Cento40 ha scritto:
Ogni giorno, sia frequentando il Forum, sia quando sono in sella alla mia moto, in città o fuori non fa differenza, mi rendo conto di quanto poco buon senso anima la stragrande maggioranza di chi va in moto...
Partecipando alle discussioni del Forum, mi capita di leggere, cose per me incomprensibili. Sia chiaro, non voglio passare per l’esperto motociclista che prodiga consigli come benedizioni, ma sarà l’età, sarà il fatto che una certa idea di come vivere la moto me la sono fatta, ora che sia giusta o sbagliata questo non sta a me dirlo, ma di certo ci sono comportamenti di certi pseudo motociclisti che mi sconcertano e non poco.
Leggo nel Forum di “centauri” che si vantano di come abbiano affrontato una curva a velocità supersonica, e di come successivamente sono riusciti ad evitare un frontale con un Tir, la cosa che mi sconcerta di più e che ci sono altri frequentatori del Forum che approvano un comportamento del genere, gratificando lo “sconsiderato” di turno con complimenti di vario genere. Per fortuna non tutti i frequentatori del Forum rispondono gratificati, al contrario e giustamente a mio avviso, chi con toni più morbidi, chi con toni più duri, deplorano tale comportamento. E’ capitato anche, che a seguito di queste bravate vantate da un minorenne con il suo scooter, io abbia risposto testualmente: “Se voi siete il futuro del motociclismo, mi vien da piangere”, per tutta risposta: “Ma che c...o centra”. La prossima volta risponderò anche io gratificando ma in maniera ironica il “centauro” di turno, d’altronde come si dice? Non c’è più sordo di chi non voglia sentire.
Parlando di questo con amici comuni, si e cercato di dare una minima giustificazione al fatto che sono ragazzi di 15/16 anni... cosa vuol dire? Che un ragazzo di tale età non possa usare il cervello? Anche io ho vissuto i miei 15/16 anni, anche io ho fatto le mie bravate, penso sia un percorso più o meno fatto da tutti, ma non mi sembra onestamente, che fossi stato così idiota, perché di idioti si parla e bisogna dirlo chiaramente e a caratteri cubitali, se vogliamo evitare altre croci al merito. Scusate la franchezza, ma spesso mi imbatto in interminabili discussioni pro-sicurezza, anche per cercare di far riflettere i più restii ad usare sempre il buon senso quando siamo alla guida della moto, e certi ragionamenti proprio non li accetto.
Altro comportamento incomprensibile di vari motociclisti incontrati nel traffico quotidiano, ma anche in gite fuori città, che sono alla guida delle loro moto in maglietta e calzoncini e scarpette da tennis, qualcuno di questi anche alla guida di moto iper-sportive. Capisco che in estate il caldo non porti ad usare tutto l’abbigliamento con relative protezioni, idoneo alla guida in moto, ma almeno un minimo oltre al casco peraltro obbligatorio per legge, bisogna pur usarlo.
Vorrei invitare questi motociclisti, a passare un giorno presso il pronto soccorso dell’Ospedale della loro città, ed aspettare (non tarderà ad arrivare) il primo caduto dalla moto o scooter, vestito solo con una maglietta, pantaloncini o pantaloni leggeri e scarpette da tennis. Nel migliore dei casi, quando le conseguenze non sono gravi, la pelle di braccia, spalle e gambe è grattata via fino all’osso, lasciando cicatrici che non andranno più via, sempre tralasciando il dolore che prima o poi passa. Non starò qui a ribadire l’importanza di portare sempre tutto l’abbigliamento idoneo, anche perché non è detto che pur portando tale abbigliamento siamo immuni da conseguenze più o meno gravi, in caso di incidente, ma almeno una grattugiata alla nostra pelle ce la saremo risparmiata.
Spesso ci si lamenta (giustamente) della inadeguatezza delle strade italiane, della cattiva manutenzione delle infrastrutture inadeguate, ma meno spesso si parla dei cattivi comportamenti che alcuni “centauri” adottano alla guida della loro moto. Velocità di parecchio superiore al C.d.S., sorpassi azzardati, al semaforo quando neanche è scattato il verde, violente partenze con staccate da Valentino Rossi alla prima curva, facendo il “pelo” all’asfalto. Nel week-end flotte di “smanettoni” vanno a caccia di belle strade collinari, meglio se con tante curve, scambiandole per le varie Vallelunga, Monza, Imola e via dicendo, mettendo a rischio la propria e altrui incolumità.
Meno grave, ma non meno dolente, è constatare come certe buone abitudini stiano scomparendo. Mi riferisco allo scambio di lampeggio in segno di saluto quando si incontra un altro motociclista, sempre più spesso quando incrocio un altro motociclista il mio saluto finisce snobbato.
Per quanto scritto, mi sorge spontanea una domanda, a cui vorrei che si tentasse di dare una risposta; dov'è finita la tanto citata CULTURA MOTOCICLISTA?
come non quotarti... c'è di buono che almeno dove abito io (lago di como) la media dei motociclisti che salutano si alza e ci sono meno smanettoni...