Ormai in quest’ultimo periodo si stanno diffondendo sempre più veicoli e oggetti di provenienza orientale di qualità dubbia…
Tra i veicoli “orientali” più diffusi spiccano gli scooter di qualsiasi cilindrata e a prezzi competitivi
Molte persone sono scettiche sulla loro qualità visto che con meno di 2000€ ti porti a casa uno scooter che leggendo le caratteristiche farebbe invidia a molte marche ben più blasonate!
In effetti queste persone hanno ragione, la qualità delle plastiche non è elevatissima, l’assemblaggio meno curato, le parti ciclistiche non di “marca” ma copie.
Un altro svantaggio è che in caso di rottura, anche in garanzia, c’è una difficoltà maggiore a trovare meccanici ufficiali e/o pezzi originali (soprattutto se si cercano usati).
Inoltre, se si vogliono elaborare si riscontrano diversi problemi, visto che attualmente sul nostro mercato sono disponibili pochissimi pezzi e molte volte si deve ricorrere al “fai-da-te” adattando pezzi di altri scooter, ma così si è fuori legge e oltretutto si mette a rischio al propria incolumità e quella degli altri.
Però come si può notare, negli ultimi anni si stanno diffondendo molti scooter 4t, che consumano poco e inquinano poco, e quasi tutti i 50 4t sono di produzione orientale ma comunque hanno una ottima affidabilità e manutenzione relativamente scarsa, visto la meccanica meno spinta.
Un altro punto a loro favore è la grande diffusione di venditori (basti pensare alla Hupper, che vende i suoi prodotti solo nei centri commerciali) sparsi su tutto il territorio (cosa che purtroppo è meno diffusa per le officine autorizzate).
Io conoscendo diverse persone con scooter di marche orientali (tutti con blocco motore Keeway), ho potuto notare la loro efficienza , scooterini che costano poco, da usare tranquillamente tutti i giorni, necessitano di pochissima manutenzione, vesti grafiche carine e vivaci, fanali a led-lexus, marmitte a “finta espansione”, freni wave, ecc…
Inoltre sono scooter poco soggetti a furti e simili, dato il loro basso costo e i pregiudizi che la gente ha.
Certo non sono scooter da gara o veicoli per farsi notare, ma sono comodi, “belli” e il loro dovere lo fanno egregiamente sempre a livelli di sicurezza elevati.
Riassumendo questa tipologia di scooter è riservata a chi non vuole spendere molto per il suo primo scooter oppure chi per lavoro ha bisogno di un veicolo pratico, maneggevole, affidabile e che consumi poco (ad esempio la Tgb ha prodotto uno scooter-cargo con tanto di un grosso vano posteriore, che può contenere molte pizze o altri oggetti di medie dimensioni…).
p.s. in questi ultimi anni anche famose marche italiane fanno produrre parti o scooter in Oriente (ad esempio la Malaguti), che spostano la produzione di varie parti oppure fanno assemblare i pezzi li perché la mano d’opera è più economica (anche se meno qualificata…).
Ora vorrei proporre la prova pratica di uno scooterino italo-orientale.
Più precisamente si tratta del Garelli Tiesse 50 2t, intanto ecco la scheda tecnica:
- PREZZO: 1.540€
- MOTORE: monocilindrico 2t
- RAFFREDDAMENTO a.c.
- AVVIAMENTO: elettrico e pedivella
- POTENZA: 2.59kw/6500giri
- FRENI: disco (170mm wave)/tamburo
- CERCHI:12’’/12’’
- PESO: 89kg
- LUNGHEZZA:1855mm
- LARGHEZZA:680mm
- ALTEZZA:750mm
- CAPACITA’ SEBATOIO: 5l
Questo tranquillo scooter cittadino, dotato di fanali di posizioni anteriori diurni a led e posteriori Lexus, è molto carino da vedere, con linee apparentemente originali (anche se il codino deriva dal cpi aragon), abbastanza bombate e che non sfigurano in città e con gli amici.
Dando uno sguardo al motore si nota il copri carter grigio metallizzato con presa d’aria “forzata” e il logo Garelli inciso, invece dalla parte opposta si nota la bellissima marmitta a espansione nera opaca con il silenziatore rosso anodizzato, fissato mediante molle.
Di serie ha 2 cavalletti: il classico centrale e il sempre utile laterale (anche se rimane troppo verticale, e quindi instabile), e un pratico maniglione per il passeggero che può essere usato anche per fissare bauletti (data la struttura in metallo).
Gli ammortizzatori, così come i freni, non sono di marca, ma nonostante ciò garantiscono stabilità e frenate ottimali.
Bello anche il cruscotto “carbon-look” con indicatori analogici dal aspetto racing e pratico orologio digitale.
Una volta acceso si ha subito l’impressione di uno scooter tranquillo, con una sella bella grossa e comoda, una pedana ampia e piatta e il manubrio alla giusta distanza e con devioluci ben sagomati e posizionati.
Percorrendo le prime curve entro in confidenza con la ciclistica un po’ leggera ma comunque ottima, e inizio a osare un po’ di più.
Nelle frenate più violente noto la leggera perdita di potenza del freno anteriore, ma mai in modo preoccupante.
Purtroppo lo scooter da me provato è bloccato quindi non ho potuto constatarne la velocità massima, però lo spunto è buono e riprende bene a tutti i regimi.
I consumi sono veramente bassi, sui 100km con 5€
In conclusione è un bel scooterino da città, ma se si vuole far sul serio non è questo lo scooter adatto.
Allego anche 3 foto (il convogliatore ”carbon-look” è di un Minarelli adattato allargando i fori):