Allora,
ritirata sabato a mezzogiorno e riconsegnata ieri pomeriggio per il tagliandino dei 1000 km (anche se erano 1200...);
ho trasmesso due righe alla MV, con delle osservazioni che, se riesco, allego.
Moto comunque divertente, leggera (scendo da 270 kg), poco sterzo e...mi pare poco assetata: su 1000 km 52 litri; me lo confermate?
Allego riflessioni:
"...da sabato 13 c.m., sono il possessore di una Turismo Veloce Edition 1 (nr.134) grigia. Dopo un’attesa durata oltre un mese dalla data del contratto, ne sono venuto in possesso.
Il fine settimana appena passato, è stato il “banco di prova” della nuova moto. Premetto che, mediamente, percorro dai 50/60000 km all’anno sia per lavoro che per diletto e, questo “we”, mi ha portato a godermi la “TV” in giro per i passi della Liguria (Tomarlo, Velva, Bracco, Cento Croci…) in …notturna! Ebbene sì, in compagnia di altri “svalvolati”, abbiamo percorso circa 250 km di notte.
Ma, cominciando con ordine. Vorrei esternare le mie impressioni sulla fruibilità del mezzo in oggetto con alcune segnalazioni. Il fatto di percorrere strade particolarmente buie, mi ha fatto notare che il faro anteriore non è sufficiente ad illuminare un percorso in tali condizioni: ha un cono di luce sostanzialmente limitato sia in profondità che in larghezza; l’abbagliante forma un punto luce abbastanza distante dal motoveicolo, ma limitato per espansione. In curva, con il piegare del mezzo, la proiezione del faro va a cercare gli uccelli sui rami, lasciando buio il bordo strada.
Il “cruscottino”, altamente tecnologico e all’avanguardia per segnalazioni e controlli, si presenta caotico nella comprensione immediata e con una illuminazione a dir poco abbagliante. Nella guida al buio (gallerie e di notte) anche nella modalità notturna, abbaglia il conducente, impedendo una guida rilassata.
La mia versione è completata dal navigatore, appollaiato su di un trespolo …improvvisato, che impedisce l’azionamento del (comodo) ammennicolo che serve per alzare/abbassare il parabrezza.
Gli specchietti ben fissi e stabili, privi di vibrazioni, permettono perfettamente la vista anteriore delle mie spalle ma non quella di ciò che succede dietro! Forse, a scapito di una linea perfetta, sarebbe stato meglio farli leggermente più larghi… (o vendere la moto a chi ha le spalle strette?...).
Il cambio, per ora, è piuttosto impreciso e duro; il passaggio dalla 5 alla 6, pare sia lento e fatica ad innestarsi, dalla 1 alla 2 s’impunta spesso e trovare il folle è complicato.
Trovare il pedale del freno sembra un’impresa titanica: lo cerchi, frughi davanti alla pedana, appoggi la gamba alla moto e….zacchete, trovato!... Nel frattempo però…
Apprezzando la vocazione turistica della moto e godendo dell’estetica, mi sento di chiedere: ma un bauletto, no?... ( mi sono giunte notizie in tal senso!)
Stiamo parlando di una moto (opera d’arte come tutte, o quasi, le sorelle) che dovrà andare ad inserirsi in un segmento turistico a lungo raggio per singoli e coppie; non c’è un bauletto posteriore (ad oggi) e non vedo la possibilità di applicare una borsa da serbatoio come si deve!
I due cassettini ricavati nella carena, non riescono a contenere occhiali o il biglietto dell’autostrada; così pure l’apparato Telepass. Solamente monetine che, al momento in cui servono, spariscono e non si riescono a recuperare!
Vogliamo parlare del “posteriore”, dell’opera d’arte che sorregge il sellino del passeggero?...meraviglioso! Ma se al posto di quel “buco” ci fosse stata una vaschetta utilizzabile dal sottosella, per riporre i documenti, non sarebbe stato meglio?... Vi sono due chiavette a brugola e…il nulla!
Alcune piccole segnalazioni; il tessuto che fascia i cavi ed i tubi che dipartono dal manubrio: rifilarlo, sarebbe stato gradito; le vitine che assemblano le plastiche dei paramani, arrugginite dopo un acquazzone; l’angolo di sterzo, degno di una motoGP…"
Scusate se mi sono dilungato