Un viaggio lo fai con qualunque moto. Io ero andato in Croazia con la zavorrina con un CBR600RR.
Non farti troppi problemi per quello. Anche l'ingrassaggio della catena a cui accennava scattare non è un problema e si fa soli (certo con un cavalletto alzamoto si fa prima per la pulizia, ma non è gran cosa).
Il punto, come ti hanno accennato, è l'indole.
Siccome i tecnicismi te li hanno già spiegati, io te la racconto in maniera diversa.
La Guzzi ha una sua anima. Comoda, bella, ti porta a spasso con il suo bicilindrico che frulla. È una moto da panorama e ti fa fare due pieghe quanto vuoi, ma non le piace girare alto: urlare non fa per lei. È una moto che piega con il sorrisetto del bambino che sa di stare facendo qualcosa che non dovrebbe, si toglie lo sfizio e poi continua a portarti in giro, comoda e bella, raccontandoti di "
Quel ramo del lago di Como..." e di Mandello. Non ho mai posseduto una Guzzi, ma è una splendida moto.
La CB650R ha un'anima diversa. Ti saluta e ti accoglie, è una Honda. Due minuti e sei a casa. Ha un'estetica che richiama il classico, ma ti avvisa al volo "私は年をとっていません!" (
Non sono un vecchio, io!). Ed ecco che appena le dici "Ah, no?" ti spara un bell'acuto del suo 4 cilindri. D'altronde vanta forcelle rovesciate e pinze radiali. Non è una moto da corsa, decisamente no, ma la sua indole è più aggressiva. Poi però è jap educata, di quelle che quando perde le staffe ti apostrofa con un "
Cittadino poco onorevole!" al posto di un più italico e colorito "
Gran figlio di una...". Che dire ancora? Bella, jap, Honda. Ti porterebbe a Caponord un giorno e a provare un pistino quello dopo. Non avrai mai un problema.
Entrambe bellissime moto, vuoi la ragazza acqua e sapone o quella che in fondo tira un po' un su la minigonna?