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Indice del forumTecnica di Guida

   

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Guida su strada - leggere le curve cieche
16157117
16157117 Inviato: 21 Mag 2020 12:02
Oggetto: Guida su strada - leggere le curve cieche
 

Ciao a tutti,
ho cercato un po' nel forum, leggendo vari topic, ma non sono riuscito a trovare qualcosa di veramente attinente.

Quando percorro una strada a me sconosciuta, faccio sempre molta fatica ad interpretare con un minimo di precisione l'ampiezza della curva che sto per percorrere, se questa è cieca.

Volevo sapere, da chi è più esperto, se esiste qualche trucchetto per intuire il raggio e guidare più sciolti anche su strade che non abbiamo mai percorso.
 
16157121
16157121 Inviato: 21 Mag 2020 12:16
 

In primis va osservata attentamente la segnaletica. Le curve pericolose sono sempre precedute da un apposito segnale stradale che le descrive.

Un altro metodo abbastanza valido per intuire l'andamento della strada è guardare come sono fatti rilievi (colline, montagne) e la vegetazione. La strada di solito sta sul fondovalle, quindi puoi intuire come andrà guardando il crinale. Dove c'è strada non ci sono alberi, quindi se noti un "corridoio" vuoto nella vegetazione facilmente lì sotto ci sarà la strada. Si tratta comunque solo di intuizioni, da verificare e confermare sulla strada vera e propria.

In ogni caso, quando si percorre una strada che non si conosce, con curve cieche e magari non molto larga, è sempre buona norma tenersi ampio margine di manovra per rimediare agli imprevisti, tenendo un ritmo sufficientemente basso in relazione al mezzo e alle capacità di guida.

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16157125
16157125 Inviato: 21 Mag 2020 12:24
 

Da qualche parte avevo letto di alcuni che, addirittura, montano sempre il naviga per avere un riferimento... Pensa te...
 
16157133
16157133 Inviato: 21 Mag 2020 13:04
 

Secondo me il problema non è tanto quanto intuire il raggio della curva se questa è costante quello si capisce con un po' di esperienza che tutti devono fare e vedrai che non è complicato, il problema si presenta quando la curva chiude improvvisamente in uscita e al momento dell' ingresso non si vede l uscita .. in quel caso conviene ovviamente tenersi del margine, ma in caso ci si accorga di non restarci dentro azionare il freno posteriore questo aiuta molto a chiudere la curva al contrario frenare con quello davanti fa raddrizzare la moto ampliando ancora l errore di valutazione fatto in precedenza.
 
16157140
16157140 Inviato: 21 Mag 2020 13:27
 

Direi che sulle strade sconosciute sarebbe sempre meglio navigare a vista, rispettare i limiti ed essere prudenti. Questo non tanto per la curva, ma per le "sorprese" che inevitabilmente possono trovarsi dietro ad ogni angolo. Tanto per fare qualche esempio... strade mezze franate, dislivelli sull' asfalto, brecciolino in mezzo di strada, radici dei pini che spuntano fuori, rattoppi che sembrano trampolini di lancio, buca fantozziana e il trattorone agricolo senza targa che occupa tutta la carreggiata. 0510_help.gif Alcuni problemi sono meno evidenti con le moto stile endurona, ma per una stradale pura sono davvero insidiosi.

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16157142
16157142 Inviato: 21 Mag 2020 13:40
 

Grazie delle risposte ragazzi.
Sulla prudenza sono completamente d'accordo, anzi, io guido una SS per amore ma sono un fermone, spesso mi piace passeggiare guidando tra le curve fluido e rotondo, con il motore sottocoppia a 5-6000 giri max

Però proprio in quest'ottica, sarebbe bello riuscire a leggere meglio la strada. Altrimenti entro in curva troppo piano, per paura di arrivare lungo ed invadere l'altra corsia, ed in più guido con maggior rigidità, perdendo parte del divertimento.
 
16157147
16157147 Inviato: 21 Mag 2020 14:15
 

Io ho i tuoi stessi problemi, con l'esperienza sono migliorato ma continuo a non essere un granché nel valutare l'ampiezza delle curve di cui non vedo l'uscita.
Su una strada a prescindere cerco di tenermi ampio margine perché anche la strada che conosci può presentare imprevisti da un giorno all'altro. Se poi la strada non la conosco non supero quello che reputo essere il 50% delle mie possibilità, poco da dire.

Una cosa che ho cominciato a fare negli ultimo paio di anni e che mi aiuta, proprio a livello di tecnica di guida, è portare la frenata all'interno della curva. La tecnica di base è quella del trailbraking che si usa in pista, ma ovviamente molto meno estremizzata. Diciamo che fondamentalmente lascio un minimo di pressione sul freno anteriore finché non sono sicuro di poter affrontare la curva alla velocità che ho in quel momento.
Così facendo la forcella è sempre caricata e questo comporta una serie di benefici, i cui due principali, per me, sono:

  • C'è più carico sulla ruota anteriore e ne capisco molto meglio le reazioni
  • Nel caso mi renda conto di aver valutato male la curva continuare a frenare o, in casi estremi, aumentare progressivamente la frenata non porta la moto a scomporsi in quanto già caricata sull'anteriore

Naturalmente bisogna tener conto che il grip sulla ruota anteriore è tutt'altro che infinito, se sto piegato a 50° non posso permettermi di usare parte del grip per rallentare, quindi va da se che la frenata che porto dentro la curva è comunque debole e commisurata all'angolo di piega, ma quì si torna al discorso del lasciarsi margine.

Lo dico chiaramente: la tecnica non la applico nella ricerca di una fantomatica prestazione, non faccio così per poter staccare all'ultimo metro, tutto questo è finalizzato ad aumentare la sicurezza e sicuramente avrò una velocità di percorrenza in curva piuttosto ridotta rispetto al mollare i freni prima e fare la curva puntando il gas. Il vantaggio principale è che in caso di necessità si può continuare a frenare più a lungo di quanto preventivato senza fare manovre brusche o impreviste e senza far scomporre l'anteriore mandando in crisi le sospensioni. Comunque fatto sta che da quando ho cominciato a guidare così difficilmente mi capita di arrivare lungo.
 
16157160
16157160 Inviato: 21 Mag 2020 14:57
 

Ciao .
Hai già avuto ottimi consigli , che quoto senza dubbio alcuno .
Mi riferisco soprattutto all' uso del freno posteriore come "timone" da azionare anche a moto piegata e al "trail braking" descritto da "Kino" .
Quest' ultimo non è da consigliare a chi ha pochissima esperienza , a mio modo di vedere , perchè richiede un minimo di dimestichezza nella gestione del comando freno anteriore , in relazione a quanto questa influenza assetto , quote ciclistiche e aderenza .
Però , come tutte le tecniche di guida , molto dipende dalla capacità soggettiva di provare cose nuove nella maniera più progressiva ( e quindi anche sicura ) possibile .
Mi permetto di aggiungere un altro paio di spunti .
Sia l' uso del freno posteriore , sia il "trail braking" , aiutano molto nella gestione della traiettoria e/o nella sua eventuale modifica .
Ma altrettanto si può dire del cosiddetto "controsterzo" ( o "push steering" ) , cioè la spinta sulla manopola interna alla svolta .
Se si è entrati troppo allegri , in relazione alla conformazione della svolta , a volte basta spingere un pelo di più sulla manopola interna , per recuperare la giusta linea .
Soprattutto se si è ben lontani dal limite di aderenza , come usualmente accade sui percorsi poco noti .
Idem per la pressione sulla pedana interna .
Anche se questa influenza solo marginalmente la traiettoria da seguire , può aiutare ad incrementare il feeling sull' avantreno , facendolo avvertire più "piantato" .
E per questo donare maggior confidenza nelle azioni descritte poco sopra ( "push steering" e "trail braking" ) .
L' ideale sarebbe riuscire a coordinare tutte queste azioni , miscelandole in più o in meno a seconda del contesto di guida .
Ma questo viene solo con l' esperienza .
Personalmente , quando iniziai a "masticare" le prime bozze di tecnica di guida , mi son trovato bene nel praticarne una alla volta , insistentemente .
Solo dopo aver assimilato bene il concetto ed essere riuscito ad applicarlo in buona percentuale , passavo alla tecnica successiva .



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16157172
16157172 Inviato: 21 Mag 2020 15:39
 

La tecnica di ingresso in curva leggermente pinzato non l'ho mai provata, solitamente cerco di mollare i freni appena inizio la piega, riprendendo in mano il gas.
In questo senso guidare sottocoppia mi aiuta molto, perché la risposta della CBR sotto tot giri è molto docile.

Tra l'altro sento maggior confidenza sporgendomi un po' in avanti durante la piega, e credo che già questo contribuisca a caricare l'anteriore.

Comunque è una variante che proverò ad esplorare.

Sull'uso del freno posteriore, beh devo dire che nelle curve a dx mi viene veramente difficile, perché ho sulla pedana solo la punta del piede ed il movimento per andare a cercare la leva al momento non è nelle mie corde
 
16157173
16157173 Inviato: 21 Mag 2020 15:47
 

Scrivo due parole anche per il controsterzo. Incredibilmente ho usato la moto per anni senza avere la minima idea di questa cosa.
Trovo assurdo che, durante le guide per l'A3, un "istruttore" non sia in grado di trasmetterti questi concetti.

Poi un bel giorno mio cognato, sceso dal maxiscooter per salire su un GS 1200, fa un corso di guida sicura e se ne torna a casa spiegandomi questa cosa.

All'inizio pensavo mi prendesse in giro, però lo vedo convinto e decido di provare: i primi "test" li faccio in autostrada perché non mi fido molto... Però cavolo, funziona.

Passando ai semimanubri, peraltro su una moto agile e svelta ma non tanto quanto le versioni successive, trovo che questa tecnica sia proprio imprescindibile.
 
16157184
16157184 Inviato: 21 Mag 2020 16:01
 

il controsterzo e' una legge fisica dell' effetto giroscopico. Se tento di girare l'asse vericale della ruota questa forza si sposta di 90 gradi sull' asse longitudinale quindi mi fa inclinare nel verso opposto. L'effetto e' tanto piu marcato quanto piu la ruota anteriore gira veloce. Sulla mia GSX data la massa delle ruote l'effetto inizia molto presto. Solo sotto i 15 km/h posso sterzare in stile bicicletta. (stesso verso in cui giro, tenendo la moto quasi dritta) Poi penso che per le prime tecniche di guida in curva sarebbe molto meglio farle su strade ben conosciute. sai com'e' l'asfalto, sai le pendenze, sai come finisce. quindi meno sorprese e meno imprevisti.

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16157191
16157191 Inviato: 21 Mag 2020 16:40
 

ZioPigTurbo ha scritto:
il controsterzo e' una legge fisica dell' effetto giroscopico. Se tento di girare l'asse vericale della ruota questa forza si sposta di 90 gradi sull' asse longitudinale quindi mi fa inclinare nel verso opposto. L'effetto e' tanto piu marcato quanto piu la ruota anteriore gira veloce. Sulla mia GSX data la massa delle ruote l'effetto inizia molto presto. Solo sotto i 15 km/h posso sterzare in stile bicicletta. (stesso verso in cui giro, tenendo la moto quasi dritta) Poi penso che per le prime tecniche di guida in curva sarebbe molto meglio farle su strade ben conosciute. sai com'e' l'asfalto, sai le pendenze, sai come finisce. quindi meno sorprese e meno imprevisti.

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Concordo, se una strada la conosci "a memoria", puoi provare ad azzardare una manovra tecnicamente più complessa, fermo restando il principio di moderare la velocità, che non si sa mai.

Ieri tornando da lavoro, un S1000rr mi ha tolto gli adesivi dalle carene, su un rettilineo deserto in mezzo alle risaie. Io ero sui 110, questo tizio minimo minimo viaggiava a 170.

Capisco che una moto del genere quasi li fa in prima, tant'è che io attualmente ritengo i milloni SS piuttosto inutili per strada, però se disgraziamente una nutria decidesse di spostarsi in quel momento da un campo all'altro, io mi devo fermare non a raccogliere i pezzi ma direttamente gli atomi.
 
16157199
16157199 Inviato: 21 Mag 2020 17:44
 

Destra5 ha scritto:
La tecnica di ingresso in curva leggermente pinzato non l'ho mai provata, solitamente cerco di mollare i freni appena inizio la piega, riprendendo in mano il gas.
In questo senso guidare sottocoppia mi aiuta molto, perché la risposta della CBR sotto tot giri è molto docile.

Tra l'altro sento maggior confidenza sporgendomi un po' in avanti durante la piega, e credo che già questo contribuisca a caricare l'anteriore.

Comunque è una variante che proverò ad esplorare.

Sull'uso del freno posteriore, beh devo dire che nelle curve a dx mi viene veramente difficile, perché ho sulla pedana solo la punta del piede ed il movimento per andare a cercare la leva al momento non è nelle mie corde



Se mantieni una leggera pressione sul freno anteriore durante la "messa in piega" , i vantaggi sono molteplici.
Intanto , come scriveva "Kino" , mantieni un valido carico sulla ruota anteriore , che deformando il pneumatico incrementa l' area d' appoggio .
Se invece continui a rilasciare il comando prima di inserire , l' area d' appoggio si riduce proprio nel momento in cui farebbe comodo averne di più .
In secondo luogo , l' avantreno rimane un filo più "basso" ( o accucciato , se vuoi ) , cosa che riduce i valori di avancorsa ed interasse , migliorando la capacità della moto di modificare la propria linea .
Inserire con il comando in mano significa "avere in mano" ( perdona il giro di parole ) l' avantreno , nel senso che in curva hai già la moto con l' anteriore "pronto" per eventuali modifiche di linea e/o di intensità sul comando freno .
Se invece inserisci dopo aver rilasciato il comando , qualora tu dovessi intervenire sul freno anteriore in piega , tutto l' avantreno subirebbe dei "mutamenti" più ampi , che inevitabilmente andrebbero a minare il feedback relativo alla sua gestione .
In pratica , finiresti per "sentire" meno e peggio cosa fà il pneumatico anteriore .
Ed il conseguente risultato sarà una maggior possibilità di incappare in un low-side ( chiusura dello sterzo ) , a parità di altre variabili ( doti di guida , condizioni del fondo , velocità , ecc . ) .
Infine , relativamente all' uso del freno posteriore nelle svolte a destra , è una di quelle condizioni di guida in cui il menzionato "miscelare" le varie tecniche di guida , finirebbe per evidenziare un maggior uso del "controsterzo" , proprio per compensare le difficoltà di intervento sul comando a pedale .
In pratica : svolta a destra - inserisci ed a metà della svolta ti rendi conto di essere un filo troppo "largo" e/o troppo veloce di quanto immaginato - hai difficoltà a modificare la posizione del piede sulla pedana di destra per azionare il freno - mantieni la pressione sulla pedana - compensi spingendo maggiormente sulla manopola destra ( push- steering ) - la moto si inclina maggiormente , chiudendo la linea - e tu eviti di fare un lungo .
Non per niente , molti piloti sono usi installare il comando freno posteriore sul manubrio , onde evitare questo inconveniente .






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16157216
16157216 Inviato: 21 Mag 2020 19:12
 

ansetup ha scritto:
Se mantieni una leggera pressione sul freno anteriore durante la "messa in piega" , i vantaggi sono molteplici.
Intanto , come scriveva "Kino" , mantieni un valido carico sulla ruota anteriore , che deformando il pneumatico incrementa l' area d' appoggio .
Se invece continui a rilasciare il comando prima di inserire , l' area d' appoggio si riduce proprio nel momento in cui farebbe comodo averne di più .
In secondo luogo , l' avantreno rimane un filo più "basso" ( o accucciato , se vuoi ) , cosa che riduce i valori di avancorsa ed interasse , migliorando la capacità della moto di modificare la propria linea .
Inserire con il comando in mano significa "avere in mano" ( perdona il giro di parole ) l' avantreno , nel senso che in curva hai già la moto con l' anteriore "pronto" per eventuali modifiche di linea e/o di intensità sul comando freno .
Se invece inserisci dopo aver rilasciato il comando , qualora tu dovessi intervenire sul freno anteriore in piega , tutto l' avantreno subirebbe dei "mutamenti" più ampi , che inevitabilmente andrebbero a minare il feedback relativo alla sua gestione .
In pratica , finiresti per "sentire" meno e peggio cosa fà il pneumatico anteriore .
Ed il conseguente risultato sarà una maggior possibilità di incappare in un low-side ( chiusura dello sterzo ) , a parità di altre variabili ( doti di guida , condizioni del fondo , velocità , ecc . ) .
Infine , relativamente all' uso del freno posteriore nelle svolte a destra , è una di quelle condizioni di guida in cui il menzionato "miscelare" le varie tecniche di guida , finirebbe per evidenziare un maggior uso del "controsterzo" , proprio per compensare le difficoltà di intervento sul comando a pedale .
Non per niente , molti piloti sono usi installare il comando freno posteriore sul manubrio , onde evitare questo inconveniente .






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Trovo molto interessanti i consigli sull'uso del freno anteriore e ringrazio sia te, sia Kino. Domani ho intenzione di iniziare a sperimentare un po' questa tecnica.

Con tutto che ad oggi ho fatto solo 1500 km circa con la moto attuale, quindi sono ancora ben lontano dal saperla guidare.

D'altro canto per me non è una questione di velocità, quanto di ricerca del miglior feeling in sella, per potersi godere pienamente il mezzo.
 
16157242
16157242 Inviato: 21 Mag 2020 21:12
 

Destra5 ha scritto:
Trovo molto interessanti i consigli sull'uso del freno anteriore e ringrazio sia te, sia Kino. Domani ho intenzione di iniziare a sperimentare un po' questa tecnica.

Con tutto che ad oggi ho fatto solo 1500 km circa con la moto attuale, quindi sono ancora ben lontano dal saperla guidare.

D'altro canto per me non è una questione di velocità, quanto di ricerca del miglior feeling in sella, per potersi godere pienamente il mezzo.



Io trovo il tuo approccio molto sano ( per non dire saggio ) .
Vedrai che se hai la pazienza di fare le cose con la massima progressività , i riscontri pratici arriveranno rapidamente….. 0509_up.gif
Ed il passo salirà di conseguenza , anche se sembra non interessarti , senza nemmeno rendertene conto .



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16157312
16157312 Inviato: 22 Mag 2020 8:07
 

ansetup ha scritto:
Io trovo il tuo approccio molto sano ( per non dire saggio ) .
Vedrai che se hai la pazienza di fare le cose con la massima progressività , i riscontri pratici arriveranno rapidamente….. 0509_up.gif
Ed il passo salirà di conseguenza , anche se sembra non interessarti , senza nemmeno rendertene conto .



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Guarda sarà che sto invecchiando, saranno le numerose tragedie accadute negli anni sulle mie strade, fatto sta che la velocità pura su strada non mi interessa.
Anzi i rettilinei sono proprio il posto dove tengo più a freno la manetta.
Forse ho uno spirito più da custom ma che ci vuoi fare, al cuor non si comanda icon_asd.gif

Comunque, tornando in topic, direi che similmente a quanto consigliato dal buon AG_KTM, l'unico modo per valutare un minimo l'ampiezza della curva è quello di "leggere" per quanto possibile il punto di fuga, osservando gli elementi del ciglio della strada: se si restringono, probabilmente la curva chiuderà, se danno l'impressione di allargarsi allora probabilmente la curva avrà un raggio abbastanza ampio.

Credo non esistano modi migliori su strada poco conosciute.
 
16157407
16157407 Inviato: 22 Mag 2020 14:52
 

Destra5 ha scritto:
Credo non esistano modi migliori su strada poco conosciute.

Beh, sì invece... Avere uno davanti che fa da apripista e lasciare a lui l'angoscia dell'ignoto! icon_mrgreen.gif

Curve cieche che cambiano angolatura... Sembra che parlate delle strade di casa (provincia) mia.
Alla fine l'unico metodo assolutamente certo è rallentare. Pazienza, si perderà qualche secondo sul giro, ma chissene!
Due osservazioni, se la stessa è abbastanza stretta sempre ricordarsi che un'auto in senso contrario potrebbe tendere un po' al centro strada.
E imparare a conoscere i rischi che un certo percorso è solito offrirti... In questo tratto l'asflato è brutto e posso trovarmi un buco in traiettoria... Qua passano i camion del legname e sporcano l'asfalto... In questo tratto vengono giù sassi dal lato a monte... Non è come memorizzare ogni singola curva, ma aiuta a regolarsi.
 
16157419
16157419 Inviato: 22 Mag 2020 16:06
 

Din-Draug ha scritto:
Beh, sì invece... Avere uno davanti che fa da apripista e lasciare a lui l'angoscia dell'ignoto! icon_mrgreen.gif


Ecco perché mia moglie fa sempre andare avanti il sottoscritto... ahr ahr ahr icon_mrgreen.gif
 
16157465
16157465 Inviato: 22 Mag 2020 21:32
 

Comunque la tecnica suggerita da Kino87 e da ansetup mi piace!
Entrare con il freno anteriore leggermente in mano mi da più sicurezza e sento l'anteriore bello stabile.

Ovviamente devo macinare km per capire bene ed affinare il gesto, però nel frattempo vi ringrazio davvero per il consiglio
 
16157581
16157581 Inviato: 23 Mag 2020 15:00
 

Destra5 ha scritto:
Comunque la tecnica suggerita da Kino87 e da ansetup mi piace!
Entrare con il freno anteriore leggermente in mano mi da più sicurezza e sento l'anteriore bello stabile.

Ovviamente devo macinare km per capire bene ed affinare il gesto, però nel frattempo vi ringrazio davvero per il consiglio



Il forum serve a questo .
A scambiare esperienze diverse per arricchirci insieme….. icon_wink.gif



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16158113
16158113 Inviato: 25 Mag 2020 19:23
Oggetto: Re: Guida su strada - leggere le curve cieche
 

Destra5 ha scritto:
Ciao a tutti,
ho cercato un po' nel forum, leggendo vari topic, ma non sono riuscito a trovare qualcosa di veramente attinente.

Quando percorro una strada a me sconosciuta, faccio sempre molta fatica ad interpretare con un minimo di precisione l'ampiezza della curva che sto per percorrere, se questa è cieca.

Volevo sapere, da chi è più esperto, se esiste qualche trucchetto per intuire il raggio e guidare più sciolti anche su strade che non abbiamo mai percorso.


Link a pagina di Digilander.libero.it

Quello che interessa a te comincia a pagina 22, ma leggerlo tutto non fa male icon_wink.gif
 
16158216
16158216 Inviato: 26 Mag 2020 9:06
Oggetto: Re: Guida su strada - leggere le curve cieche
 

gilberto36 ha scritto:
Link a pagina di Digilander.libero.it

Quello che interessa a te comincia a pagina 22, ma leggerlo tutto non fa male icon_wink.gif


Grande gilberto! Ho quasi finito di leggerlo ed è davvero interessante. Ci sono diversi dettagli che voglio provare ad implementare nella mia guida. Grazie mille
 
16163626
16163626 Inviato: 15 Giu 2020 12:59
 

io uso sempre il navigatore per guardare avanti sulla strada, ma non è certo uno strumento per misurare la velocità della curva successiva.
Mi serve a non essere sorpreso dall'andamento della strada o da un incrocio subito dietro ad una curva.

Trailbraking sì, ma anche qui non per prestazione.
Dovendo essere sempre pronti all'imprevisto è più facile frenare e modulare la pressione se la moto è già predisposta per la frenata piuttosto che mollare il freno e scaricare l'anteriore per poi ricaricarlo.
Inoltre con l'anteriore carico hai una moto più puntata e con il passo un pelo più corto quindi più agile e pronta non solo a frenare ma anche a restringere il raggio di curva.

La cosa più importante con le gomme è fargli capire un attimo prima cosa vogliamo/potremmo fare.
In questo caso hanno modo di deformarci e non ci ritroviamo a pinzare su una gomma senza appoggio e una forcella scarica.
Per il modo in cui lo usiamo in questo caso, mi fa quasi impressione chiamarlo trail braking.
In realtà la velocità se non ci sono imprevisti dovremmo averla già adeguata e si tratta di tenere la moto pronta a reagire sinché non vediamo l'uscita e possiamo aprire il gas in sicurezza.

Un metodo efficiente per valutare la nostra velocità è guardare come il bordo interno e quello esterno della strada si congiungono.
Agli estremi, su un rettilineo non si congiungeranno mai mentre avvicinandoti ad una curva a gomito li vedrai convergere improvvisamente.
Più sei vicino ad un punto in cui i bordi si "toccano" e tanto più rapidamente i due lati della strada vanno a convergere tanto più la tua velocità dovrebbe essere bassa.
Allo stesso modo, vedrai che una volta inserito in curva e acquisita visbilità su quello che c'e' dietro alla curva i lati della strada si riapriranno, invitandoti a riaccelerare.
Aiuta molto nel capire se una curva che stai percorrendo allarga o stringe.
Anche questa tecnica ha un nome, ma non lo ricordo, e ci sono spiegazioni molto migliori della mia, anche con video di esempio.
E' spiegata male così
 
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