AG_KTM ha scritto:
I risultati delle sentenze appaiono correlati in modo
univoco alla capacità dell'imputato di
dimostrare in modo oggettivo (con prove) che lo stato di ebbrezza
è sopravvenuto in un momento successivo all'azione di guida, e che dopo la sopravvenienza di tale stato il soggetto non ha più guidato, pur essendo rimasto nel/sul mezzo.
Se l'imputato
non è in grado di dimostrare questi fatti, la condanna è pressochè certa (e anche giusta, direi). La dimostrazione è a a carico dell'imputato, perchè è lui a trovarsi in una situazione di difetto rispetto alla legge, che va giustificata. Inoltre gli agenti di polizia (qualunque corpo) godono di fede privilegiata, quindi la loro parola in sede di giudizio ha un peso maggiore di quella del cittadino semplice.
La legge si basa sui fatti, non su chi crede di saperla raccontare furba.
Se mi trovano sulla scena di un omicidio con un coltello insanguinato in mano, posso provare a raccontare che io in realtà non c'entro ed ero lì ad affettare delle braciole.
Ma lo devo dimostrare in modo oggettivo.
Ecco, detta così la cosa mi piace anche.