ZioPigTurbo ha scritto:
Il Versis 650 dichiara 69CV@8500rpm e coppia max 64nm@7000rpm
Quindi in caso scappa di mano l'acceleratore o la frizione, sulle marce basse,
i valori mi sembrano adeguati per pattinare senza problemi.
In parte questi effetti sono anche mitigati dall' iniezione elettronica,
che a differenza del carburatore e' molto piu progressiva.
Pero' in accelerazione e in uscita di curva, oppure sulle salite dei sottopassi
la coppia max e l'umidita' possono fare brutti scherzi.
Soprattutto per chi, anche come me', non e' abituato a gestire le derapate di potenza.
la moto e' come cavalcare una mucca, ha il suo bel peso.
e se disgraziatamente scivola sotto ci resta schiacciato lo zampino.
Dunque, se piove lascio la moto in garage e amen.
Ma se mi dovesse prendere il diluvio per strada,
(cosa gia successa mille volte durante gli allenamenti con la bicicletta)
bisogna solo utilizzare la guida nonno style.
Quindi in caso scappa di mano l'acceleratore o la frizione, sulle marce basse,
i valori mi sembrano adeguati per pattinare senza problemi.
In parte questi effetti sono anche mitigati dall' iniezione elettronica,
che a differenza del carburatore e' molto piu progressiva.
Pero' in accelerazione e in uscita di curva, oppure sulle salite dei sottopassi
la coppia max e l'umidita' possono fare brutti scherzi.
Soprattutto per chi, anche come me', non e' abituato a gestire le derapate di potenza.
la moto e' come cavalcare una mucca, ha il suo bel peso.
e se disgraziatamente scivola sotto ci resta schiacciato lo zampino.
Dunque, se piove lascio la moto in garage e amen.
Ma se mi dovesse prendere il diluvio per strada,
(cosa gia successa mille volte durante gli allenamenti con la bicicletta)
bisogna solo utilizzare la guida nonno style.
Il fatto di guidare sotto la pioggia è relativo, c'è chi lo fa e chi no a prescindere da quanti anni di esperienza abbia. Io fino a poco tempo fa non lo avrei mai fatto, poi ho beccato più di un diluvio mentre ero per strada e ti dirò che non mi è dispiaciuto quindi vorrei usare la moto anche tutto l'anno se possibile, avendo la macchina occupata da mia moglie ma comunque tempo al tempo
kybor ha scritto:
La questione freni non troverà mai una soluzione, c'è chi dice che usa solo l'anteriore, chi entrambi, chi un po' uno un po' l'altro a seconda dello stile di guida che alla fin fine è del tutto personale.
Parti però dal presupposto che se ci sono 2 freni servono entrambi, altrimenti ne avrebbero messo soltanto uno, non ti pare?
Le risposte migliori comunque te le hanno date CBR_125R, wkowalski e kino87
Il mio consiglio è quello di andare in un parcheggio abbastanza grande e possibilmente vuoto, moto dritta, vai piano tipo 40-50 km/h e prova a frenare con cautela prima con l'anteriore, poi col posteriore e poi con entrambi, sentirai le differenze fra i 3 tipi di frenata e capirai come si comporta la moto.
Poi prova a frenare leggermente più forte sempre ripetendo le 3 prove, noterai che questi effetti saranno tanto più amplificati quanto più sarà alta la velocità e quanto più sarà la forza che imprimi alla frenata.
Per ora eviterei le frenate a moto inclinata, ce ne passa prima di arrivare a quello, ti devi fare una buona esperienza, imparare le traiettorie in curva, la guida fluida perciò ne riparliamo fra 2-3 annetti almeno.
Infine la guida sul bagnato, pure io giro tutto l'anno in moto e capita di prendere acqua (anche se a dire il vero ne ho presa più nell'ultimo mese che in tutto lo scorso anno), evita assolutamente rotaie, sanpietrini, strisce bianche/gialle/blu/o di qualunque colore siano, frenata dolce con entrambi i freni, aumenta le distanze di sicurezza fra te e chi ti precede, niente aperture brusche del gas, la guida sull'acqua dev'essere dolce in tutti i sensi, in curva inclina il meno possibile la moto.
Quando avrai esperienza vedrai che potrai tenere andature buone anche sul bagnato ma ne riparleremo in futuro.
Parti però dal presupposto che se ci sono 2 freni servono entrambi, altrimenti ne avrebbero messo soltanto uno, non ti pare?
Le risposte migliori comunque te le hanno date CBR_125R, wkowalski e kino87
Il mio consiglio è quello di andare in un parcheggio abbastanza grande e possibilmente vuoto, moto dritta, vai piano tipo 40-50 km/h e prova a frenare con cautela prima con l'anteriore, poi col posteriore e poi con entrambi, sentirai le differenze fra i 3 tipi di frenata e capirai come si comporta la moto.
Poi prova a frenare leggermente più forte sempre ripetendo le 3 prove, noterai che questi effetti saranno tanto più amplificati quanto più sarà alta la velocità e quanto più sarà la forza che imprimi alla frenata.
Per ora eviterei le frenate a moto inclinata, ce ne passa prima di arrivare a quello, ti devi fare una buona esperienza, imparare le traiettorie in curva, la guida fluida perciò ne riparliamo fra 2-3 annetti almeno.
Infine la guida sul bagnato, pure io giro tutto l'anno in moto e capita di prendere acqua (anche se a dire il vero ne ho presa più nell'ultimo mese che in tutto lo scorso anno), evita assolutamente rotaie, sanpietrini, strisce bianche/gialle/blu/o di qualunque colore siano, frenata dolce con entrambi i freni, aumenta le distanze di sicurezza fra te e chi ti precede, niente aperture brusche del gas, la guida sull'acqua dev'essere dolce in tutti i sensi, in curva inclina il meno possibile la moto.
Quando avrai esperienza vedrai che potrai tenere andature buone anche sul bagnato ma ne riparleremo in futuro.
Addirittura 2-3 anni? Non pensavo ci volesse tutto questo tempo per le frenate a moto inclinata..comunque avete ragione tutti e infatti quello che farò è per prima cosa girare un pò a basse velocità per prenderci la mano, poi mi metterò per strada sempre piano e con cautela. poco alla volta spero di prenderci la mano e quindi acquisire sicurezza
Kino87 ha scritto:
Facciamo una bella premessa che secondo me è doverosa: devi imparare a guidare, parti piano, non farti troppe paranoie e non stare ad ascoltare troppo quello che ti viene detto inizialmente.. o meglio, ascoltalo ma tieni conto che in alcuni casi si tratta di tecniche di guida relativamente avanzate e che per un neofita in realtà è molto meglio tenere le cose più semplici possibile e rinunciare ad qualche raffinatezza per non complicarsi la vita.
Per il discorso freno anteriore/posteriore sono d'accordo solo fino ad un certo punto con gli altri.
Il freno posteriore in realtà più che per rallentare serve per stabilizzare la moto o per correggere la traiettoria se si è piegati e si sbaglia qualcosa.
Usarlo in maniera più o meno marcata è molto questione di stile di guida ed indole personale, io in condizioni ottimali per esempio non lo uso praticamente mai preferendogli l'uso del freno anteriore e del freno motore, ma lo sfrutto abbondantemente tutte le volte in cui non sono sicuro del grip dell'asfalto, a volte provocando un bloccaggio volontario (quando sono sicuro di saperlo gestire) della ruota posteriore per stimare le condizioni dell'asfalto.
Tieni conto che una moto stradale sportiva con buone gomme e buoni asfalti che frena al massimo arriva a scaricare praticamente completamente la gomma posteriore quindi quest'ultima non offrirebbe più alcun potere frenante o quasi. Con una moto più turistica o improntata all'off road il freno posteriore ha più importanza, ma comunque poca roba rispetto a quello anteriore.
Per il discorso che i freni non si dovrebbero toccare in piega rientriamo nel caso descritto sopra del complicarsi la vita. Non è proprio così, ma diciamo che per te, me e buona parte degli utenti della strada è meglio evitare. In realtà è sempre la solita vecchia storia: la gomma ha una capacità finita di aderire al terreno, se sei piegatissimo stai usando tutto il grip per contrastare la forza centrifuga e devi evitare ogni forma di accelerazione o decelerazione. Se stai frenando violentemente al contrario la usi tutta per rallentare e non puoi permetterti di piegare (aggiungendo forze e diminuendo la superficie gommata a terra). Nel mezzo esiste un intero universo per cui puoi essere più o meno piegato e frenare più o meno violentemente. Se vedi i piloti professionisti in pista ci arrivano quasi alla corda con i freni ancora in mano, ma la cosa richiede sensibilità ed un mezzo e delle gomme adatte e nonostante tutto ogni tanto finiscono comunque a terra pure loro. La buona norma in moto se si arriva lunghi su una curva è di aiutarsi un po' con il freno posteriore (se è poca roba) e se non basta tirar su il mezzo, frenare come si deve e ributtarlo giù.
Per il discorso freno anteriore/posteriore sono d'accordo solo fino ad un certo punto con gli altri.
Il freno posteriore in realtà più che per rallentare serve per stabilizzare la moto o per correggere la traiettoria se si è piegati e si sbaglia qualcosa.
Usarlo in maniera più o meno marcata è molto questione di stile di guida ed indole personale, io in condizioni ottimali per esempio non lo uso praticamente mai preferendogli l'uso del freno anteriore e del freno motore, ma lo sfrutto abbondantemente tutte le volte in cui non sono sicuro del grip dell'asfalto, a volte provocando un bloccaggio volontario (quando sono sicuro di saperlo gestire) della ruota posteriore per stimare le condizioni dell'asfalto.
Tieni conto che una moto stradale sportiva con buone gomme e buoni asfalti che frena al massimo arriva a scaricare praticamente completamente la gomma posteriore quindi quest'ultima non offrirebbe più alcun potere frenante o quasi. Con una moto più turistica o improntata all'off road il freno posteriore ha più importanza, ma comunque poca roba rispetto a quello anteriore.
Per il discorso che i freni non si dovrebbero toccare in piega rientriamo nel caso descritto sopra del complicarsi la vita. Non è proprio così, ma diciamo che per te, me e buona parte degli utenti della strada è meglio evitare. In realtà è sempre la solita vecchia storia: la gomma ha una capacità finita di aderire al terreno, se sei piegatissimo stai usando tutto il grip per contrastare la forza centrifuga e devi evitare ogni forma di accelerazione o decelerazione. Se stai frenando violentemente al contrario la usi tutta per rallentare e non puoi permetterti di piegare (aggiungendo forze e diminuendo la superficie gommata a terra). Nel mezzo esiste un intero universo per cui puoi essere più o meno piegato e frenare più o meno violentemente. Se vedi i piloti professionisti in pista ci arrivano quasi alla corda con i freni ancora in mano, ma la cosa richiede sensibilità ed un mezzo e delle gomme adatte e nonostante tutto ogni tanto finiscono comunque a terra pure loro. La buona norma in moto se si arriva lunghi su una curva è di aiutarsi un po' con il freno posteriore (se è poca roba) e se non basta tirar su il mezzo, frenare come si deve e ributtarlo giù.
Ottimi consigli, grazie mille!