C'è gente che è pericolosa a 40km/h e gente che se la vedo viaggiare a 110 sui passi non mi preoccupa.

l' andare forte non è soggettivo come qualcuno vuole far credere è la strada che con rocce muretti brecciolino umido e buche impone la prudenza sempre

Perdonami, questa è una cazzate. Non che la strada imponga prudenza, ma che il "forte" non sia soggettivo. Se in un tornantone bello largo e ben asfaltato metto il ginocchio per terra a sessanta all'ora sto andando forte con pericolo zero. Se faccio in due minuti un pezzo di strada in assoluta sicurezza e uno lo fa in tre uscendo contromano da ogni curva a destra, il pericoloso è lui che va piano ma male, non io che vado forte ma costantemente di molto entro i miei limiti. O no? Il vero pericolo non è tanto "quelli che corrono per strada" che è una generalizzazione stupida e priva di senso perché non oggettiva, ma quelli che si mettono nella condizione di mettere in pericolo sé stessi e ancor peggio gli altri utenti della strada con manovre oggettivamente pericolose, come sorpassi ciechi, uscite di carreggiata dove non c'è visibilità, velocità eccessiva che non permette manovre di emergenza, ecc ecc.

oltre ai limiti del pilota anche i limiti della moto...

no, non sono d'accordo.

Su strada, prima di trovare il vero limite fisico anche della moto più scrausa (ma con manutenzione in ordine) bisogna andare davvero a velocità tali da avere schifo della vita. In strada il limite è sempre il guidatore (definire quelli come me "piloti" mi sembra troppo ottimistico ), unito alle condizioni della strada e del traffico

Infatti secondo me la strada impone un limite è normale che se su strada vedi tutta la curva riesci a valutare che è pulita e puoi affrontarla in totale sicurezza puoi in base alla tua esperienza affrontarla più o meno forte ma tirare tra una curva i 250, fare staccate affrontando curve cieche alla spero in dio, anche se sai cosa stai facendo e sei il migglior pilota della Val Trebbia per me sei più un pirla che un manico