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2024 - Galizia e non solo
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16415473 Inviato: 11 Set 2024 13:05
Oggetto: 2024 - Galizia e non solo
 

Quando si decide una destinazione la domanda per noi e' sempre la stessa: "Andiamo a vedere le bellezze naturali oppure a visitare citta' e monumenti ?" Girando un po' sul web troviamo la risposta: Galizia.
Le coste Galiziane promettono molto bene dal punto di vista naturalistico e per arrivarci bisogna fare un bel po' di tappe durante le quali possiamo visitare diverse citta' e i loro monumenti principali.
Mi metto all'opera e studio un itinerario che ci portera' a fare uno dei piu' bei viaggi che abbia mai immaginato. Naturalmente, come e' nel nostro stile, senza prenotare. Cerchiamo di incastrare un po' i vari impegni di lavoro e altre cose e decidiamo il periodo: la partenza sara' sabato 24 Agosto, la durata sara' di circa 2 settimane.

Il giorno prima di partire do un'occhiata alle previsioni meteo, tenendo conto che per 15 gg non sono affidabili e che le coste atlantiche di solito sono sinonimo di pioggia, scelgo di partire con il laminato e intimo tecnico assolutamente estivo, visto che le temperature previste sono fra i 20 e i 30 gradi. La signora sceglie il traforato, ma mette in valigia anche un sottotuta invernale felpato perche' "non si sa mai".

Prima di partire leggo sul web che con il Telepass sconto moto si ha uno sconto del 30% sul pedaggio. Faccio subito la richiesta online e dopo pochi giorni mi arriva il dispositivo. Registro la targa della moto, compilo tutta la documentazione e la invio via e-mail ad Autostrade spa che mi risponde dopo qualche giorno e mi dice che lo sconto e' stato attivato. Dovendo fare un po' di autostrada parto piu' felice.

Nota: siccome ritengo che su web ci siano foto molto piu' belle di quelle che possiamo fare noi con il telefonino, mi limitero' ad allegare solo quelle piu' significative, anche perche' il report di un viaggio di 15 giorni con tutte le foto diventerebbe molto pesante.
 
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16415474 Inviato: 11 Set 2024 13:16
 

Giorno 1: Fermo – Bra

Sabato 24 Agosto si parte verso loe 8:30, giornata da bollino rosso, 35 gradi nelle Marche e noi che dobbiamo fare quasi 600 km di autostrada. Entro tutto sorridente con il Telepass il semaforo resta rosso e la sbarra non si alza! Passo di fianco alla sbarra chiusa come prevede la procedura e inizio ad inveire contro Autostrade spa. icon_twisted.gif Esco all'uscita successiva e la sbarra non si alza nemmeno qui. 0509_mitra.gif
Al numero verde non risponde nessuno, al casello non c'e' nessuno.
Me ne strafrego, rientro prendendo il biglietto e proseguo per la mia destinazione.

Arriviamo in zona Rimini e iniziano le code, segnalate fino a Piacenza. Il bollino rosso!!!
Con il laminato, anche se tutto aperto si soffre quando si e' fermi. La moto scalda come un altoforno. Fortunatamente vedo un gruppo di 8 motociclisti che quando il traffico e' bloccato passano pian piano sulla corsia di emergenza e mi accodo a loro. Da solo avrei avuto un po' di remore, ma in gruppo mi ripulisco un po' la coscienza icon_smile.gif. Le code a tratti arrivano fino a Piacenza circa, poi giro in direzione Torino e li non ci sono piu' problemi, il traffico non e' normale e si viaggia bene.

Arriviamo a Bra verso le 17:30, cerchiamo un hotel e troviamo il Phi Hotel Cavalieri, ottimo hotel 4* con parcheggio sotterraneo. Questi hotel usati per business, in Agosto e nei week-end hanno tariffe ottime in relazione al servizio ed alla qualita' delle camere, mentre durante la settimana e i periodi lavorativi sono molto piu' cari.
Dopo doccia e sistemazioni varie, facciamo un giro in centro a Bra, classico paesotto Piemontese, che a noi piace moltissimo e cerchiamo un' osteria dove assaggiare le bonta' locali.


La scelta cade sul ristorante "La Gallinaccia", dove ci diamo da fare mangiando crudi di Bra, Tajerin con ragu' di Salciccia di Bra, Insalata russa, Ravioli del Plin, vitello tonnato, il tutto annaffiato da una buona bottiglia di Grignolino.
Tutto davvero buonissimo! Fatemi dire che quando si parla di cibo in Italia siamo in serie A, ma Cuneo e Torino sono in Champions League!


Finita la cena preparatoria all' attraversamento di tutta la Francia, facciamo una passeggiata in centro e poi torniamo all'hotel stanchissimi, pronti per il sonno ristoratore.
 
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16415476 Inviato: 11 Set 2024 13:18
 

Chiedo a qualche admin se riesce a orientare le foto che vengono caricate in landscape invece che portrait.
Magari se mi mandano un msg in privato spiegandomi cosa devo mettere nel tag [img] ... [/img].
Grazie.
 
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16415493 Inviato: 11 Set 2024 14:54
 

Giorno 2: Bra – Ales (Francia)



Partiamo vero le 9:00 dopo una ottima colazione, direzione Colle dell'Agnello. Il meteo e' stupendo. Durante il percorso ci fermiamo per una visita veloce a Chianale, bellissimo paesino di montagna che merita una sosta se si passa da quelle parti. Cerchiamo invano adesivi per i bauletti della moto, quindi prendiamo solo un magnete da attaccare al frigorifero.



Arriviamo al Colle dell'Agnello a 2744 mt. La temperatura e' di 16 gradi, si vede in lontananza la vetta del Monviso.



Proprio in curva c'e' la pietra di confine France / Italie e c'e' anche una bellissima scultura in legno dedicata ad un cisclista nostro conterraneo, amatissimo nelle Marche e non solo: Michele Scarponi, morto mentre faceva un giro in bici vicino a casa schiantandosi in discesa contro un camioncino che non lo ha visto e non ha fatto lo stop.



Il passo e' abbastanza affollato da ciclisti, motociclisti e purtroppo da un camperista incapace che decide di fare manovra sul passo e intasa il tutto per 10 minuti! Immaginate un camper che si mette a fare manovra sulla linea bianca del confine fra Italia e Francia, con moto e bici che gli arrivano da una parte e dall'altra: il conta vaffa a 5 cifre non e' sufficiente!



Dopo alcune foto proseguiamo in direzione Guilestre, Savines-LeLac, Gap, attraversiamo il Parc naturel régional des Baronnies Provençales

Fort Queyras


Lago di Serre-Poncon


Parco de Baronnies Provencal


ed arriviamo all' Ibis Alès Centre-Ville, parcheggio sotterraneo per la moto. Doccia, passeggiata in centro per cercare qualcosa da mangiare, ci imbattiamo in le steakhouse in piazza ad Ales. Bistecca, un paio di birre e chiudiamo la pratica ritornando in Hotel per una bella dormita.
 
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16415504 Inviato: 11 Set 2024 16:06
 

belle foto e zone, seguo 0510_saluto.gif
 
16415522
16415522 Inviato: 11 Set 2024 19:41
 

seguo anch'io.
pare una meta interessante, grazie
é sempre buona cosa avere qualche spunto per nuove destinazioni
 
16415545
16415545 Inviato: 11 Set 2024 23:04
 

Mi accomodo a seguire con vero piacere. 0509_up.gif
 
16415599
16415599 Inviato: 12 Set 2024 13:17
 

Grazie a voi che mi seguite! icon_biggrin.gif
Visto che ho ben 3 followers, vado avanti!
 
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16415601 Inviato: 12 Set 2024 13:35
 

KRide69 ha scritto:
Grazie a voi che mi seguite! icon_biggrin.gif
Visto che ho ben 3 followers, vado avanti!


Credo siano più di tre 0509_up.gif

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16415603 Inviato: 12 Set 2024 13:39
 

Giorno 3: Ales – Tolosa



Tappa molto bella. Passiamo ai bordi dell Parco nazionale delle Cevenne, passando per Ganges e Le Vigan. Inizio a notare che molti paesini hanno il cartello con il nome della citta' messo al rovescio. Altri hanno il cartello di fine paese messo al rovescio. Noteremo che questa cosa e' comune a molti paesini.
Se qualcuno sa il perche' me lo dica, per favore.





Arriviamo a Millau, dove si puo' ammirare da sotto il bel viadotto sulla A75 che incrocia la valle proprio sul bordo della citta' di Millau. Ci hanno fatto anche un museo che ne racconta la costruzione, che chiaramente abbiamo tralasciato di visitare. Questi francesi riescono a creare business da qualsiasi cosa!







Da qui prendiamo la strada che costeggia il fiume Tarn lungo la quale si possono ammirare dei bellissimi paesini arroccati sulle colline della valle. Peyre e' uno di essi.





Nella valle ci sono moltissimi posti dove si affittano canoe. I francesi sono pazzi per le canoe e i kayak e quando c'e' un fiumiciattolo subito si mettono in costume e saltano a bordo pronti a farsi km di fiume in discesa. Alla fine c'e il furgone con il carrello che carica sia loro che le canoe e li riporta al punto di partenza.

Proseguiamo fino ad Albi, e da qui A68 fino a Tolosa.
Tolosa e' una sorpresa per noi che non la conoscevamo. Visitiamo la Basilica di Saint-Sernin, davvero molto bella.



Poi andiamo a mangiare un po' di foie gras e carne arrosto a La Braisere, ristorantino con tanto di camino e griglia dove arrostiscono carni varie, aggiungiamo una bottiglia di vino rosso e passa la paura. Ottima cena.







Giretto in Place du Capitole, piazza bellissima che di notte si illumina di luci colorate, piena di locali e di giovani.







Andiamo a nanna all' Ibis Toulouse Centre, hotel con parcheggio interno per la moto, anche se non al coperto.



P.S. Mannaggia a queste foto verticali che vengono girate 0510_sad.gif 0510_sad.gif 0510_sad.gif
 
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16415611 Inviato: 12 Set 2024 14:21
 

Giorno 4: Tolosa (Francia) – Pamplona (Spagna)



Oggi si sale al Col du Portalet. Partiamo intorno alle 9:00, solita palla per uscire dalla citta' di Tolosa, che non e' piccolina, pezzo di superstrada fino a L'Isle-Jourdain e poi si svolta verso Bolougne-sur-Gesse, la strada diventa una bella statale fra vigneti e frutteti, non troppo trafficata e piacevole.
Arriviamo a Trie-sur-Baise e notiamo con piacere che ci stanno scaricando la cena 0509_doppio_ok.gif



Attraversiamo Tarbes a poco prima di Nay giriamo a sinistra per inizare ad approcciare i primi colli dei pirenei.
La temperatura inizia a scendere, il clima si fa piu' umido e i pascoli diventano piu' verdi mano a mano che ci avviciniamo.



Si iniziano a vedere i primi abitanti





La strada si restringe e si inizia a salire


Il Portalet e' conosciuto fra i ciclisti, in quanto e' una delle cime del Tour e della Vuelta. Salendo dal lato francese si incontrano cartelli che indicano quanto manca alla vetta e la pendenza media del prossimo km. Non ci sono forti pendenze, ma la salita e' molto lunga, sono piu' di 20 km.



Arrivo al passo e ci fermiamo al primo bar spagnolo che troviamo: il caffe' e' sicuramente migliore di quello francese. Compriamo anche un paio di adesivi da attaccare sui nostri bauletti.






0509_banana.gif Siamo in Spagna!!!! 0509_banana.gif



Inizia la discesa verso Biescas. La strada non e' messa benissimo, e' deformata anche se molto larga. La pendenza in discesa e' abbastanza accentuata e bisogna fare attenzione usando marce basse, frenare forte prima delle curve e poi rilasciare i freni per far raffreddare i dischi. La discesa e' lunga ma non ci crea alcun problema, nonostante siamo in 2 e con le valigie stracariche. Il freno motore della Tiger aiuta moltissimo in queste condizioni e riesco a scendere anche abbastanza celermente senza usare i freni in modo eccessivo.
Dal lato spagnolo il paesaggio cambia improvvisamente diventando piu' arido e brullo, i verdi pascoli del lato francese sono solo un ricordo



Una volta arrivato a Sabinanigo imbocchiamo la A23 fino a Jaca, dove inizia il Cammino di Santiago (piu' corretto dire Uno dei Cammini di Santiago), da qui A21 che ci porta dritti fino a Pamplona, dove scegliamo l' Hotel NH Pamplona Iruña Park. Parcheggio sotterraneo al costo di 11 euro. L'hotel e' fuori dal centro, ma e' molto bello e ad un prezzo accettabile. Quando viaggiamo in moto vogliamo stare comodi e sorattutto fare una buona colazione. Nh per noi e' una garanzia.

Doccia, 10 minuti di bus e siamo in centro a Pamplona. Pamplona e' una citta' non troppo grande e molto carina, famosa per la festa di San Firmino e la sua corsa dei tori. Non sto qui a descrivere questa usanza, potete trovare tutte le info e i video che volete sul web. Come in tutta la Spagna ci sono una miriade di localini per fare tapas e dove mangiare la sera, molti dei quali hanno dei prosciutti appesi al soffitto (Jamon serrano)







Facciamo una bella passeggiata per tutto il centro storico, Plaza del Castillo, Plaza de Toros e viuzze generali, poi vediamo un bel ristorante, La Cuchara de Martín, e decidiamo di spararci la prima paella del viaggio: Paella al nero di seppia, accompagnata da un calice di vino bianco secco. Nell'attesa della paella ci beviamo una sangria come aperitivo. Paella molto buona ma abbiamo preso un ristorante con prezzi non spagnoli icon_cry.gif . In giro si trova roba buona lo stesso ma a meta' prezzo.
Finita la cena, passeggiata digestiva in centro e poi riprendiamo l'autobus per l'hotel.
 
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16415612 Inviato: 12 Set 2024 14:21
 

seguo anche io con piacere il tuo report, fino a Millau sono zone che conosco, ci sono stato anni fa.
poi mi sono spinto fino ai pirenei ma non oltre.

il cartelli al contrario pare sia messi così da un protesta degli agricoltori, protesta contro le norme UE , ma non so quali!!!
 
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16415616 Inviato: 12 Set 2024 14:50
 

Giorno 5: Pamplona – Santander



Oggi facciamo poca strada, vogliamo riposarci un po' dopo 4 giorni abbastanza intensi. Partiamo da Pamplona in direzione Vitoria-Gasteiz, dove usciamo per andare verso Bilbao. Puntiamo direttamente al centro dove ci fermiamo per una breve passeggiata e un paio di foto.

Qui svetta la Torre Iberdrola



Azkuna Zentroa-Alhóndiga


Il museo Guggenheim


Il Puppy, fatto di fiori veri con un sistema di irrigazione all'interno


Prendiamo un caffe' in un negozietto colombiano specializzato in caffe, pagato un sangue, (secondo me nulla di speciale), poi risaliamo in moto destinazione Cueva della Ojerada. Avvicinandosi alla costa atlantica il tempo inizia a peggiorare, la temperatura si abbassa e arriva la nebbia a tratti anche se ancora non piove. Lungo la strada, quando la nebbia si dirada si hanno dei bei scorci sulla costa.

Considerate che per quanto piove a Bilbao hanno coperto pure le strade icon_lol.gif





Proseguendo lungo la costa le condizioni meteo peggiorano, tanto che decidiamo di saltare la Cueva della Ojerada. Essendo una grotta sugli scogli, andarci quando piove con il sentiero scivoloso e gli stivali da moto non ha molto senso.

Tiriamo dritti, entriamo in Cantabria, e ci fermiamo all' EuroCity Hotel Santander Centro, l'unico hotel che abbiamo trovato ad un prezzo accettabile, con parcheggio privato. Doccia, ci cambiamo e usciamo per visitare il Barrio Pesquero, un quartiere caratterizzato da case di pescatori e ristorantini. Sono gia' le 17:00 e noi non abbiamo pranzato. A Quest'ora e' tardi per il pranzo e presto per iniziare a fare tapas. I locali stanno tutti chiudendo. Ricomincia a piovere ed entriamo in un bar, chiediamo una sangria e qualcosa da stuzzicare: ci portano una caraffa di sangria da 1 litro e un piatto di churros. La Sangria che fanno e' molto leggera, fresca e scende giu' che e' un amore.



Dopo un po' smette di piovere, usciamo dal bar per andare sul lungomare, passiamo di fianco ad una nave da crociera ormeggiata in porto, proseguiamo e incontriamo il Centro Botín, palazzo moderno usato centro di esposizione di opere d'arte e centro per iniziative culturali, progettato da Renzo Piano.



Continuiamo fino al Paseo Maritimo de Santander, poi attraversiamo lo stradone e ci troviamo nel quartiere vecchio, pieno di localini nei quali mangiare. Diamo un'occhiata e prenotiamo un tavolo per le 20:30. All'inizio storcono un po' il naso perche 20:30 e' troppo presto per loro, ci accordiamo per le 21:00, anche se abbiamo fame.

Arriva l'ora della cena e qui facciamo danni:
Santander e' famosa per le sardine del Mar Cantabrico, non vuoi assaggiarle ?
Un po' di chorizo picante (salame piccante non macinato ma con le carni sminuzzate al coltello) non lo prendiamo?
Le cozze del Cantabrico non le assaggiamo?
Quando vedi scritto Pulpo alla brasa (Polpo alla brace), come fai a resistere ?
Tutto questo ben di Dio merita una bottiglia di vino, non si puo' mangiare il pesce con l'acqua, altrimenti si risveglia e fa male allo stomaco! eusa_naughty.gif







Tutto buonissimo, ma il Polpo alla Brace e' qualcosa di indescrivibile!!! Da solo vale il viaggio!!!

Rientriamo in hotel cantando “O sole mio” sotto la pioggia.
 
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16415617 Inviato: 12 Set 2024 14:53
 

avevo sentito anche io della protesta, per fortuna girano solo quelli coi nomi, pensa se avessero girato i sensi unici......
 
16415618
16415618 Inviato: 12 Set 2024 14:54
 

vince78 ha scritto:

il cartelli al contrario pare sia messi così da un protesta degli agricoltori, protesta contro le norme UE , ma non so quali!!!


Ah, Grazie! Effettivamente tutti i paesini che si attraversano sono zone prevalentemente agricole, viticoltura ed allevamento sono le uniche attivita' qui.

doppio_lamp_naked.gif
 
16415629
16415629 Inviato: 12 Set 2024 15:40
 

Giorno 6: Santander-Oviedo



La Spagna dovrebbe essere il paese del sole e delle belle spiagge, non e' che abbiamo sbagliato strada?
Ci svegliamo e piove. Facciamo colazione e piove. Controllo le previsioni e vedo che sulla costa piove tutto il giorno, mentre all'interno no. Oggi abbiamo 297 Km passando per Picos de Europa, un gruppo di montagne con strade molto belle e scorci mozzafiato. Mia moglie indossa l'antipioggia e partiamo sotto una pioggerellina insignificante ma fastidiosa che serve solo a rendere le strade scivolose e a farti schizzare dalle macchine che ti precedono.

Imbocchiamo la A67 in direzione Torrelavega e usciamo all'uscita 187 Polanco per dirigerci lungo la costa. Poco dopo l'uscita vedo un cartello Altamira 2km. “Altamira”, inizo a pensare dove ho sentito questo nome, e' un nome conosciuto. Pensa che ti ripensa la mia Signora dice “Ma ci sono le grotte preistoriche!”. Giusto! In prima elementare la maestra ci raccontava degli uomini primitivi che vivevano nelle caverne, e che erano state trovate delle grotte con dei dipinti fatti dagli uomini della preistoria. Mia moglie si ricorda che le foto di quei dipinti erano nel sussidiario! Ai nostri tempi c'era il sussidiario!
Non possiamo perdere l'occasione di visitarle, anche se abbiamo poco tempo. Arriviamo alle 9:15, le grotte aprono alle 9:30, si entra a gruppi ogni 10 minuti, non piu' di 20 persone per gruppo. Facciamo il biglietto e ci danno l'ingresso alle grotte per le 10:00, nell'attesa c'e un piccolo museo da visitare con i reperti rinvenuti nella grotta ed alcune spiegazioni. La visita alla grotta vera e prorpia dura una decina di minuti, ma e' sicuramente da fare se si passa in zona.





Usciamo dalle grotte e guarda caso piove. Ripartiamo in direzione Comillas, San Vicente de la Barquera. Successivamente, al momento di incontrare il fiume Deva puntiamo verso sud risalendolo fino a Potes. Purtroppo piove ma il problema piu' grande e' che ci sono dei cantieri lunghissimi a senso alternato con semafori dall'attesa interminabile. Siamo gia' in ritardissimo sulla tabella di marcia perche' abbiamo visitato le grotte, ora stiamo accumulando ulteriore ritardo e siccome piove e la visibilita' e' scarsa non riusciamo a fotografare nulla.
Mano a mano che andiamo avanti smette di piovere, (forse saranno tutti i santi che ho tirato giu?) e si inizano a vedere i primi scorci di montagne.



Ci fermiamo per un panino ed una birretta in un bar lungo la strada, la mia Signora si toglie l'antipioggia e ripartiamo.
Arriviamo a Potes dove iniziamo la salita al Passo San Glorio




La strada e' stretta e tortuosa ma tenuta in modo impeccabile come tutte le strade spagnole. Durante la salita si aprono dei panorami bellissimi sui vari monti. C'e' vento forte ma la salita al passo e' molto piacevole. Attraversiamo dei piccoli agglomerati di case per lo piu' disabitate, impossibile definirli villaggi o centri.





Dopo un bel po di curve arriviamo ad un mirador (punto panoramico) dal quale si ha una vista davvero spettacolare





Gli abitanti sono tranquilli e rilassati



il passo San Glorio, 1609 mt slm, si trova qualche centianio di metri dopo il mirador. Questo passo segna il confine fra la Cantabria e la Castiglia e Leon.




Iniziamo una interminabile discesa stretta fino a Portilla de la Reina dove si incontra questo cartello, che noi prontamente ignoriamo tirando dritti, in quanto siamo in un ritardo mostruoso.



Puntiamo su Riano fiduciosi di fare una strada piu' scorrevole. Arrivati al suo lago (Embalse de Riano) giriamo a destra puntando vero nord. Strada bellissima che si lascia percorrere con piege da favola. Dopo vari miradores entriamo nelle Asturie



La strada si stringe e si finisce in delle belle gole costeggiango un fiumiciattolo (Sella), bisogna andare piano ma resta sempre molto bella.



La valle si allarga poco prima di Arriondas, dove giriamo a sinistra, imbocchiamo la N-634 che ci condurra' all' Hotel NH Oviedo Principado, dove ci diamo una rinfrescata e subito usciamo per una visita alla citta' e alla cattedrale.

Oviedo e' famosa per la sua cattedrale che custodisce il sudario di Cristo, e perche' da li' parti' il pellegrinaggio di un vescovo che si reco' a Santiago del Compostela appena scoperti i resti di San Giacomo. Proprio questo episodio diede origine al primo Cammino di Santiago che parte appunto da Oviedo ripercorrendo i passi di questo vescovo. Poi, con il passare degli anni, vennero istituiti altri cammini che partono da vari punti della Spagna e non solo.
Oggi e' una bella cittadina universitaria, piena di giovani e con un centro molto vivace.

L'ingresso alla Cattedrale costa 6 euro a testa e ti danno la possibilita' di scaricare sul telefonino una audioguida per la visita alla cattedrale. Ottima soluzione per noi, cosi' non siamo vincolati a orari delle visite guidate. La Cattedrale e' molto bella e vale veramente il costo del biglietto.




La pala d'altare e' fantastica


Usciamo dalla Cattedrale e piove. Cerchiamo un centro commerciale per comprare un ombrello. Lo troviamo, poi cerchiamo una mangiatoia in gradi di rifocillarci. Troviamo una birreria, prendiamo una frittura e una paella. Niente di eccezionale, il riso era un po' scotto.




A pancia piena facciamo un giro in centro, dove i bei palazzi non mancano di certo e poi filiamo a nanna.



 
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16415803 Inviato: 14 Set 2024 7:59
 

Giorno 7: Oviedo-Santiago de Compostela

Il roadbook che avevo fatto prima di partire prevedeva oggi la visita ai vari miradores e spiagge sulla costa atlantica fino a La Coruna, ma le codizioni meteo sono pessime: guardo le webcam sulla costa e vedo solo pioggia, vento forte e nebbia. Praticamente non ha senso andare a vedere punti panoramici con una visibilita' scarsa. Dopo aver dato un'occhiata alle varie previsioni decido di cambiare il giro. Andiamo oggi a Santiago del Compostela, domani le previsioni sono migliori quindi da Santiago a Finisterre, faremo la Strada dei Fari lungo la Costa de la Muerte fino a La Coruna, ed dopodomani i miradores fino a Gijon. In questo modo riusciamo a visitare Santiago oggi, restando una sola notte invece delle 2 preventivate.

Allego un paio di mappe giusto per essere piu' chiaro.
Il percorso iniziale prevedeva 2 tappe prima di arrivare a Santiago




Prendo la strada piu' breve, evitando i miradores immersi nella nebbia


Partiamo verso le 8:30 dopo una abbondante colazione che ci portera' fino a destinazione, imbocco l'autostrada, setto il cruise control a 120 e aspetto che l'asfalto passi sotto le ruote. Il cielo e' nuovoloso ma non piove, ogni tanto arriva qualche goccia, ma si viaggia bene. Man mano che ci avviciniamo alla costa le condizioni peggiorano, inizia a piovere, la temperatura scende a 13 gradi, il vento aumenta e inizia la nebbia. Invidio mia moglie che ha indossato l'intimo invernale che insieme alla tuta antipioggia la tiene al calduccio. Io sotto al laminato indosso una maglietta tecnica estiva e sto veramente avendo freddo. icon_redface.gif
Dopo Ribadeo, confine fra Asturie e Galizia, esco all'uscita 516 per vedere la Playa de Las Catedrales, ma la nebbia e' talmente fitta che a malapena vediamo il parcheggio. Delusi e infreddoliti, rientriamo in autostrada e proseguiamo per Santiago. Piu' che in Spagna sembra di essere in Norvegia. 0510_sad.gif
Pensiamo al caldo che si soffre in Italia e questo ci allevia un po' la delusione. La situazione migliora solo dopo aver girato verso sud ed aver superato le colline che sbarrano le nuvole atlantiche. Verso Vilalba il tempo migliora decisamente, anche la temperatura sale a 18 gradi, si sta decisamente meglio. Arriviamo a Santiago, sono le 13:00 circa, hotel Ciudad de Compostela, un 3* modesto ma pulito e carino, con parcheggio sotterraneo. Ci danno una stanza al piano 6, ma l'ascensore arriva fino al 5, quindi facciamo un po' di esercizio con le borse da moto.
Doccia e approfitto per mangiarmi un toast alla caffetteria dell'hotel, accompagnato da una Estrela Galicia (birra galiziana) e si va alla cattedrale che dista circa 20 min a piedi. Per sicurezza portiamo con noi l'ombrello che abbiamo comprato ad Oviedo ma non ci servira'.
Arriviamo in Praza del Obradoiro, strapiena di giovani in festa dopo essere giunti in pellegrinaggio. Vedere la felicita' dei pellegrini che arrivano dopo aver camminato per settimane fa commuovere anche i duri di cuore.


La Basilica di Santiago, che custodisce i resti dell'apostolo Giacomo, vogliamo vederla bene: prendiamo una visita guidata di 2 ore prenotandoci su GuruWalk.com Per chi non lo conoscesse e' un sito sul quale puoi prenotare visite guidate a piedi in quasi tutte le citta' del mondo. La visita e' gratuita, ma alla fine si lascia una mancia alla guida. Le visite si svolgono in gruppo (max 20 persone) e sono tenute da guide professioniste e abilitate. Noi usiamo questo servizio da diversi anni e siamo sempre rimasti molto soddisfatti.
Metto solo una foto della parte alta della facciata e una foto dell'altare maggiore con la statua di Santiago (San Giacomo) che per tradizione viene abbracciata prima di scendere a pregare nella grotta dove sono i suoi resti. La fila per l'abbraccio e la preghiera e' lunghissima, si snoda lungo i vicoli della citta' e dura diverse ore. Su web potete trovare tutte le informazioni e le foto che volete.




Facciamo un giro nel centro storico visitando le molte altre chiese e palazzi che ci sono




Per cena andiamo alla vinoteca Cervantes, dove prendiamo Chorizo, Pimiento de Padron, e Pulpo a Feira. Pimiento de Padron sono dei piccoli peperoni verdi, uno dei quali e' piccante, gli altri sono dolci: quando mangi se becchi quello piccante allora sei il Padron! Sono pazzi 'sti Galiziani!
Pulpo a Feira, conosciuto anche come Polpo alla Galiziana, e' polpo con la paprica. Davvero delizioso!




Rientriamo in hotel verso le 11:00 anche perche' la temperatura e' scesa e fa freddo.
 
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16415805 Inviato: 14 Set 2024 8:52
 

Giorno 8: Santiago-La Coruna



Oggi e' il gran giorno, la tappa principale che ha inspirato questo viaggio: La strada dei fari della Galizia.
E' un itinerario lungo la costa ovest della Spagna, su quella che viene chiamata Costa de la Muerte per via degli scogli sommersi che hanno causato innumerevoli naufragi in tutte le epoche. Essendo la costa molto frastagliata ci sono circa 44 fari che sono fondamentali per la navigazione in quei luoghi. Chiaramente raggiungere i fari serve ad ammirare la bellezza della costa e non il faro in se per se. Ne ho scelti alcuni nei punti secondo me piu' belli e oggi li visiteremo. Il tempo non e' bello, rischiamo pioggia leggera, il vento e' sempre presente sulla costa atlantica, ma almeno c'e una buona visibilita' che e' l'aspetto che mi interessa di piu' in questa tappa.

Partiamo presto perche' le ore da fare in moto sono tante. Puntiamo dritti verso Finistrerre (Fisterra in Galiziano), nome messo dai romani perche' a quei tempi si pensava che quello fosse il punto dove finisse la terra. Niente autostrada oggi, le strade spagnole hanno un asfalto schifosamente perfetto, segnaletica inappuntabile, ma rispetto alle strade francesi il limite di velocita' varia molto spesso e questo rende la guida meno rilassante. Gli autovelox sono segnalati e in posti in contenitori verde fluo, quindi ben visibili. Comunque il mio TomTom li segnala correttamente.


Dopo un'oretta e mezza arrivo al primo faro: Finisterre.


Qui c'e' il km 0 del Cammino di Santiago che parte dalla Galizia


E non posso non mettere una foto della mia motina che ci ha portato fino a qui.


Il negozietto che vendeva i souvenir era chiuso 0509_down.gif , quindi passiamo nel paese di Fisterre per comprare un adesivo per il bauletto.

Si riparte con destinazione Faro Tourinan




Viaggiando lungo la strada in direzione Muxia iniziamo a vedere delle costruzioni sopraelevate, di solito vicine alle case, con una croce sopra.


Inizialmente non capiamo di cosa si tratta, poi Google ci viene in aiuto: si tratta di hórreos gallegos, magazzini per il raccolto sopraelevati. I piedi sui quali poggiano hanno la forma di un fungo cosi' da impedire agli animali di arrampicarsi ed entrare nel magazzino.

A seguire il faro di Muxia,


dove si trova il Santuario di Ns Senora de la Barca, un'antica chiesetta costruita sugli scogli. Al suo interno un crocifisso con i capelli veri, molto particolare. Il posto e' davvero molto suggestivo e va assolutamente visitato se di capita da queste parti.


Giusto per darvi un'idea di dove sia stata costruita la chiesa, questa foto e' stata scattata dalla porta di ingresso che e' rivolta verso il mare.


Di fianco alla chiesa, in posizione piu' elevata, c'e il Mirador Jesus Quintanal, con un monumento ed il Km 0 del cammino di Santiago che parte da Muxia


Si riparte per il faro di Cabo Vilan, forse quello con la vista piu' bella. Questo faro e' costruito sopra un monte, mentre l'edificio che lo ospita e' piu' sotto. Purtroppo le foto fatte con il telefonino non rendono minimamente la vista che si gode da questi posti






Proseguiamo per il faro di Laxe, dove si trova il Memorial A Espera (Memorial all'Attesa), un bellissimo monumento a tutte quelle donne che attendevano che i mariti tornassero dal mare. Pensate che siamo sulla Costa della Muerte, dove le forti onde altlantiche possono trascinare le navi sugli scogli sommersi della costa. Molti di loro non torneranno piu'.
C'e' anche un bellissimo "Merendero" con tanto di tavolini in cemento costruiti sulla parete della scogliera, dove potersi fermare per rilassarsi o per mangiare qualcosa. Se andate, portatevi da mangiare e sopratutto copritevi bene perche' il vento freddo dell'altantico qui e' una costante. Comunque il posto e' bellissimo.






Il merendero al fresco icon_asd.gif



Proseguiamo facendo il giro del golfo e arriviamo al Faro do Roncudo


Altro giro altro faro: Faro de Punta Nariga, si trova appena dietro ad un monte pieno di pale eoliche. Ha una base in cemento molto massiccia e vi si accede tramite una scalinata che porta a dei balconi dai quali guardare le onde che si infrangono sulle scogliere.


Ultimo punto da visitare e' il Mirador de San Adrian, dove si trova il Santuario di Santo Hadrian do Mar. Studiando il percorso mi aspettavo molto di piu'. Una volta arrivati capiamo che potevamo risparmiarcelo. Non che sia brutto, ma non ha nulla di particolare, una vista carina sulla baia e sulle casette di Malpica, ma se lo si evita non ci si perde un granche'.


Finito il tour, imposto il navigatore per l'hotel Zenit Coruna e partiamo. Ci fermiamo in un supermercato per prendere alcune cosine e arriviamo a La Coruna che sono quasi le 19:00, stanchi ma felici perche' e' stata davvvero una giornata stupenda. Se vi piace vedere il mare e le scogliere posso garantire che la strada dei fari vale il viaggio.
Dopo una bella doccia ci vestiamo per la cena. L'hotel e' in centro, proprio dietro la via della movida (tutte le viuzze parallele a rua San Andre'). Centinaia di localini strapieni di persone che fanno tapas. Noi percorriamo la via fino a Praza de Maria Pita, dove ci fermiamo per qualche tapas con Sangria e poi andiamo a cena in una pulperia, dove assaggiamo Navajas (cannolicchi arrosto) e Zamburinas (capesante)


Dopo cena passeggiata sull'Avenida Marina che costeggia il porto turistico, davvero bellissimo
 
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16415826 Inviato: 14 Set 2024 16:13
 

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16415832 Inviato: 14 Set 2024 17:29
 

Bel viaggio 0509_up.gif 0509_up.gif
 
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16415978 Inviato: 16 Set 2024 9:40
 

Giorno 9: La Coruna – Burgos



Ci svegliamo presto perche' dobbiamo visitare una cosina a La Coruna, visto che ieri siamo arrivati tardi. Facciamo colazione e partiamo dall'hotel verso le 8:30 per visitare la Torre di Ercole, faro di epoca romana che si trova sulla punta nord della citta'. Arriviamo all'ampio parcheggio da dove parte una lunga strada pedonale in salita che porta ai piedi del faro. La temperatura e' di 16 gradi, il cielo e' nuvoloso e c'e' un venticello freddo da nord che ci gela la punta del naso. Tanta umidita' e odore di salsedine, quell'odore che da noi si sente sul mare in inverno.
Il faro e' stato costruito dai romani nel II secolo. Considerate che La Coruna era chiamata Brigantium dai romani, perche' per loro era una citta' di briganti e il faro fungeva anche da torre di avvistamento a protezione della citta'.
Solo nel 1788 viene rovinato dagli spagnoli che hanno fatto la costruzione attuale in stile neoclassico intorno al faro originale. 0509_mitra.gif
Il posto ha una vista spettacolare sulla baia.




Partiamo in direzione Ponferrada dove c'e` un castello usato dai templari. Ci documentiamo un attimo sul web per sapere se e' possibile visitarlo, ma leggendo le varie recensioni quasi tutti sconsigliano la visita perche' e' privo di qualsiasi arredamento interno, praticamente sono rimasti solo i muri (almeno quelli non se li sono fregati!). icon_asd.gif
Arriviamo, fa caldo, ci fermiamo, facciamo alcune foto e mangiamo un tagliere di jamon (prosciutto) visto che erano quasi le 13:00.


Qui c'era il fossato


Si riparte direzione Leon, dove ci fermiamo per visitare la famosa Cattedrale gotica. Arriviamo al parcheggio all'aperto Aparcamiento San Pedro - Catedral 2, le moto non pagano. Il casco della mia Signora va nel bauletto, il mio lo lascio fuori, fissato con la rete elastica. Rimuovo gli interfoni perche' potrebbero fare gola a qualcuno e ci incamminiamo verso la cattedrale. A 50 mt dal parcheggio si entra nel centro storico tramite una porta con alcuni gradini e sopra lo stemma della citta' di Leon. Siamo nello stato di Castilla-Leon ed il simbolo della citta' appare in molti palazzi storici.



In un minuto siamo in piazza di fronte alla bellissima cattedrale




Facciamo il biglietto per la visita (mi sembra 6 o 7 euri a testa) con inclusa la app per l'audioguida che si abilita con un QR code stampato sul biglietto.
Questo tipo di visite con l'audioguida sono davvero una bella idea. All'interno della catedrale ci sono dei cartelli con il numero dell'audio da ascoltare. Di solito 2/3 minuti per ogni punto, con riferimenti storici e architettonici che permettono di notare e capire cose che da soli sarebbe impossibile. Certo, una visita con una guida sarebbe il massimo, ma in questo modo non ci sono vincoli di orario e il costo e' decisamente piu' basso. L'unico suggerimento e' di portare con se gli auricolari per non disturbare gli altri che stanno sentendo la descrizione magari in un'altra lingua. Ora, secondo voi, noi potevamo avere gli auricolari? Chiaramente no. Quindi da italiani rumorosi ascoltavamo la guida con il telefono in viva voce, cercando di tenere il volume piu' basso possibile e cercando di stare lontani dagli altri visitatori. Se fossimo stati in Norvegia ci avrebbero cacciati di sicuro!

La cattedrale e' davvero uno spettacolo, metto alcune foto dell'interno giusto per farvi capire di cosa stiamo parlando, anche se non rendono minimamente l'idea.




Il chiostro


Finiamo la visita e corriamo alla moto per proseguire verso Burgos, altra cattedrale gotica, considerata fra le piu' belle d'Europa. Arriviamo all' Hotel NH Collection Palacio de Burgos Burgos alle 18:45 circa, dove ci informano che la cattedrale chiude alle 18:30. Per visitarla dovremo spettare domattina. L'hotel e' davvero bello. E' in un antico palazzo, ha un vero e proprio chiostro all'interno con volte a crociera.


Visto che ci e' saltata la visita, ce la prendiamo comoda e poi usciamo per qualche tapas e per la cena.


 
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16416000 Inviato: 16 Set 2024 11:05
 

Giorno 10: Burgos-Saragozza



La cattedrale di Burgos apre alle 9:00, il limite per check out e' alle 12:00 quindi possiamo fare colazione ed essere in cattedrale alle 9:00 in punto. Da fuori la cattedrale e' immensa ed ha una forma irregolare e si sviluppa su 2 piani diversi. Una delle torri e' in restauro e quindi coperta da una impalcatura

Ci avviamo a piedi, attraversiamo un ponte pedonale sul Rio Arlanzon e entriamo in piazza dall'Arco de Santa Maria


Dalla piazza si vede questo






Siamo i primi a fare il biglietto e ad entrare. Dentro ci aspetta qualcosa di incredibile: tantissime cappelle realizzate da famiglie nobili che poi si facevano seppellire nella cappella stessa. Praticamente una gara a chi aveva la tomba piu' bella, incaricando i migliori artisti dell'epoca per realizzare le decorazioni sulle cupole, pale di altare intagliate e decorate in oro e argento. La visita guidata conta 39 punti di ascolto, praticamente solo per ascoltare tutti gli audio servono 2 ore abbondanti. Inoltre ci sono il museo e le sacrestie, cose che salteremo come Gimbo Tamberi ai tempi d'oro. Sarebbe da passarci una giornata. Metto alcune foto senza la pretesa di rendere minimamente lo sfarzo che si trova all'interno.


Questa e' una cupola semitrasparente, nelle decorazioni dorate ci sono delle gocce di cristallo che brillano quando la luce del sole le illumina.


Tomba di Rodrigo Díaz de Bivar, detto Cid Campeador, cavaliere diventato leggenda durante la riconquista spagnola e la cacciata degli arabi dalla Spagna. Per questo la sua tomba si trova al centro ella Cattedrale di Burgos, di fronte all'Altare Maggiore e sotto una doppia cupola.



L'altare Maggiore


Questa e' la Escala Dorada (immaginate il perche')


Carrellino in argento per le processioni


Usciamo dalla Cattedrale alle 11:15 circa, ci precipitiamo in Hotel per il check-out. Partiamo verso le 12:00 direzione Saragozza. La differenza fra passare in autostrada e passare sulla statale e' di soli 10 minuti, quindi scelgo la statale per Soria.
Uscendo da Burgos la Spagna si rivela in tutto il suo carattere: terra rossa e arida, con i campi bruciati dal sole, terreni pieni di sassi, erba molto bassa. Ricorda tanto il Messico che si vede nei film western. Non ci sono case a vista, i paesi fra di loro sono distanti 20/30 km e fra un paese e l'altro c'e il nulla assoluto.




Arriviamo a Saragozza, Hotel Silken Reino de Aragón, verso le 15:30. Doccia veloce e ci incamminiamo verso la Basilica de Nuestra Señora del Pilar per una visita veloce. La chiesa e' neoclassica e si affaccia su una piazza immensa dove capeggia un monumento a Goya.


Decidiamo di visitare il Palacio dell'Aljafería un palazzo costruito nel IX secolo durante la dominazione araba, poi divenuto residenza di re cattolici nel XII secolo, oggi sede del parlamento dell'Aragona.
La visita e' gratuita e si puo' scaricare l'app per l'audioguida. E' davvero molto bello anche se alcune parti sono andate perdute, ma vale assolutamente la pena visitarlo se si e' in zona.
L'ingresso dall'esterno



Chiostro




Interno



Soffitti a cassettoni in rilievo e decorati


Usciamo dal palazzo e guarda caso, piove! Abbiamo la perturbazione fantozziana che si perseguita.
Torniamo in centro e cerchiamo un posto dove sederci a prendere qualcosina.
Ultima sera in Spagna: un po' di sangria come aperitivo e non possiamo non assaggiare il chuleton de vaca vieja rubia gallega. Non e' una milfona bionda de La Coruna eusa_naughty.gif , e' solo una bistecca di vacca vecchia galiziana, frollata in cella frigorifera per 75 giorni. Davvero qualcosa di fantastico!



Dopo cena passeggiatina durante la quale scopriamo che di notte la basilica della Madonna del Pilar ha un suo perche'...
 
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16416013 Inviato: 16 Set 2024 11:49
 

Giorno 11: Saragozza – Carcassonne (Francia)



Lasciamo Saragozza verso le 9:00, cercando invano qualche adesivo perche' i negozi aprono alle 10:00.



Entriamo in A-2 / AP-2 direzione Barcellona. Lasceremo l'autostrada a Lleida (Lerida) e poi proseguiremo per il Principato di Andorra. Avrei preferito fare la statale, ma i tempi si sarebbero allungati troppo. E' nuovoloso ma ancora non piove. Incontreremo la pioggia poco prima di Lleida. Usciamo dall'autostrada in direzione Andorra . Ad Organya' ci fermiamo per un caffe' caldo perche' piove e fa freddo. Continuiamo e ad Andorra smette di piovere.


Siamo quasi in riserva, mi fermo al primo distributore, faccio il pieno a 1.383 euro/litro e godo!


Ci dirigiamo verso il capoluogo del Principato di Andorra


Ci fermiamo, facciamo un giro in centro nella via dello shopping ma l'unico tabaccaio che vende souvenir e' chiuso.
Andorra e' una citta' moderna, affollata da gente per lo piu' abbastanza facoltosa, come testimoniano i negozi, l'abbigliamento delle persone che si vedono in centro e le macchine con targa del principato. Sembrerebbe essere un tempio per lo shopping, pieno di duty-free.



Dopo un po' ripartiamo in direzione Francia, (qui Franca, si pronuncia Franza) e saliamo al passo Port D'Envalira a 2408 metri




Si inizia a scendere e poco dopo si passa la frontiera con la Francia.


Direzione Carcassonne. La strada e' piacevole come tutte le strade francesi, il traffico e' scarso e arriviamo all' Ibis Budget Carcassonne la Cite' in circa 2 ore e mezza. Hotel economico, stanze piccolissime ma pulite, parcheggio privato gratuito. Doccia e pronti ad andare alla cittadella medioevale, La Cite', per la cena.
La cittadella di Carcassonne e' una citta' fortificata fondata nel periodo gallo-romano, ristrutturata nel 1800, oggi Patrimonio Unesco. Si trova in posizione strategica fra i Pirenei e la pianura verso il mediterraneo, quindi fu teatro di battaglie nei secoli, e invasa dai Visigoti, poi dagli arabi, ma sempre ripresa dai Franchi fino all'XI sec. quando si aumentarono le fortificazioni e inzio' ad espandersi fino a prendere l'aspetto odierno.
Vi si accede tramite un ponte su un fossato.





All'interno ci sono una miriade di ristorantini e osterie, quindi e' un posto da visitare per andare a cena. Siccome dopo 11 giorni inizievamo ad avere nostalgia dell'Italia, ci fermiamo in un ristorante/pizzeria in piazza. Ordiniamo una pizza in 2 al costo di 15 Euri. Sinceramente non era male, tantoche' la spazzoliamo in men che non si dica e ne ordiniamo un'altra. Fnita la pizza ci incamminiamo verso l'hotel che dista 1 km circa.
 
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16416015 Inviato: 16 Set 2024 11:59
 

KRide69 mi sembra che oltre a macinare km su km in sella alla moto, apprezzi particolarmente la buona cucina e sembri essere una buona forchetta 0509_up.gif saresti stato un'ottimo compagno di viaggio per me icon_asd.gif

Leggendo il tuo report... complimenti per il viaggio e per il report eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif ad un certo punto leggo puntiamo su Riano.. ho pensato che dovevo essermi perso qualche passaggio del report... dalla Galizia a Riano come ci sei finito*? icon_eek.gif Poi ho capito... icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif


* Io sono di Riano provincia di Roma icon_mrgreen.gif
 
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16416021 Inviato: 16 Set 2024 12:28
 

Giorno 12: Carcassonne-Grenoble



Tappa lunga oggi, si parte presto per i nostri standard. Alle 8:00 siamo gia' in moto. Decidiamo di evitare il traffico che si puo' trovare sulla zona costiera. Quindi faremo Bezier, autostrada free fino a Clermont-l'Herault, da qui seguiremo il corso del fiume Herault quasi fino a Ganges, passeremo ai bordi del Parc National de Cevennes fino ad Ales, Valenza, Grenoble.
Nella prima parte intorno a Bezier, la strada scorre fra vigneti a perdita d'occhio e cantine. E' la route des vins et du canal du midi. Si incontrano continuamente mezzi per lavorare le vigne, segnali che dicono "Attenzione vendemmia in corso" "Attenzione mezzi agricoli". La domanda che sorge e': "Ma chi se lo beve tutto questo vino?"






Il paesaggio cambia quando si esce dall'autostrada a Saint-Andre-de-Sangonis e si imbocca lungo il corso dell'Herault. Subito dopo Saint-Jean-de-Fos c'e il Pont Du Diable


Da qui la strada che segue il fiume fino alle gole dell'Herault, (gole per modo di dire perche' la valle e' larga), poi sale fino a Causse-de-la-Selle e ridiscende fino a Ganges, dove riprendiamo la pianura e indovinate un po' cosa troviamo?


Superiamo Ales e cosa troviamo?


Altri vigneti!!!! Ammazza come bevono 'sti francesi!!!!

Intanto il meteo si prepara ad accoglierci nei dintorni di Valenza. A Privas inizia una pioggia intensa, che ci portera' fino alle porte di Grenoble.

A Valenza, per un po' costeggiamo il Rodano in piena. La vista e' impressionante, il fiume rischia di esondare perche' e' arrivato quasi al livello della strada.


Attraverso il ponte e sono felice di allontanarmi il piu' presto possibile.
Il ponte segna anche il confine fra la regione delle Ardechee la Drome. Attraversiamo la regione della Drome fino a Sant-Nazaire-de-Royane dove entriamo nella regione dell'Isere.
Quasi improvvisamente lungo la strada iniziano i campi con gli alberi di noci. Campi di noci a vista d'occhio, tutti tenuti come giardini, con l'erba sotto le piante tagliata bassa e di un bel verde intenso. Smette di piovere, i km scorrono ma sempre noci di fianco. Sapevamo che Grenoble e' famosa per le noci ma non ci aspettavamo una quantita' cosi grande di noceti. Le piantagioni continuano fino alle porte della citta'.




Poco dopo Saint-Gervaise trovo un cartello con la scritta "Route barre'" (strada chiusa), ma senza indicazioni con la deviazione. Il TomTom insiste a farmi passare li, provo a passare, dopotutto siamo stachi, piove, sono in moto, ho bisogno di poco spazio, sicuramente riesco a passare.


Ho perso altri 10 minuti.
Torno indietro e cerco una strada alternativa e dopo qualche incrocio e rotondo vedo il cartello giallo deviazione! Ma potevate metterne uno prima !!! Siamo in moto da tante ore, il meteo non ci e' stato granche' amico, inziamo ad essere stanchi e non vediamo l'ora di arrivare. Finalmente entriamo dentro Grenoble, L'hotel e' Ibis Grenoble Centre Bastille. Troviamo subito la zona, ma e' tutta ztl. Eravamo a circa 200 mt dall'hotel e vediamo un divieto di transito grosso come una casa. Iniziamo a girare ma niente da fare, il GPS mi riportava sempre li, oppure su una strada riservata ai tram. Vediamo una pattuglia di vigili e chiediamo come potevamo raggiungere l'hotel. Ci danno delle indicazioni tipo, vai dritto per 3 semafori, poi prendi la prima a destra e subito la prima a destra che e' una via piccolina. Ci scrivono i nomi delle vie su un foglietto ma non e' semplice guardare le vie nel mezzo del traffico in centro citta'. Dopo aver girato per un'altro quarto d'ora fermo la moto, faccio un pezzo a piedi per capire dove dovro' girare, torno indietro salgo in moto ed arrivo all'hotel. Ingresso dell'hotel anonimo, solo una piccola targa IBIS di finco alla porta, entro e vedo solo le scale ed un ascensore transennato, con un cartello "Ci scusiamo per l'ascensore fuori servizio". Faccio una rampa di scale e leggo un cartello Reception 3° piano. E chi si fa 3 piani di scale con le valigie in mano??? Inizio subito ad incaxxarmi a dovere, la mia signora piu' di me. Saliamo sopra e alla reception chiediamo che ci venga rimborsato il pagamento fatto con la prenotazione perche' non era scritto da nessuna parte che l'hotel era in ZTL e quindi non raggiungibile, l'ascensore e' rotto. Iniziamo a discutere anche molto animatamente. Chiediamo di parlare con il direttore dell'hotel ma ci rispondono che non e' disponibile. Chiedo un indirizzo e-mail del direttore ma non me lo danno. Ci dicono che possiamo parcheggiare la moto in garage, dove c'e' l'ascensore fino alla camera per portare le valigie. Il garage non ci sarebbe stato addebitato. Alla fine ci mettiamo d'accordo, ancge perche' sono le 19:00 passate, porto la moto in garage, il ragazzo della reception viene ad aiutarci a portare le valigie.

Io farei una petizione per costringere gli hotel e le varie piattaforme per le prenotazioni a specificare se l'hotel si trova in ZTL / zona pedonale oppure e' raggiungible tramite i propri mezzi. Se mi fai pagare al momento della prenotazione allora me lo devi dire, poi sta a me decidere se prenotare o meno.
Comunuqe personalmente in futuro evitero' Ibis Grenoble come la peste bubbonica.




Andiamo in camera, doccia e pronti a visitare la citta'. Stavolta non ci sono cattedrali da vedere, solo la piazza e le vie del centro. Troviamo un posto per mangiare, prendiamo una bistecca e una bottiglia di Cote Du Rhone.


Dopo cena facciamo un giro, vediamo la funivia che porta al Fort del la Bastille, su un monte proprio su un'ansa del fiume Isere. La prendiamo? Ceeerto che siiii! La funivia e' composta da 5 cabine sferiche totalmente trasparenti per vedere quasi 360 gradi. Subito da me rinominata "Ovovia delle 5 palle"


Da quassu' la vista sulla citta' e davvero stupenda! Se andate a Grenoble dovete assolutamente salire qui.



La SpaccaGrenoble, ci hanno copiato pure questa..


Scendiamo poco dopo perche' c'e' vento freddo, facciamo un giretto lungo il fiume e poi a nanna.
 
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16416023 Inviato: 16 Set 2024 12:37
 

Personalmente un paio di cose tipo il ponte e l'Ovovia delle 5 palle le avrei evitate icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif per il resto eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
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16416024 Inviato: 16 Set 2024 12:53
 

Maurizio60 ha scritto:
KRide69 mi sembra che oltre a macinare km su km in sella alla moto, apprezzi particolarmente la buona cucina e sembri essere una buona forchetta 0509_up.gif saresti stato un'ottimo compagno di viaggio per me icon_asd.gif

Leggendo il tuo report... complimenti per il viaggio e per il report eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif ad un certo punto leggo puntiamo su Riano.. ho pensato che dovevo essermi perso qualche passaggio del report... dalla Galizia a Riano come ci sei finito*? icon_eek.gif Poi ho capito... icon_asd.gif icon_asd.gif icon_asd.gif


* Io sono di Riano provincia di Roma icon_mrgreen.gif


Si Maurizio, quando con mia moglie siamo in vacanza ci piace trattarci bene. Quando viaggio da solo di solito mangio cose piu' frugali.

Il nome corretto sarebbe Riaño, ma io ho la tastiera americana, per trovare i caratteri spagnoli bisogna fare magie.. icon_redface.gif Comunque dovreste fare un gemellaggio! icon_biggrin.gif
 
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16416045 Inviato: 16 Set 2024 14:44
 

Giorno 13 Grenoble - Cuneo



Oggi ce la prendiamo comoda, il roadbook prevede Torino, ma le previsioni meteo la sconsigliano fortemente. Decidiamo di andare a Cuneo e poi il giorno dopo rientrare passando per la liguria, toscana e umbria.
In base alle previsioni scelgo di fare il Colle della Maddalena, che e' quello piu' basso fra i possibili passi, anche se le previsioni non davano pioggia sulle alpi. Comunque a Grenoble piove, e non poco, quindi niente foto. A Gap non piove piu' a Barcelonnette esce un timido sole, salendo al colle della Maddalena il sole si fa piu' intenso.

Fort de Tournoux


Siamo tornati in Italia!


Decidiamo di fermarci al primo bar a prendere un buon caffe' dopo due giorni di brodaglia francese. Vediamo un bar lungo la strada, ci fermiamo e ordiniamo 2 caffe': una ciofeca! 0509_si_picchiano.gif Mi sa che abbiamo sbagliato bar! Ci rimettiamo in moto e scendiamo a Cuneo dove troviamo alloggio all'hotel Victoria, con un box in un garage sotterraneo. In quest'hotel abbiamo soggiornato anche l'anno scorso e sappiamo che e' ottimo, anche se e' un po' lontano dal centro storico. Doccia con calma e si va in centro per la cena con la quale festeggiare il rientro in patria.




Andiamo in un ristorante che conosciamo gia', si chiama Ostaria Senza Fretta. Piu' che un'osteria e' un ristorante di alto livello, con cibo fantastico e personale davvero professionale. Abbiamo bisogno di pasta: ceniamo con una tartare di Fassona battuta al coltello, gnocchi, tajerin al ragu', un semifreddo alla nocciola. Il tutto accompagnato da una bottiglia di Nebbiolo delle Langhe.



 
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16416047 Inviato: 16 Set 2024 15:13
 

Giorno 14: Cuneo-Casa

Oggi si torna a casa.


Decidiamo per il giro lungo ma piu' panoramico, Passeremo per la liguria, per le colline toscane e attraverseremo l'umbria per arrivare nelle marche. Partenza verso le 9:00 di mattina con il tempo che tanto per cambiare minaccia pioggia. Ci dirigiamo verso il casello di Fossano dove provo ad entrare nella porta Telepass: mi avvicino il semaforo diventa verde e la sbarra si alza! Incredibile! Allora funziona, non e' un fake!
Il cielo resta plumbeo fino a Genova, poi inizia a schiarirsi.


In Versilia c'e sole, anche se le alpi Apuane sono sotto nuvoloni neri.



Esco al casello di Pisa Centro, porta Telepass, arrivo lentamente aspetto il beep e niente, la sbarra non si alza. All'ingresso avra' funzionato per caso?

Nei pressi di San Gimignano c'e il sole


Arriviamo a casa verso le 17:30, un po' stanchi ma molto felici per il bellissimo viaggio fatto.
Il trip segna 5880.8 km percorsi, consumo medio 20.9 km/l. Grande Tigerina!!!!

Considerazioni finali
Da diversi anni facciamo vacanze in moto in giro per l'Europa. Questo e' stato il viaggio piu' bello di sempre, anche se impegnativo da tutti i punti di vista. Fisicamente e' stancante perche' si viaggia tutti i giorni, senza pause. Gli anni scorsi facevamo un giorno di viaggio e un giorno di sosta per visita alle citta', ma questo viaggio avrebbe richiesto un mese per essere fatto in questo modo, quindi lo abbiamo dovuto fare un po' di corsa, tralasciando molte cose che ci sarebbe piaciuto vedere.
Anche dal punto di vista economico e' stato impegnativo perche' dovendo viaggiare tutti i giorni, abbiamo sempre dovuto scegliere hotel in centro citta' con parcheggio, e trovi solo hotel di un certo livello e quindi i costi salgono (a parte in Francia dove ci sono gli Ibis o i B&B hotels a prezzi abbordabili). Stessa cosa per il cibo: mangiare in centro nelle citta' costa sempre di piu' che mangiare nei piccoli centri o in zone periferiche.

Se mi chiedete se si puo' fare lo stesso viaggio in meno giorni vi rispondo di no, nel senso che non vale la pena fare un viaggio del genere e omettere di vedere certe cose. Se non interessano le varie citta'/monumenti e andare solo per miradores e passi, sarebbe un altro viaggio. C'e' chi va in Portogallo e torna con solo una settimana, ma secondo me non si puo' chiamare viaggio, e' un giro lungo dove vedi solo l'asfalto.
Era la prima volta che andavo nel nord della Spagna, conosco bene il sud, sopratutto le zone di Valencia, Murcia, e l'Andalusia. Posso dire che il nord della Spagna e' totalmente diverso dal sud, e' verde e rigoglioso, non arido come l'interno ed il sud. Il clima e' un po' la nota dolente di quei posti, nel senso che sai che prenderai pioggia, non sai quanta. E' come andare in Irlanda o in Bretagna o in Normandia. Pero' la natura e' veramente bellissima e vale assolutamente la pena prendere acqua pur di vedere certi posti. Peccato il giorno di nebbia che ci ha fatto saltare i punti piu' belli della costa fra la Corugna e Gijon.

Un piccolo pensiero per la mia moto: se 3 anni fa qualcuno mi avesse detto che avrei comprato una Triumph mi sarei messo a ridere. Ora dopo 2 anni e 42000 km posso dire che e' una moto stra-comoda per viaggiare, consumi ottimi, facile da guidare, non mette mai in difficolta', ha tutti gli accessori possibili e immaginabili comprese le selle riscaldate.
Nessuna vibrazione fino ai 130 km/ora, oltre si avverte qualche leggera vibrazione sopportabilissima sul manubrio. Lasciatemi aggiungere che e' anche bella esteticamente, cosa volere di piu'?
L'oliatore automatico per la catena e' la cosa piu' utile che abbia mai montato su una moto: per questo viaggio ho portato solo una boccettina di olio per rabboccare il serbatoio dell'oliatore. Un solo rabbocco e' stato sufficiente, Nessuna bomboletta, nessuno straccio, se piove o c'e il sole non fa differenza. E' come avere il cardano ma senza gli svantaggi del cardano.
Riguardo al comfort, l'ultimo giorno di viaggio abbiamo fatto 683 Km, in 2, con le valigie cariche, le borse impermeabili contenenti le scarpe fissate con una rete elastica sopra il bauletto. Se la moto non e' comoda fare tappe cosi' lunghe diventa davvero dura.

Grazie a tutti voi che avete avuto la pazienza di leggere questo report.

-Pietro & Elisa
 
16416113
16416113 Inviato: 16 Set 2024 22:43
 

KRide69 ha scritto:
Andiamo in un ristorante che conosciamo gia', si chiama Ostaria Senza Fretta. Piu' che un'osteria e' un ristorante di alto livello, con cibo fantastico e personale davvero professionale.
Che non sia un'osteria lo si vede dalle porzioni: quelli non sono piatti seri, sono semplici assaggini! icon_asd.gif

Veramente un bel viaggio, complimenti! 0509_up.gif
 
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