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Fasi in curva dalla staccata all uscita della piega?
15957767
15957767 Inviato: 14 Apr 2018 23:28
Oggetto: Fasi in curva dalla staccata all uscita della piega?
 



Ciao a tutti ragazzi, ho una Ktm 390 Duke.
Ho la moto da 2 settimane sono un principiante e volevo sapere cortesemente le fasi dall'inizio della staccata fino all'uscita in curva: frenata, scalata di marce dare gas ecc.
Purtroppo ho provato a fare qualche curva ma non so come comportarmi. Grazie in anticipo.
 
15957797
15957797 Inviato: 15 Apr 2018 9:23
Oggetto: Re: Fasi in curva dalla staccata all uscita della piega?
 

Kromi_Cult ha scritto:
Ciao a tutti ragazzi, ho una Ktm 390 Duke.
Ho la moto da 2 settimane sono un principiante e volevo sapere cortesemente le fasi dall'inizio della staccata fino all'uscita in curva: frenata, scalata di marce dare gas ecc.
Purtroppo ho provato a fare qualche curva ma non so come comportarmi. Grazie in anticipo.

Non esiste un vademecum perchè le curve non sono tutte uguali: angolatura, inclinazione, fondo, ecc. cambiano ed influenzano il modo in cui le affronti... per non parlare di quelle curve che cominciano in un modo e, ad un certo punto, chiudono più decise.
L'unica regola generica è che si frena forte a moto dritta, nel fare ciò dovresti anche scalare fino a selezionare una marcia che ti consenta di inserirti in curva alla giusta velocità (non troppo forte, ma con il motore pronto a sufficienza da tirarti fuori velocemente).
In inserimento cominci a piegare, tieni ancora leggermente la frenata ma rilasci gradualmente man mano che avanzi dentro la curva e pieghi. Fai caso che, a moto piegat,a i giri motore aumentano rispetto alla moto dritta, quindi nonvuoi inserirti con una marcia troppo bassa.
Una volta rilasciato totalmente il freno, aiutandoti con lo sguardo, riprendi in mano il gas per dare sostegno alla moto... tienilo costante, non darne troppo, nel momento in cui cominci a darne devi evitare di richiuderlo... raddrizza la moto (il gas ti aiuta) e, solo a quel punto, apri il gas con decisione.
 
15957829
15957829 Inviato: 15 Apr 2018 12:04
 

Hai appena preso la moto, ci sta che tu non riesca a fare le curve, prendi tempo, prima di pensare alla piega devi allenarti alla gestione dei freni, della frizione e del motore.

Impara a sentire come cambia l'erogazione al mutare dei giri, come si comportano le sospensioni e le gomme sull'asfalto a diverse velocità ed allena te stesso a sentire queste cose.
Poi potremo parlare della tecnica della curva.

Una casa si edifica dalle fondamenta, non dal primo piano a salire.

Il mio consiglio, spassionato, se ti senti MOLTO insicuro e non hai amici/conoscenti che vanno in moto, cerca qualche corso di guida stradale, ti toglieranno molti dubbi, non s'impara ad andare in moto dietro ad una tastiera, anche perchè moto, esperienza e modo di guida di chi ti risponde è "viziato" dalla propria esperienza e dalle proprie abitudini.

Ad esempio il consiglio di frenare forte è relativo, io lo trovo sbagliato per una guida stradale: sarebbe meglio essere progressivi sul freno in modo da non innescare eccessivi trasferimenti di carico e, mentre si frena, scalare il giusto numero di marce per entrare in curva col motore in tiro.
Ma come vedi da queste semplici considerazioni ci tiri fuori poco, non conosci ancora così la tua moto.

Quindi il mio consiglio è di girare in zone , il più possibile, deserte e di percorrere strade che conosci senza forzarti sul voler piegare, ma sul "sentire" la moto.
In oltre impara a tenere controllata la pressione delle gomme, pulita e registrata la catena e lo stato dei freni, sono tutte cose che ti daranno consapevolezza e sicurezza alla guida.
 
15957865
15957865 Inviato: 15 Apr 2018 15:36
 

Ragazzi, posso inserirmi anche io per dire forse una cavolata? Diciamo che vorrei fare un pò l' avvocato del diavolo.....

Allora, frenata forte e decisa o dolce e progressiva, ok, ci sta a seconda delle circostanze: esperienza giusta, pista, strada, guida veloce, tranquilla, asfalto buono o meno e mille altre variabili. Però, facciamo due esempi: se io (io pilota professionista voglio dire....) mi trovo in pista dove i limiti non sono imposti dal codice della strada ma dalla fisica della curva e del mezzo, nonchè dalla tattica di gara, io posso sfruttare al massimo il rettilineo, toccando magari 250, 300 km h, e poi per sfruttare al massimo una curva senza andare per la tangente, riduco che so a 100 all' ultimo momento, con tutto quello che comporta, cambio marcia, trasferimento pesi, piega e così via.

Ma abbandoniamo la pista e supponiamo ora una guida veloce, su strada extraurbana, sgombra, larga, con ottima visibilità, e con bei curvoni: su questa strada il limite magari è 70 sia per rettilineo che per curva, forse 90 se superstrada . Prendiamo quest' ultimo caso, e premetto, in condizioni IDEALI. Ora siamo d' accordo che se hanno messo un limite a 90, certamente non vuol dire che, almeno in condizioni ideali, a 95 volo fuori, sicuramente neppure a 100 o 110, ma probabilmente 150 non vanno bene....quindi io, nei panni di uno bravo che però voglia fare quello che sta alle regole con sicurezza, tengo 80, 85 in curva: però per lo stesso motivo farò anche il tratto precedente rettilineo a queste velocità.

Ma allora la famosa staccata non avrebbe ragione di esistere, visto che teoricamente, nè per la fisica nè per il codice devo rallentare. Però essendo comunque una curva veloce, va fatta in piega, sfruttando trasferimento peso, controsterzo, pressione pedane e chi più ne ha più ne metta....Allora il rapporto rettilineo curva reggerebbe meglio su una strada lenta, magari in montagna, per esempio 70 in rettilineo e 40 in curva, ma sicuramente anche meno, diciamo 50 e 30, casi in cui la tecnica prevede altri atteggiamenti meno spinti. Come la mettiamo? Non so se mi sono spiegato, eh...
 
15958091
15958091 Inviato: 16 Apr 2018 8:53
 

Ok niente staccata assassina. Ma presumere che in moto si stia sempre dentro ai limiti è utopistico. Per quanto mi riguarda le stesse regole della pista (parlo per sentito dire, non ci sono mai andato) valgono anche per strada: freno (dolcemente) quando sono dritto, piego (mantenendo il gas puntato) e mentre rialzo accelero. Senza bisogno di fare i 200, ma nemmeno restando sotto certi (assurdi) limiti.
Se in una strada di montagna c'è il limite dei 50, credo di poter dire tranquillamente che se sul dritto faccio i 70/80 e in curva rallento a seconda della necessità non sono un criminale...

Per quanto riguarda i consigli le regole base che più mi hanno aiutato nel prendere confidenza sono poche e semplici:
-andare ad una velocità dove ti senti sicuro, fregandotene se sei lento.
-frenare PRIMA della curva e farla in leggera accelerazione, evitare assolutamente di arrivare troppo veloci e trovarsi in situazioni pericolose/di disagio
-curare la traiettoria mantenendola larga e andando a stringere solo quando si vede l'uscita della curva, in modo da non restare fregati se la curva "stringe" o è più lunga del previsto.
 
15958379
15958379 Inviato: 16 Apr 2018 16:31
 

Dovuta precisazione: ho consigliato di frenare forte solo perchè il trasferimento di carico all'anteriore accresce l'impronta a terra della gomma e la compressione della forcella aumenta il valore di avancorsa, elementi che consentono entrambi un inserimento più preciso, più efficace e, opinione personale, entro limiti ragionevoli più sicuro.

Ciò non implica necessariamente di arrivare lanciati in strada tirando come delle bestie, solamente di posticipare per quanto possibile la frenata per poi effettuarla con decisione mentre approcciate già l'inserimento... che siate a 150 come a 80 non fa differenza, il principio è il medesimo... quando poi lo farete in pista vi accorgerete anche dei benefici in termini di decimi che l'azione comporta.

Quindi nulla vieta di avere una guida più fluida, che premia la percorrenza, ed entrare con la forcella scarica per non subire trasferimenti di carico notevoli quando riprendete in mano il gas... dipende un po' dal vostro stile di guida e dal feeling: con il primo metodo la moto è più agile e reattiva, e trovo che faciliti a chiudere le curve; il secondo metodo fa un po' più "finchè la barca va", ma aiuta nel sostenere la moto perchè probabilmente vi troverete ad affrontare la curva nella sua interezza già con il gas parzializzato in mano ed il carico sul posteriore ad assicurarvi trazione.
 
15958383
15958383 Inviato: 16 Apr 2018 16:38
 

Neo giuste le tue considerazioni se stessimo parlando con un utente con un minimo di esperienza, il nostro amico sa appena come si accende la moto, per questo sconsigliavo di riempirsi la testa di tecnicismi letti e di pippe, ma d'imparare prima un attimo come funziona il mezzo e poi chiedere.
Dietro un monitor si fa presto a venire travisati da ambo le parti.
🙂
 
15958411
15958411 Inviato: 16 Apr 2018 17:34
 

zibibbalibbo ha scritto:
Ok niente staccata assassina. Ma presumere che in moto si stia sempre dentro ai limiti è utopistico. Per quanto mi riguarda le stesse regole della pista (parlo per sentito dire, non ci sono mai andato) valgono anche per strada: freno (dolcemente) quando sono dritto, piego (mantenendo il gas puntato) e mentre rialzo accelero. Senza bisogno di fare i 200, ma nemmeno restando sotto certi (assurdi) limiti.
Se in una strada di montagna c'è il limite dei 50, credo di poter dire tranquillamente che se sul dritto faccio i 70/80 e in curva rallento a seconda della necessità non sono un criminale...



Ma infatti, è anche l' esempio che ho portato io come secondo. Io volevo rimarcare, pur dal basso della mia scarsissima esperienza, come il rallentamento nella successione diritto / curva che tanto evidente è in pista, su strada esiste ancora ovviamente ridotto tantissimo su una strada a percorrenza già lenta di suo: tu stesso hai parlato di strada di montagna, e di superare un pò i limiti sul rettilineo senza pericolo. Mentre mi è meno evidente su strada veloce, tipo appunto auto o superstrada.

Vi faccio un esempio che forse non c' entra nulla ma rende l' idea di cosa intendo dire. Tutti i giorni da 30 anni almeno (parliamo di auto) per tornare dal lavoro faccio una discesa di un paio di km tutta curve ma non strette e non chiuse, con pochi corti pezzi dritti; il limite è dappertutto 50. Quando ho davanti qualcuno che non è pratico, o non è troppo concentrato sulla guida, vedo che ad ogni curva frenano come se stessero scendendo dallo Stelvio - parliamo sempre di auto, eh. Io personalmente se non ho davanti nessuno, se non piove, se non è buio pesto, non tocco quasi mai il freno: scendo dall' inizio in terza e rimango sempre più o meno nei limiti accelerando un pò nei brevi tratti rettilinei magari sui 60 di tachimetro per tirare indietro il piede in curva. Non ho mai avuto l' impressione di essere nè un pazzo, ma neppure un imbranato. Poi mi è anche capitato di avere dietro il prepotente di turno che ti sta a mezzo metro quasi volesse spingerti avanti, ma questa è altra storia.......

Ora, facendo la stessa strada in moto, francamente i freni li uso, e mi accorgo che la differenza tra curva e rettilineo c' è in termini di velocità. Ma io in moto posso dire sì di essere se non del tutto imbranato, però sicuramente "prudentemente fermone". Però forse un motociclista bravo non avrebbe questa necessità di rallentare forte e guiderebbe la sua due ruote come io faccio con l' auto? Quindi nessuna staccata?

Non so, è solo una domanda la mia
 
15958425
15958425 Inviato: 16 Apr 2018 18:29
 

Premetto che concordo con chi consiglia un bel corso di guida sicura .
Da come è stata impostata la richiesta del nostro amico , è evidente una grande inesperienza in materia .
Inesperienza che , a mio avviso , sarebbe meglio affidare ad un contatto diretto .
Anche perché il tema del topic proposto è talmente vasto , che dubito basterebbe l' intero forum per esporlo con completezza .
Meglio quindi farsi prima una base teorico-pratica ( le menzionate "fondamenta" ) , su cui poi lavorare per erigere la "costruzione" ( tecnica di guida ed esperienza ) .
Per rispondere alla domanda posta nell' ultimo messaggio , auto e moto sono dinamicamente molto più simili di quanto molti pensano .
Se sul tratto di misto menzionato adotti un diverso approccio fra auto e moto , è probabile che ciò sia dovuto al maggior senso di controllo avvertito sulla 4 ruote .
Su 2 ruote , per avvertire un pari senso di controllo , è necessario lavorarsi il mezzo con competenza e destrezza , perché l' influenza che le nostre azioni hanno sulla dinamica della moto , è molto più alta di quanto avviene su 4 ruote .



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
15958585
15958585 Inviato: 17 Apr 2018 7:12
 

concordo con quello che ti hanno detto tutti, non c'e' posto più adatto e sicuro che un bel corso in pista per capire dinamiche e limiti della tua moto, ti posso assicurare che serve tantissimo a partire dalle basi e migliorare la tua postura in frenata e in curva e, punto non meno importante, non lo fai per strada rischiando la pellaccia andando per tentativi.
 
15958640
15958640 Inviato: 17 Apr 2018 9:14
 

Magari non è il caso di Kromi, parlo solo per me. Quando ho preso la moto ho speso buona parte dei miei risparmi, aperto anche un finanziamento, poi c'è da comprare un mucchio di roba, casco, giubbotto, guanti, stivali, pantaloni, paraschiena.. (e, sempre personalmente, credo siano molto più importanti del corso di guida). Io non li avevo i soldi per partecipare ad un corso di guida. Ci sta consigliarlo, se ha i mezzi per farlo è sicuramente un ottimo investimento! Ma magari sarebbe una buona idea quella di dargli anche qualche indicazione di massima per il "fai da te"..
 
15958817
15958817 Inviato: 17 Apr 2018 14:34
 

Espongo i mei dubbi dal punto di vista di un neofita poco più esperto dell'autore.
Ritardare la frenata per me vuole dire non poter frenare più forte in scioltezza se ci sono imprevisti, che si traduce in tanta tensione alla guida.
Se poi non ci sono imprevisti anche meglio, mi godo la marcia senza trasferimenti di carico da nave in burrasca.
Poi all'inizio riprendere il gas in curva mi dava alcuni grattacapi e un buon numero di spaventi, col senno di poi ingiustificati magari ma da spaventato è facile fare la ca**ata che ti sdraia, specie se neofita.

Per me una cosa buona da fare per imparare ad approcciare le prime curve è andare in un parcheggio vuoto, prendere le linee a terra come riferimento e farsi le curve piano piano a gas costante. Poi aumentare un poco la velocità ed usare delicatamente il freno posteriore per regolare il raggio della curva. Una volta padroneggiata la cosa nel parcheggio si gestiranno meglio le curve anche in strada.
Basta non sottovalutare la curva ed arrivarci in modo da poterla fare a gas costante dall'inizio alla fine.

Poi le curve degne del nome vengono con la sensibilità maturata alla guida.
 
15964382
15964382 Inviato: 2 Mag 2018 13:09
 

Tutto quello scritto da Neo è sacrosanto ragazzi. E' chiaro che solo dopo due settimane di guida non si bada a questo. Il non sapersi comportare in curva di Kromi_cult non credo sia dovuto ad un ingresso con la forcella non in compressione..
Ad ogni modo per me quella di Neo è stata un'ottima spiegazione
 
15964479
15964479 Inviato: 2 Mag 2018 17:56
Oggetto: Re: Fasi in curva dalla staccata all uscita della piega?
 

Kromi_Cult ha scritto:
Ciao a tutti ragazzi, ho una Ktm 390 Duke.
Ho la moto da 2 settimane sono un principiante e volevo sapere cortesemente le fasi dall'inizio della staccata fino all'uscita in curva: frenata, scalata di marce dare gas ecc.
Purtroppo ho provato a fare qualche curva ma non so come comportarmi. Grazie in anticipo.


penso che in questa fase tu debba come prima cosa iniziare a comandare la moto e non viceversa.

io inizierei dal famoso "controsterzo" (basta usare la funzione cerca) in modo tale da dirigere la moto dove e quando vuoi tu! e sempre con manovre dolci.
 
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