NOTA: la seguente guida si riferisce al motore di una Ducati SuperSport 750 ie, ma è valida per ogni motore con frizione a bagno d’olio senza antisaltellamento (motori vecchi, 750 600 e alcune versioni dei 620)
Manualità richiesta: ***
Tempo necessario: 3 ore circa.
Attrezzatura richiesta:
- Set di brugole
- Spessimetro
- Calibro
- Pasta per guarnizioni
- Guanti
- Vaschetta per raccogliere l’olio (facoltativa se si inclina la moto)
- Chiave dinamometrica e inserti (facoltativa se si ha una certa esperienza)
Il controllo dei dischi contrariamente a quanto potrebbe sembrare è relativamente semplice, lo possiamo dividere in tre fasi: Smontaggio, Controllo, Rimontaggio.
Smontaggio
Le operazioni preliminari di smontaggio da eseguire sono
- Rimozione carene (se presenti)
- Rimozione olio (*)
- Sgancio cablaggio pressostato
- Rimozione carter lato frizione
- Rimozione molle e piatto spingidisco
(*) La rimozione dell’olio non è necessaria al 100%, in quanto la moto può essere inclinata per far fluire l’olio nei carter di sinistra (lato volano) in modo da poter rimuovere il carter senza perdite.
Rimane il fatto che senza attrezzature adeguate inclinare la moto e conservare spazio per lavorare può risultare difficoltoso, senza considerare i possibili rischi di perdita di benzina dal serbatoio se non è stato svuotato, quindi io consiglio di togliere l’olio e, se è esausto o comunque se si è vicini al chilometraggio del cambio, rimetterlo nuovo insieme alla sostituzione filtro così si approfitta della situazione per fare tutti i lavori di manutenzione ordinaria.
Se l’olio invece è nuovo si può tranquillamente riutilizzare.
Andando con ordine, la prima cosa da fare è rimuovere le carene.
Ovviamente questo varia da moto a moto, nelle monster non si deve togliere niente (forse il puntale se presente) mentre nelle SS bisogna togliere la carena destra.
Per rimuovere l’olio è necessario svitare la vite a brugola che si trova sotto al motore, potete vederla in foto:
Non mi dilungherò tanto sui metodi migliori per togliere l’olio, i pochi consigli che do sono di effettuarlo a motore caldo (l’olio caldo è più fluido) e di lasciarlo scolare per un bel pezzo.
Ovviamente è meglio tenere la moto dritta, quindi o utilizzate dei cavalletti oppure state lì a tenerla finchè non smette di sgocciolare.
Tolto l’olio bisogna sganciare il cablaggio del pressostato, situato a fianco del tappo di carico olio come si vede dalle foto qui sotto.
Successivamente si passa alla rimozione delle viti.
Per questa operazione vi serve una brugola da 5, potete segnarvi l’ordine di smontaggio anche se viene comunque riportato alla fine della guida.
Piccolo appunto: mettete le viti in un contenitore CHIUSO onde evitare di perderle (e fidatevi che è molto facile, e poi son volatili per diabetici visto che mamma Ducati le fa pagare un occhio della testa e ve ne manda minimo 5, quindi dovrete perdere tempo a cercarle in ferramenta se non volete pagare 10€ per aver perso una vite).
Comunque, una volta eliminate tutte le viti (sono 10) e dopo aver aspettato un intervallo di tempo consono per far raffreddare il motore visto che l’avete scaldato per togliere l’olio, tirate il carter verso di voi per rimuoverlo.
Fate molta attenzione a non perdere l’oring verde che potete vedere in foto (generalmente rimane attaccato al carter o al blocco, ma se si stacca vedete di non perderlo).
A questo punto, avrete il carter in mano e potrete vedere davanti a voi il pacco frizione.
Smontate subito le molle utilizzando una brugola da 4 per svitare le 6 viti.
Se non avete un attrezzo per bloccare il pacco, basta inserire una marcia alta e fare in modo che la ruota posteriore non possa girare (ad esempio tirando il freno o semplicemente appoggiandola a terra se la tenevate su un cavalletto).
Tolte le viti e le molle siete pronti per passare alla fase di controllo.
Controllo
Le operazioni da eseguire a questo punto sono:
- Controllo del gioco tra dischi conduttori (o guarniti) e la campana
- Rimozione dei dischi condotti e conduttori
- Osservazione dischi conduttori per verificare l’assenza di danni.
- Misurazione dello spessore di tutto il pacco
- Misurazione dello spessore dei singoli dischi conduttori
- Misurazione planarità dei singoli dischi conduttori
- Misurazione lunghezza molle
- Controllo delle scanalature di campana e tamburo
- Controllo piatto spingidisco
- Controllo cuscinetto del piatto spingidisco
Misurare il gioco tra dischi conduttori e campana è molto semplice, munitevi di uno spessimetro e misurate la distanza tra ogni dente del disco conduttore e la campana, deve essere inferiore a 0.6mm.
Adesso rimuovete i dischi condotti e conduttori (tirate e si sfilano), in modo da avere tutto il pacco in mano.
Controllate che i dischi conduttori non presentino evidenti segni di usura (graffi, crepe, bruciature), poi procedete a misurare lo spessore di tutto il pacco con un calibro.
Lo spessore totale non deve essere inferiore a 41.3mm.
Passate poi a misurare i singoli dischi conduttori con il calibro, il loro spessore non deve essere inferiore a 3.5mm.
Verificate inoltre la planarità dei dischi conduttori appoggiandoli su un piano dritto e verificando con lo spessimetro che non ci siano “buchi” tra il piano e il disco maggiori di 0.2 mm.
Controllate anche la lunghezza delle molle con il calibro, non deve essere inferiore ai 36.5mm in posizione di riposo.
Adesso controllate anche lo stato di tamburo, campana e spingidisco.
Per i primi due guardate che non siano presenti crepe e le condizioni delle scanalature, non devono impedire ai dischi di scorrere liberamente e senza fatica.
Per lo spingidisco invece, controllate soltanto che non ci siano crepe e lo stato del cuscinetto.
Altra annotazione: lo spingidisco può fornire un valido esempio di giroscopio, basta tenerlo per il pezzo collegato al cuscinetto e farlo ruotare, poi provare a muoverlo e vedere gli effetti delle forze giroscopiche... una cosa divertente da provare e soprattutto vi consente di spezzare un po’ da tutto questo lavoro, però non esagerate perchè il cuscinetto è più stressato rispetto alle condizioni di lavoro normali... :asd: :asd:
Così si conclude la fase di controllo.
Rimontaggio
Una volta effettuati tutti i controlli ed effettuate le eventuali sostituzioni (ad esempio montando dei dischi conduttori nuovi) potete procedere al rimontaggio.
Il procedimento è esattamente lo stesso dello smontaggio (a ritroso), prestate attenzione a quando rimontate i dischi conduttori e condotti poichè i dischi condotti (quelli in acciaio) presentano una discontinuità sulla circonferenza esterna che serve per il drenaggio dell’olio.
Queste discontinuità devono alternarsi di 180° tra un disco e l’altro, quindi se il primo lo mettete con la discontinuità verso l’alto, il secondo deve andare con la discontinuità verso il basso.
In foto si vede la discontinuità per il drenaggio
Per rimontare il pacco, il primo disco da inserire è uno guarnito (conduttore), poi si continua alternando condotti e conduttori.
L’ultimo deve essere un disco conduttore.
Esempio: T = tamburo Ce = disco conduttore Co = disco condotto Sp = spingidisco
T – Ce – Co – Ce – Co – Ce – Co – Ce – Co – Ce – Co – Ce – Co – Ce – Co – Ce – Co – Ce – Sp
Rimontati i dischi, montate il piattello spingidisco, assicurandovi che la scanalatura presente sul piattello conicida con la scanalatura presente nel foro dove si avvita la vite della molla (dalle foto si capisce meglio).
Ora potete procedere al rimontaggio delle molle, le cui viti una volta arrivate in battuta vanno serrate a 8 Nm in ordine diagonale incrociato. Per bloccare il pacco vale lo stesso discorso di prima, ruota bloccata e marcia alta.
Adesso non resta che rimontare il carter, dopo averlo sgrassato bene ed aver tolto i residui della vecchia guarnizione sia sul carter che sul blocco, applicate la pasta per guarnizioni (si trova in qualsiasi ferramenta) sulla superficie e montate il carter.
Guardando le viti, potete distinguerle in 4 tipi: quelle corte (sono 4), quelle lunghe (sono 3), una leggermente più lunga rispetto alle altre, poi due viti di media misura con dei fermagli di ferro (una con un distanziale l’altra con una rondella).
Procedete a rimettere le viti (tirate a 9 Nm, possibilmente sempre in modo incrociato) con il seguente ordine:
- media misura con fermaglio e distanziale
- corta
- corta
- lunga
- lunga
- lunga
- la più lunga
- corta
- media misura con fermaglio e rondella
- corta
Il lavoro è finito, date tempo alla pasta per guarnizioni per tirarsi e poi procedete a rimettere l’olio.
Se avete cambiato i dischi conduttori, fate un breve periodo di rodaggio per far assestare i nuovi dischi!
Spero di esservi stato utile!
Lamps!