In questi ultimi tempi si comincia ad infuocare la questione 2t 4t.
Questo naturalmente fra le piccole cilindrate, poiché le moto di grossa cilindrata montano per forza di cose motori a 4t (altrimenti sarebbero dei mostri ingovernabili sempre dal benzinaio).
La categoria più "calda" è la 125, essendo una cilindrata molto particolare a metà strada tra i cinquantini e le cilindrate superiori che interpretano diversamente il sistema prestazioni.
IL 2t è un motore scattante, vivace, apprezzato per il suo rapporto cilindrata-prestazioni oltre ad essere particolarmente semplice dal punto di vista della morfologia tecnica (un qualunque meccanico è in grado di mettere le mani su un semplice motore 2t). Per la sua semplicità viene quindi adottato nei 50 cc, mentre per le sue particolari prestazioni viene largamente preferito nelle moto da cross (anche in motori 250) che hanno bisogno di potenza sempre disponibile.
Coloro che guardano alle prestazioni e all'elaborazione non hanno dubbi sulla scelta del 2t: mettere le mani su cilindri, trasmissione, carburazione non richiede una professionalità universitaria, inoltre, siccome stiamo parlando di 125 e 50 non c'è dubbio che il 2t sia il motore dalle prestazioni indiscusse.
Fino ad ora è stato semplice: 2t per basse cilindrate e off-road e 4t per le grosse cilindrate.
Ma ora le cose si complicano: le nuove norme anti-inquinamento provocheranno la repentina estinzione dei 2t (in alcuni centri urbani è vietato), essendo un motore che brucia olio assieme alla benzina, e che quindi, per quanti sforzi possano fare le case costruttrici, non riuscirà mai a battere in questo campo il virtuosissimo 4t.
Il 4t annienta la concorrenza del 2t anche nell'ambito dei consumi mettendo in evidenza forse il peggiore difetto del 2t: i consumi ALTI contenuti solo dal fatto che viene usato nelle piccole cilindrate.
L'ultima questione riguarda la manutenzione: alcuni dicono che il 2t, facendo più giri del motore, è sicuramente più dispendioso per la manutenzione (questa concezione deriva sopratutto dal fatto che spesso il 2t è elaborato e quindi...), altri dicono che il 4t è più dispendioso poiché, essendo un motore più sofisticato, in caso di rottura non basta il semplice meccanico sotto casa, e l'elaborazione è da sconsigliare (il 4t è infatti concepito come semplice mezzo di trasporto anche se permette di fare le derapate).
Il futuro del 2t sembra tuttavia segnato anche dal fatto che tutti gli ultimi modelli sfornati dalle case costruttrici sono 4t, questo processo è ben visibile nell'ambito delle motard 125: mezzi che adottano la tecnologia del cross sull'asfalto, ormai tra i modelli più gettonati (tutti 2t) si insinuano le nuove 4t che spesso vengono ripudiate a priori poiché sembrano contraddire la cultura motardista. C'è da dire comunque che presto anche queste idee cambieranno: il mondo dei 4t nelle piccole cilindrate ha appena fatto la sua piccola comparsa e perciò i nuovi modelli sono da perfezionare, soprattutto dal punto di vista della discrepanza di prestazioni, c'è da giurare che in futuro, quando le case più "sportive" saranno costrette a lanciare nuovi modelli 125 4t il divario prestazioni si affievolirà (una dimostrazione concreta di quello che dico è il nuovo Caballero).
Il destino dei 2t sembra dunque segnato ma è ancora veramente troppo presto, soprattutto se vogliamo fare discorsi precisi e mirati. Non l' ho sottolineato ma ribadisco che la stessa cosa riguarderà i 50ini e il cross.
Davanti a tutte queste questioni, molti, in procinto di acquisto, si troveranno indecisi, ma io consiglio di pensarci bene:
- se ti senti attratto dalle racing, magari hai uno scooter
elaborato, concepisci la moto come mezzo da esibizione e forte
divertimento, non guardi più di tanto ai consumi: non avere
dubbi sul 2t.
- se hai un occhio di riguardo per i consumi, concepisci la moto come mezzo di trasporto, non ti interessano più di tanto le prestazioni anche se ti piace la sportività allora orientati verso il 4t.
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