Una scheda sulle impressioni di guida all’interno del forum tinga rappresenta per me un riconoscente tributo ad una moto che in tre anni mi ha regalato piacevolissimi momenti di svago, con cui ho condiviso incontri con gli amici del forum accompagnandomi per migliaia di km lungo i più suggestivi angoli della nostra regione e non solo.
Z.. Zephyr.. Zefiro... nella mitologia greca è la personificazione del vento di ponente, ... Zephyr è la sua lontana progenitrice, le sportive negli anni 70 erano così, 4 cilindri e linee essenziali.
La zr-7 riesce a racchiudere in se soluzioni estetiche moderne come il filante codone posteriore contrapposto al tradizionale e classico monofaro. Si tratta di una scelta progettuale precisa volta a soddisfare i piloti più tradizionalisti quelli che apprezzano una moto semplice dall’aspetto robusto che non corre dietro all’ultima moda.
Appena seduti sulla zr-7 ci si sente subito a proprio agio, lo spazio è sufficiente per i più alti e abbondante per chi ha un fisico da fantino. La sensazione che si ha è di un busto che carica leggermente sul manubrio quasi a voler far trasparire velleità sportive, le ginocchia abbracciano il capiente serbatoio da ben 22 litri che invece non lascia dubbi e ci riporta alla natura della moto di dichiarata vocazione turistica.
La strumentazione è completa e offre come nella migliore tradizione il classico doppio strumento circolare con le relative spie e udite... l’indicatore del livello del carburante, strumento spesso assente anche tra moto con listino e blasone più elevato .
Le leve al manubrio di frizione e freno anteriore sono regolabili sulle classiche cinque posizioni.
Il passeggero a bordo gode di una sella ampia con una seduta non troppo alta e di due maniglie “utilizzabili” , anche qui le pedane sono posizionate alla giusta altezza.
Vista con gli occhi del mototurista la zr7 soddisfa i palati più esigenti con l’adozione di accorgimenti di natura pratica,come il cavalletto centrale in aggiunta al laterale o i ganci sotto sella , utili per legare un’eventuale bagaglio oltre che a offrire il supporto predisponendo l’installazione del portapacchi.
A fermare i 200 e oltre Kg ci pensa un sistema marchiato Tokico con due dischi da 300 mm all’anteriore con pinze flottanti a doppio pistoncino e al posteriore un disco da 240 mm, la risposta del sistema frenante non è rapidissima, in accordo con l’impostazione turistica della moto.
Il cambio è a sole cinque marce... ma in quinta si può procedere a circa mille giri e a una velocità poco superiore ai 20 Km orari e riprendere senza il minimo rifiuto o affanno, il comando, tipico Kawasaki mostra qualche esitazione nelle cambiate... bisogna agire con decisione sulla leva per ottenere innesti precisi.
Il quattro cilindri poggia su un telaio a doppia culla in tubi, il propulsore e raffreddato ad aria-olio, la potenza dichiarata è di 76 CV a 9500 giri , il motore è sempre fluido e come dicevamo riprende da sotto la soglia dei 1000 giri con eccezionale prontezza e senza esitazioni, attorno ai 4000 giri comincia a far sentire la spinta ma è dopo i 5000-6000 giri che la moto di Asaki comincia a divertire, da qui in poi si aggiunge, a far da contorno, il meraviglioso sound del terminale 4 in 1.
Il sistema k-trik che gestisce il sistema di alimentazione contribuisce a ridurre i consumi e a migliorare l’erogazione.
Le sospensioni tarate sul morbido offrono un confort più che apprezzabile specie nei lunghi trasferimenti ,mentre nella guida al limite (ma la zr7 non è nata per questo) vanno in crisi, specie il posteriore.
I pneumatici che venivano offerti di primo equipaggiamento erano adatti al viaggio e alla natura di passista della zr7, non performanti se si andava di fretta ma in grado di garantire una buona resa kilometrica.
La protezione aerodinamica è quella delle nude, cioè naturalmente scarsa, senza un cupolino il carico dell’aria si sente, ma è possibile mantenere una velocità di 120-130 km orari senza grossi sforzi.
Il buon equilibrio generale della ciclistica, la guida intuitiva, il motore robusto e affidabile ,le soddisfacenti finiture (considerando il prezzo della moto), i consumi che a velocità umane sono contenute, fanno della zr-7 un modello destinato a tutti quelli che badano più alla sostanza che all’apparenza , dal neofita a chi cerca una valida alternativa al solito maxi-scooter o più semplicemente a chi usa la moto in coppia per i week-end fuori porta... in una parola una moto polivalente.
Gli appartenenti alla categoria di centauri che amano usare la moto tutti i giorni dell’anno anche per lunghe tratte autostradali troveranno confacente alle necessità la versione S , la zr-7 in abito lungo che amplia il range di utilizzo grazie all’adozione di un ampio ed efficace cupolino.
Ciò che manca , un pilota smaliziato e con esperienza lo avverte subito, è la cattiveria di una naked moderna .Ma come ampiamente trattato sopra, è la conseguenza logica della filosofia che sta alla base del progetto ZR750-F3, quindi nulla di sbagliato, ma è anche una caratteristica che rivela l’età di un progetto che resta fondamentalmente ancorato a quello di una classica moto da turismo di qualche anno fa.
Nell’ultimo anno di vita vengono riviste le forcelle anteriori a cui si aggiungono piccoli particolari estetici come il forcellone posteriore in colore nero (in luogo di quello grigio).
Sul mercato dell’usato, portafoglio e scheda tecnica alla mano, rimane un grosso affare perché la giapponese si fa scegliere con la ragione …. una moto dalla linea ever-green e intramontabile che si impara ad apprezzare subito seppur senza clamori con un motore che non cela segreti …. una moto che avrà sempre il suo mercato.
La moto è stata presentata nel 1998 e commercializzata nel 1999. Nel 2003 cessa la produzione,anche se gli ultimi esemplari verranno venduti fino a tutto il 2004, il propulsore risalente agli anni 80’ nonostante i continui aggiornamenti, necessari per rientrare all’interno delle incalzanti normative antinquinamento, non va oltre euro 1.
Questa è la mia personalissima scheda, frutto dell’esperienza e arricchita dal confronto con gli amici all’interno del forum zr-7.
Prezzi di listino (anno 2003)
Zr-7 € 6.710,00
Zr-7S € 7.070,00
GAMMA COLORI:
- Candy Persimmon Red (A5)
- Candy Lightning Blue (E1)
- Galaxy Silver (F2)
- Metallic Champagne Gold (4Q)
- Candy Wine Red (H3)