Non sono minimamente d'accordo sulla definizione: ci sono 8 milioni di motocicli circolanti in Italia.
È un bene "superfluo" (come tanti altri, compresa l'automobile) ma alla portata della classe media.
In Paesi dove non hanno la carta igienica ne circolano miliardi, figuriamoci.
Lo yacht è un lusso.
Poi all'interno della categoria esistono certamente le moto "di lusso", con finiture di pregio, grandi prestazioni e via dicendo: una Ninja H2R è sicuramente un bene di lusso, una Hornet di 20 anni (o una Royal Enfield nuova) anche no.
Mi sembra pretestuoso escludere dal godimento della moto chi non indossi un Cartier e non beva Moet Chandon.
Anche con una moto usata e non particolarmente raffinata "si va in moto", l'importante è sapere dove sono i limiti e quello a cui si va incontro.
Concordo tuttavia che devi mettere in conto vestiario, tagliandi, assicurazioni e che con 1400 euro non compri una mazza (e se compri, ne spendi altri 2800 dal meccanico).
Ma non credo proprio
serva avere 10.000 euro da parte per andare in moto, specialmente come
prima moto, altrimenti credo che un buon 70% dei motociclisti sparirebbe dalla sera alla mattina.
Sia chiaro: io spesi 3000 euro per la prima piccola moto.
Oggi non scenderei a cuor leggero sotto i 5000 per fare l'upgrade, e mi avventurerei facilmente anche nel nuovo (non appoggio la moto da un po' di tempo
), ma nel frattempo l' esperienza fatta su
qualcosa con due ruote non ha prezzo.
Ha funzionato tutto benissimo.
Penso che il nostro amico possa tranquillamente provare a togliersi lo sfizio di andare in moto con 3000 euro compreso trapasso e un amico che ne capisce un minimo a fianco.
Poi fra qualche decina di migliaia di chilometri potrà decidere se accantonare questi 10.000 o fare un finanziamento.