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Paura di curvare : Gsx-r
15797759
15797759 Inviato: 18 Apr 2017 19:55
Oggetto: Paura di curvare : Gsx-r
 

Ho la moto in oggetto,mia prima moto assolutamente e ho percorso 9mila km con essa tra strade sopratutto di montagna. Inutile dire che i primi 3-4 mila km ho cercato di capire il funzionamento della moto restando spesso impedito vista la potenza,i restanti km fin ora sono giusto salito un attimo di livello, migliorando la mia guida e adesso sono piu sciolto. Adesso è il momento che vorrei imparare a piegare di piu ma la paura di cadere mi frega.Ho gomme nuove rodate, pressione a 2,2 - 2,4 (continental sportattack 1). Non sposto il sedere per nulla (sto molto attaccato al serbatoio) e ruoto la punta del piede tranquillamente (sopratutto nelle curve a sinistra) spingendo un pochino sul semimanubrio interno alla curva (a destra mi viene difficile farlo) . Qualche trucco? Forse peso molto sui semimanubri ? Ho pensato di uscire solo e provare a fare lo stesso passo montano su e giu 4-5 volte nella stessa giornata, è utile ? E' solo questione di km ?
 
15797824
15797824 Inviato: 18 Apr 2017 21:09
 

sicuramente la moto non aiuta, è il motivo per cui si consiglia di andare per passi graduali..

però ormai sei in ballo, leggiti e metti in pratica i consigli dati da

TommyTheBiker qui

R6 [a carburatori] curve, come si fanno? [arrugginito]


fare la stessa strada più volte aiuta, meglio se la stessa strada è mista fra curve veloci lente e magari tornanti..
certo che dopo 9000km eusa_think.gif io il fare la stessa strada per tutto il giorno era un "esercizio" che facevo ai primi tempi, qua di acqua sotto i ponti ne hai fatta passare ...

Spostare il culo deve essere l'ultimo dei tuoi problemi e pensieri, c'è molto altro da fare prima..
 
15797827
15797827 Inviato: 18 Apr 2017 21:12
 

immagini visibili ai soli utenti registrati

 
15797895
15797895 Inviato: 18 Apr 2017 22:36
 

om1 ha scritto:
però ormai sei in ballo, leggiti e metti in pratica i consigli dati da

TommyTheBiker qui
Eccomiiii icon_lol.gif

Prendi pari pari quanto scritto in quel topic, da me ma anche dagli altri: in parole povere, verifica anche che la moto sia in ordine e non sia pacioccata a livello di sospensioni e di gomme.

Per curiosità, gixxer di quale cilindrata e di che anno?
 
15798009
15798009 Inviato: 19 Apr 2017 8:12
 

Quel topic lo avevo letto. Ho un GsxR 600 L0 con scarico completo, pc5 e pignone - 1 acquistata già così. Sono pochi 9mila km lo so.. Altri consigli? comunque ho capi che devo buttarla di peso ma non riesco tanto per il momento però non sono un impedito ecco. I 9mila km mi sono serviti anche a capire come reagisce il mezzo, non esiste solo la curva ma posizione frenata etc
 
15798016
15798016 Inviato: 19 Apr 2017 8:18
 

Pratica pratica pratica... la moto è leggera (beh, più della mia di sicuro icon_asd.gif ), ma comunque è un 600 e non un 125. L'unica è buttarla giù.

Se c'è un kartodromo dalle tue parti facci un salto. Se non puoi sfruttare i cavalli (causa spazi stretti), giocoforza per fare tempi decenti devi affinare la tecnica, quindi è un ottimo allenamento.
 
15798053
15798053 Inviato: 19 Apr 2017 8:54
 

Fare su e giù intendi?
 
15798070
15798070 Inviato: 19 Apr 2017 9:11
 

Intendo buttarla giù di forza, spingendo su semi e pedana interni. Lo so che a parole è facile e una volta in sella subentra la paura, però è davvero l'unico modo.
 
15798074
15798074 Inviato: 19 Apr 2017 9:20
 

Infatti ho sempre timore di spingere troppo e cadere
 
15798213
15798213 Inviato: 19 Apr 2017 11:40
 

Normalissimo. Purtroppo si rimedia solo con la pratica. Nel tuo caso ci vorrà più tempo perché hai bruciato le tappe, con un 125 2T imparavi prima e meglio, ma ormai è fatta: devi solo aver pazienza e costanza.

Cerca intanto di tenere a mente che:
-la moto, una volta presa velocità, tende a stare in piedi
-prima di vedere i limiti della ciclistica di una moto così, ti scontrerai col tuo limite mentale...
-...e ciò avverrà più e più volte!
La piega è una cosa istintiva, ma se "ragionartela" in anticipo ti aiuta, che così sia.

Poi, come ho già detto, gira in posti piccoli. Ma piccoli piccoli, se puoi stare in terza a giri alti è già troppo grosso.

Un kartodromo è l'ideale. Altrimenti, se dalle tue parti ci sono zone industriali abbandonate, facci un salto e vedi se c'è qualche spiazzo libero dove non dai fastidio a nessuno.
 
15798216
15798216 Inviato: 19 Apr 2017 11:48
 

Sono a Bologna e non so se ci sono kartodromi vicini e a che costo eventualmente.Solitamente, in strada di montagna giro con la 3 o 4 sui 6-8mila giri tranquillo avendo il pignone - 1, meglio scendere in seconda è stare più alti di giri tipo 10-12? Meglio stare in mono marcia o staccare e scalare ogni curva?
 
15798262
15798262 Inviato: 19 Apr 2017 12:38
 

La marcia era per darti un'idea delle dimensioni del posto. Per farti capire cosa intendo per piccolo: dove giro io, se tocco i 150 sul dritto poi devo fare una staccata tipo Pedrosa a Motegi qualche anno fa, o vado nel prato... non so se rendo l'idea icon_asd.gif

Kartodromi ce ne sono sicuramente, magari non sotto casa, ma al limite ti fai qualche km. Prova a cercare icon_smile.gif

Per i costi, di norma sono molto bassi; in ogni caso vedilo come un investimento, piuttosto rinuncia a gironzolare in settimana e spendi tutto nel week-end in pista... Fidati che serve!
 
15798377
15798377 Inviato: 19 Apr 2017 14:07
 

A proposito di investimenti , non scarterei l' ipotesi di partecipare ad un corso di guida veloce .
Adesso ne esistono parecchi e per quasi tutte le tasche ed esigenze .
Se non hai la fortuna di avere un amico molto paziente e molto esperto che ti "spupazzi" in giro correggendo ogni tuo svarione , un corso di guida accorcerebbe di molto i tempi su tematiche basilari quali la postura , le corrette linee da seguire , le giuste pressioni e/o spinte sulla moto .
Secondo me sono soldi spesi bene..... 0509_up.gif



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15798402
15798402 Inviato: 19 Apr 2017 14:25
 

Sicuro che nella pista da Gokart mi facciano entrare? Nei miei dintorni ne ho viste alcune...
Ho un amico,che correva in pista,ma visto che lui esce molto poco per via degli impegni, quando capita lo lascio andare al suo ritmo nelle curve di montagna,per poi ritrovarci dopo.
Ho anche un vicino di casa che mi ha dato qualche dritta quando siamo usciti insieme, tipo la traiettoria o che devo spingere sui semi-manubri (ma lo sapevo già),oppure sullo spostare il sedere ( per la mia esperienza questo lo evito perchè mi scompone troppo).
Secondo me , l'unico modo è cercare di buttarla giu di forza vincendo la paura, magari con la scusante dei km che si percorrono anche sullo stesso tratto. Importante è prendere confidenza con il mezzo senza scomporsi troppo : se ho detto qualcosa di errato sgridatemi pure
 
15799787
15799787 Inviato: 21 Apr 2017 17:22
 

Ragazzi, buon giorno. Mi inserisco anche io che sono veramente l' ultimo arrivato. Moto da un mesetto, MT 03 Yamaha seminuova, ho fatto 1100 km su percorsi vari cercando di stare fuori dai centri abitati, ma mi accorgo che curvo come in bici....anzi lì curvo meglio! Non riesco assolutamente ad inclinare, o almeno, questa è la mia sensazione, ma è supportata dal fatto che sulle curve strette vado pianissimo e giro di manubrio! Io ho provato le varie tecniche: anzi, quando avevo lo scooter 150 pare un controsenso ma riuscivo un pò a inclinare, andando di controsterzo e buttando fuori la gamba interna, ma non penso sia problema di peso.

Ho fatto alcune lezioni su una pistina che c' è dalle mie parti, fanno corsi anche per bambini con minimoto, e usano il metodo del padre del pilota Lorenzo che è il fondatore di queste scuole, ma non ne vengo fuori; loro ti danno motine leggerissime, tipo PIT bike o simili, saranno ben sotto i 100kg (la mia saranno 170 - 175). Ma non riesco a curvare decente nemmeno su queste. Il bello è che loro dicono di fare tutto di gambe: per curvare a destra, testa e sguardo a destra, premi la gamba sinistra forte contro il serbatoio, la destra libera o aperta verso l' interno, ma non è obbligatorio; come non obbligatorio agire sul manubrio in controsterzo....in più spingere forte SULLA PEDANA SINISTRA, cioè l' esterna.....ma è il contrario di quello che ho letto qui! Ma cosa più importante, come gestisco il busto? Lo devo buttare giù io o viene di conseguenza? Perchè in una curva stretta presa a 20, 25 km ora, come fa uno a fidarsi a buttare giù il peso di proposito? Dove si genera una forza da tenerti su?

Grazie a chi mi potrà aiutare.....mi sto godendo lo stesso la moto, ma vorrei essere in grado di affrontare qualche strada di montagna senza rischiare di creare la coda di auto dietro di me, o peggio ancora, cadere per avere cercato di non generare coda!
 
15799810
15799810 Inviato: 21 Apr 2017 18:28
 

A parte i km che hai fatto,pochissimi per ora,e una moto totalmente diversa dalla mia, io ti posso dire che a me è sempre stato detto di spingere sul lato della curva sia sulla pedana che sul semimanubrio.
Freno un po con il posteriore/anteriore prima di entrare in curva, poi subito scalo e rilascio la frizione lentamente (non ho antisaltellamento) e cerco di guardare lontano dalla curva in modo tale da "dirigere" la moto. Il busto ancora non lo sposto quindi qui non so aiutarti, ma dovrebbe essere la forza accelerazione che ti tiene su e tira la moto dritta infatti mi è stato detto di provare a scendere di marcia, tenendo pero' una buona coppia piuttosto. Devo fare pratica e vediamo se i km mi aiutano a vincere la paura di curvare di piu..
 
15799816
15799816 Inviato: 21 Apr 2017 18:37
 

tommys ha scritto:
Sicuro che nella pista da Gokart mi facciano entrare? Nei miei dintorni ne ho viste alcune...
Ho un amico,che correva in pista,ma visto che lui esce molto poco per via degli impegni, quando capita lo lascio andare al suo ritmo nelle curve di montagna,per poi ritrovarci dopo.
Ho anche un vicino di casa che mi ha dato qualche dritta quando siamo usciti insieme, tipo la traiettoria o che devo spingere sui semi-manubri (ma lo sapevo già),oppure sullo spostare il sedere ( per la mia esperienza questo lo evito perchè mi scompone troppo).
Secondo me , l'unico modo è cercare di buttarla giu di forza vincendo la paura, magari con la scusante dei km che si percorrono anche sullo stesso tratto. Importante è prendere confidenza con il mezzo senza scomporsi troppo : se ho detto qualcosa di errato sgridatemi pure



"Buttarla giù di forza vincendo la paura" , secondo me è il miglior sistema per prendersi degli "spaghetti" , nella migliore delle ipotesi .
Nella peggiore potresti perdere il controllo della moto .
Nessun corso di guida veloce gestito da persone serie ti darà indicazioni del genere .
La gestione ed il controllo della moto vanno assimilati gradualmente , con azioni ben mirate e progressive .
Ad azioni mirate e progressive , riceverai reazioni dello stesso genere .
Frenare , inserire , iniziare a dare gas nella maniera più lineare e progressiva possibile aiuta a "sentire" meglio cosa avviene fra pneumatico ed asfalto .
Inoltre permette di sfruttare al meglio l' aderenza , dando modo a sospensioni e pneumatici di lavorare correttamente .
E , soprattutto , ti permetterà di avvicinarti al limite di aderenza gradualmente , con maggiori possibilità di recuperare situazioni apparentemente scabrose .

icon_arrow.gif "Plantigrado" :

Da come descrivi la tecnica consigliata al corso a cui hai partecipato , sembrerebbe il classico metodo da motard , dove si cerca aderenza sfruttando la pressione esercitata su pedana e corpo moto esterni alla svolta , mantenendo il busto più verticale possibile e "piegando sotto" la moto .
Generalmente risulta molto efficace alle velocità relativamente basse , dove le forze giroscopiche utili per la tecnica del cosiddetto "controsterzo" sono di entità irrilevante .
La uso anchio con la "Versona" nei tornanti molto stretti......


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif

Ultima modifica di ansetup il 21 Apr 2017 18:55, modificato 1 volta in totale
 
15799818
15799818 Inviato: 21 Apr 2017 18:50
 

Ansetup tu quindi consigli di macinare esperienza proporzionalmente ai km e poi tutto verrà da sè ?
 
15799821
15799821 Inviato: 21 Apr 2017 19:07
 

tommys ha scritto:
Ansetup tu quindi consigli di macinare esperienza proporzionalmente ai km e poi tutto verrà da sè ?



Ni !
Nel senso che macinare km aiuta , ma è importante anche il "come" si fanno questi km e con chi .
Uscire con chi ha esperienza e tecnica da vendere , ma non la pazienza di trasmetterle , può essere persino pericoloso .
Idem se la compagine è formata da elementi che cercano solo di dimostrare chi del gruppo si merita il titolo di "maschio alfa" .
Per questo consigliavo il corso di guida veloce .
Nell' ambiente giusto ( fra i cordoli ) , con personale esperto che ha come unico scopo quello di trasmettere la loro esperienza agli allievi , si possono accorciare le tappe .
Soprattutto si può praticare in relativa sicurezza e con il conforto di qualcuno che ci aiuti a correggerci .
Nei casi più disperati potrebbe essere utile anche frequentare corsi diversi .
Ognuno ha il suo metodo e la sua "lingua" e sentire diverse campane potrebbe aprire la mente , su certe tematiche apparentemente ostiche .


doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
15799831
15799831 Inviato: 21 Apr 2017 19:33
 

Obiettivamente infatti andare da soli aiuta molto piuttosto che cercare di seguire qualcuno che non ha pazienza o comunque ha piu tecnica di noi stessi.. mio parere , ma sto cercando uscite solo apposta per migliorare o con qualcuno che va a mio passo.
 
15799859
15799859 Inviato: 21 Apr 2017 20:13
 

HighSide ha scritto:


Questo è un consiglio mooolto meno banale di quanto si possa pensare. E il più importante. Più sei sciolto, meglio è.

Poi io ti consiglierei di legger e"Twist of the Wrist" (tradotto in italiano come "Questione di polso"): a me ha dato dritte mica male.

I corsi, come ti dicevano, possono darti tanto.
 
15799871
15799871 Inviato: 21 Apr 2017 20:25
 

tommys ha scritto:
ma dovrebbe essere la forza accelerazione che ti tiene su e tira la moto dritta infatti mi è stato detto di provare a scendere di marcia, tenendo pero' una buona coppia piuttosto. Devo fare pratica e vediamo se i km mi aiutano a vincere la paura di curvare di piu..


D' accordo, ma per generare tale forza che va a contrastare il nostro peso (moto + pilota) che ricade fuori dall' impronta a terra (cioè all' interno curva) e che se fossimo fermi ci farebbe cadere, occorre velocità, e quindi in ultima analisi, una curva che già di suo tale velocità la consente, oppure, e qui sono d' accordo, quando hai passato il punto di corda e riprendi ad accelerare.....il mio dubbio era, anzi è, sulle curve molto strette. All' ultima sessione in pista ho usato anche la mia per 10' (le loro non hanno neppure il tachimetro....) e leggevo velocità medie di meno di venti km orari per esecuzione della figura ad otto: dubito che a tali velocità la forza centrifuga / reazione del pneumatico o quella che è poi, possa essere così elevata da contrastare il peso. Voi mi direte: curve strette = meno velocità = meno necessità di inclinare = minor componente forza peso da contrastare e ci siamo, ma mi pare anche di avere letto su queste pagine che per chiudere prima una curva (e quindi farla più stretta) occorre inclinare ancora di più!
 
15799892
15799892 Inviato: 21 Apr 2017 20:46
 

ansetup ha scritto:
"

icon_arrow.gif "Plantigrado" :

Da come descrivi la tecnica consigliata al corso a cui hai partecipato , sembrerebbe il classico metodo da motard , dove si cerca aderenza sfruttando la pressione esercitata su pedana e corpo moto esterni alla svolta , mantenendo il busto più verticale possibile e "piegando sotto" la moto .
Generalmente risulta molto efficace alle velocità relativamente basse , dove le forze giroscopiche utili per la tecnica del cosiddetto "controsterzo" sono di entità irrilevante .
La uso anchio con la "Versona" nei tornanti molto stretti......


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Ma non lo so, perchè mi è stato segnalato come mio difetto quello di inclinare il mezzo e invece stare verticale io. Intendo dire diritto rispetto alla strada, mentre la moto a causa delle spinte di gambe bene o male sento che un poco si inclina. Invece loro vorrebbero, come giusto che sia, ad un primo step che moto e pilota fossero un tutt' uno e la linea mediana che ci attraversa dall' alto al basso dove giace il baricentro non venga modificata: se la moto scende di 30° tutta questa linea si sposta di tale entità.

Mentre in un secondo step, (ma questo è un passo a cui non a tutti interessa arrivare) loro tenderanno a fare spostare di più il busto del pilota fuori dal mezzo per potere al contrario tenere più diritta la moto a parità di velocità; dovrebbe essere anche e sopratutto tecnica da gara in pista, sicuramente conoscerete meglio di me, - e magari padroneggerete anche - io non sono un appassionato di gran premi.

A me basterebbe essere capace di fare le cose in sicurezza, senza essere iperteso. Ma scusate, in ultima analisi, fatto salvo che ad alta velocità il controsterzo aiuta e a bassa no, che il buttare fuori la gamba o spingere sulle pedane aiuta ma non è indispensabile, uno come fa a piegare in bassa velocità, deve buttare giù il tronco forzatamente (anche se in maniera fluida e controllata), o il tronco fuori è conseguenza di qualcos' altro che mi sfugge e che gli istruttori non sanno spiegare o danno per scontato?
 
15800281
15800281 Inviato: 22 Apr 2017 18:26
 

Immagino che al corso spingano per farvi rimanere in linea con la moto , come primo step , per 2 motivi .
Il primo è che questo aiuta a controllarla più facilmente , almeno finchè non si è padroni delle pressioni e spinte giuste .
Il secondo è che , in seguito , sarà più evidente l' influenza che avrà lo spostamento del corpo verso l' interno della svolta .
Sia questo spostamento , sia la pressione sulla pedana interna , sono azioni volte ad abbassare e portare verso l' interno il baricentro dell' insieme "moto/pilota" .
Hanno benefici effetti sia sulla stabilità , sia sulla direzionalità della moto e permettono percorrenze più elevate , mantenendo la moto meno inclinata .
Le pressioni sulle pedane servono , eccome !
Anche se un certo Randy Mamola , probabilmente , potrebbe smentirmi senza difficoltà , visto come era capace di gestire lo sliding del posteriore in uscita col piede esterno sollevato dal poggiapiedi..... eusa_shifty.gif
In inserimento per i motivi già menzionati , in uscita ( pedana esterna ) per migliorare la trazione .
Opinione assolutamente personale : se la pressione sulla pedana interna è cosa buona sia su strada , sia fra i cordoli , non mi sento di dire altrettanto riguardo allo spostamento di busto e testa verso l' interno della svolta .
Su strada spostare testa e busto in basso e all'interno riduce di parecchio la visibilità , una cosa da non trascurare su strade aperte al traffico , dove dietro ogni curva l' imprevisto è sempre in agguato e la possibilità di vedere qualche metro più avanti può fare la differenza fra lo "stamparsi" e prendere uno spaghetto .
Ovviamente senza assolutismi , nel senso che un piccolo spostamento potrebbe aiutare nella dinamica d' azione , senza peggiorare eccessivamente la necessità di "vedere lontano" .



doppio_lamp_naked.gif doppio_lamp_naked.gif
 
15800296
15800296 Inviato: 22 Apr 2017 19:29
 

Oggi ho provato a girare con due amici abbastanza pratici, uno di loro mi ha dato un po di dritte e mi ha fatto da apri pista. La correzione principale che mi ha fatto è stata quella che in curva tendo a decellerare chiudendo la curva in modo errato,pur avendola imboccata benissimo. Quindi ho cercato di tenere un filo di gas sempre e ho attaccato il ginocchio al lato serbatoio opposto alla curva. Beh è andata meglio sia nel percorrere la curva,che in uscita.. Ho usato il freno posteriore per controllare la direzione
 
15800323
15800323 Inviato: 22 Apr 2017 20:17
 

ansetup ha scritto:
Immagino che al corso spingano per farvi rimanere in linea con la moto , come primo step , per 2 motivi .
Il primo è che questo aiuta a controllarla più facilmente , almeno finchè non si è padroni delle pressioni e spinte giuste .
Il secondo è che , in seguito , sarà più evidente l' influenza che avrà lo spostamento del corpo verso l' interno della svolta .
Sia questo spostamento , sia la pressione sulla pedana interna , sono azioni volte ad abbassare e portare verso l' interno il baricentro dell' insieme "moto/pilota" .
Hanno benefici effetti sia sulla stabilità , sia sulla direzionalità della moto e permettono percorrenze più elevate , mantenendo la moto meno inclinata .
Le pressioni sulle pedane servono , eccome !
Anche se un certo Randy Mamola , probabilmente , potrebbe smentirmi senza difficoltà , visto come era capace di gestire lo sliding del posteriore in uscita col piede esterno sollevato dal poggiapiedi..... eusa_shifty.gif
In inserimento per i motivi già menzionati , in uscita ( pedana esterna ) per migliorare la trazione .
Opinione assolutamente personale : se la pressione sulla pedana interna è cosa buona sia su strada , sia fra i cordoli , non mi sento di dire altrettanto riguardo allo spostamento di busto e testa verso l' interno della svolta .
Su strada spostare testa e busto in basso e all'interno riduce di parecchio la visibilità , una cosa da non trascurare su strade aperte al traffico , dove dietro ogni curva l' imprevisto è sempre in agguato e la possibilità di vedere qualche metro più avanti può fare la differenza fra lo "stamparsi" e prendere uno spaghetto .
Ovviamente senza assolutismi , nel senso che un piccolo spostamento potrebbe aiutare nella dinamica d' azione , senza peggiorare eccessivamente la necessità di "vedere lontano" .



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Sì, sono d' accordo: per quello che mi riguarda sarei anche contentissimo di padroneggiare in sicurezza le situazioni dello step uno senza andare a cercare altre finezze, sicuramente utili ma in ottica di maggior velocità. Comunque, riguardo a girare la testa, effettivamente tutti gli istruttori che ho visto (sia sulla pista "di casa Lorenzo" che nella normale scuola guida su strada) mi hanno raccomandato di girare sì verso l' interno curva, ma sempre a testa alta con occhi decine di metri davanti.

E caricare sulle pedane? Lo faccio ma mi pare di non sentirla una spinta produttiva, efficace: io sono seduto in sella, teoricamente una spinta con una gamba in basso su un punto fermo del mezzo, visto che il telaio è rigido e la pedivella non si abbassa, dovrebbe farmi alzare di sella, a meno che le braccia non facciano contrasto.

Oggi un pò di km me li sono fatti - ma cacchiolina, ovunque vado c' è sempre un traffico bestiale, come fai a provare in sicurezza? - e onestamente quando le curve sono veloci, piego certamente; magari non tanto, ma un pò con le gambe, un pò con controsterzo, sento che sono nella giusta via. Il problema è nello stretto...
 
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