corrente. In fondo le stai consigliando di tenere la moto, senza modifiche, e di guidarla molto più più spesso. Se è questo il senso del tuo messaggio, mi associo in pieno. @ Lety72: voglio aggiungere che, se in questo periodo non ti fosse possibile guidare tutti i giorni (è l'unico modo per risolvere i dubbi), allora metti in conto che andiamo incontro alle pioggie, e che potrebbe essere il caso di rimandare ...

se lo ritrovi, lasciagli di nuovo due metri di corsia libera, e all'ultimo istante ti rimetti al centro. Vedrai che il complesso del pene piccolo gli passa...!!!

....Sicura di non voler qualcosa di più adatto a te, che pesa di meno ed è piu maneggevole? Saluti @ Serain: è la sua prima moto, sarà la "sua" moto a dirle se se è troppo per lei. @ Lety72: Lasciata la Vespa 125 a 21 anni, ho cominciato ad andare davvero in moto solo due anni fa, a 42 anni; mia figlia era nata da poco più di due anni (è lei nel mio avatar). Ed ho cominciato con la SV650N, che attualmente posseggo, e che somiglia molto alla tua ER6: scorbutica in basso, facile ai medi, cattivissima sopra i 7000 giri. Se impari a dosare i cavalli, è leggera come una piuma e ti permette di danzare tra le curve come poche altre moto. Ma se dai troppo gas è capace di spararti dritto al creatore in un secondo. Ti giuro che adesso, nonostante le molte migliaia di km, e qualche caduta per il panico e l'inesperienza, sono ancora molto, ma molto, lontano dal limite di sicurezza che questa moto può garantire: dai la tua ER6 (o la mia SV650) ad un pilota di motoGP, e vedrai quanto è sicu ...

io faccio le dita a V alle moto che incontro... pure quando sono in macchina! Che vuoi farci? É una specie di deformazione "professional-spirituale"

vedo che tanti buoni consignli ti sono stati già dati. Però vorrei permettermermi di aggiungere un po' di cose: 1 - finchè non ti senti abbastanza padrona della moto, non uscire di sera (ci si stanca prima e ci sono troppi ubriachi per le strade) 2 - mai uscire in moto senza indossare le protezioni (giacca, guanti, paraschiena etc..) 3 - girare da soli, all'inizio, è meglio: non si è tentati di tenere il passo del compagno di viaggio più esperto, e non devi giustificare i tuoi errori ad altri, se non a te stessa 4 - se hai un tratto di strada preferito, percorrilo più volte, in entrambe le direzioni, così da memorizzare i punti di maggiore diffficoltà, ed imparare a gestirli pian piano Buona strada e ricorda: chi non ha paura della sua moto, non se la merita!

quando capita che un'auto mi lascia strada, io ringrazio con un cenno della mano sinistra. E ' un modo per dire che non sempre chi va in moto è un maleducato a cui fa piacere il chiasso dei suoi scarichi

Io confermo la tesi che entrare in curva con l'anteriore leggermente pinzato facilità nel buttar giù la moto, come sei dentro la curva rilasci il freno e apri il gas per mantenere la velocità e poi quando sei alla corda o oltre e la traiettoria si apre altrettanto fai col gas. secondo me è anche questione di dettagli: il momento in cui "sei dentro la curva" è quando la moto inizia a piegare, oppure quando la piega è completata e si inizia la percorrenza di curva? A me viene meglio pensare che si è "dentro la curva" già durante la frenata in rettilineo, mentre ci si sposta verso l'esterno e si prepara la piega. Io ho scoperto che in certe occasioni, per istinto, perchè ho notato un 'qualcosa' che non mi convince, sono più prudente e tengo il freno pinzato qualche metro in più mentre spingo sul manubrio per piegare la moto. In altre, dove mi sento più che sicuro, invece, mollo il freno e butto giù la moto in un unico istante, un unico movimento.

A pensarci meglio, non tutte le curve sono uguali, e ciascuna curva può essere percorsa a diverse velocità. Il momento in cui sentiamo di poter rilasciare il freno, certamente è il frutto di tutte le esperienze che abbiamo accumulato curva dopo curva. Io, personalmente parlando (e sottolineo personalmente nel senso che non intendo consigliare a chicchessia di fare come me), quando conosco la strada, mi diverto di più a rilasciare la frenata, anteriore e posteriore, nello stesso istante in cui inserisco la moto in curva. Se percorro una curva per la prima volta, invece, preferisco non rischiare, rallentando, e magari scalando una marcia in più, molto prima di entrare in curva.

Premetto che con la moto non uso mai tirare il motore a regimi molto alti e, forse per questa ragione, non ho mai notato differenze apprezzabili di prestazioni tra i climi caldi e freddi. Però ricordo molto bene, e non senza un pizzico di nostalgia, la mia vecchia Alfa 33 e i suoi 2 carburatori doppio corpo: certe mattine d'inverno, con temperature intorno allo 0°C e l'aria molto limpida (una rarità, a Bologna), sembrava si trasformasse. Nessuna incertezza al minimo (chi l'ha avuta sa di cosa parlo), un suono rotondo e una rapidità a salire di giri che davano pura gioia nel guidarla. Forse l'effetto descritto da Sharky82 è dovuto a particolari condizioni climatiche che si manifestano più raramente nella sua zona. Però sono anche convinto che sulla moto certe differenze si apprezzino molto di più che su un'auto, ma anche del fatto che un filtro dell'aria ben pulito faccia molto più bene al motore di 20 gradi in meno di temperatura ambiente. Buona strada a tutti!

il momento ideale per l'inserimento in curva è al momento del rilascio della pinzata proprio quando si allegerisce l'anteriore Si fa così anche con le automobili. E' una questione di fisica. Rilasciando il freno si arresta la decelerazione, che è responsabile dell'aumento di forza centrifuga. Si aspetta il punto di corda e in quel punto si accelera di nuovo (stando attenti a non oltrepassare la linea di mezzeria)

Perdonatemi, in questo topic sono state dette molte cose giuste, ma anche alcune cose sbagliate. E' vero che il trasformatore per definizione lavora solo in corrente alternata (abbassa o alza la tensione, e non ne varia la frequenza). Ma, per monofase, bifase o trifase che sia, il trasformatore è essenzialmente composto da una, due, o tre coppie di bobine opportunamente collegate tra loro. La bobina d'accensione della candela rappresenta un particolare utilizzo del trasformatore in corrente monofase. E cioè: nell'istante in cui la centralina lo decide, questa riceve sul primario la stessa tensione della batteria (6 o 12 Vcc) solo per la durata di qualche centesimo di secondo, per poi essere nuovamente disinserita. Il comportamento diventa quindi assimilabile ad una corrente alternata (ad impulsi) ad una certa frequenza (per i motori 4T la frequenza è 1/4/60 del regime di rotazione: 6000 rpm => 25Hz). Inoltre, il passaggio dallo stato di riposo allo stato di eccitazione è repentino ...

...neanch'io sarei d'accordo col freddo. Peccato che una caduta recente mi terrà immobilizzato ancora per un mesetto. Appena mi riprenderò , e sarà Gennaio, sarò curioso di testare la mia e la vostra opinione sul freddo... Buon passo a tutti, Raf

Ciao a tutti. Sono un motociclista solo da un anno o poco più e, finalmente, dopo aver tanto letto i vostri messaggi sul Tinga, mi sono deciso a registrarmi. Da sempre desideravo guidare una moto "vera" e una moto "mia". Ma, a parte qualche eccezione in gioventù (ho 43 anni) tipo Vespa o altri 125 degli amici, l'occasione mi è arrivata solo nel 2010. Ora ho una Suzuki SV650, che secondo me è un'ottima moto, sia in quanto a prestazioni che a maneggevolezza (però "beve" più di quanto mi aspettassi da un 650cc). Ovvio: la mia opinione vale quanto i pochi kilometri di esperienza accumulati fin qui ma, comunque, guidarla anche se solo per girare intorno a casa, mi rende "felice come un bambino". Spero di conoscere nuovi amici con cui scambiare opinioni e racconti, per imparare da quelli più esperti, e condividere ciò che si prova quando si "tiene aperto" Kokkorokko