Grazie mille per averci fornito tutte le informazioni che sei riuscito a prelevare dalla Provincia Pavese online .. Non si saprà come sono andate realmente le cose perchè hai ipotizzato dei fattibili casi .. Mi dispiace un casino per l'accaduto, Riders bisogna conoscere la moto prima di arrivare a quelle velocità .. Io ancora non conosco bene la mia e stò cercando di conoscerla piano piano e bene !
clasti ha scritto:
Dalla "Provincia Pavese on line" ho tratto altre notizie utili a farci un quadro un po' più chiaro anche se non completo, circa la dinamica dell'incidente.
"Giovedì sera, verso le 18, si trovava al bar di via Pietro Bianchi con un amico, un 35enne di Stradella proprietario della Honda Cbr 600 in sella alla quale Carlo avrebbe perso la vita solo poco minuti più tardi. Secondo le testimonianze raccolte dalla polizia stradale di Stradella, Carlo infatti avrebbe chiesto all’amico di poter fare un giro sulla sua motocicletta. Lo schianto contro la Fiat Panda che lo precedeva, viaggiando come lui in direzione Portalbera, è avvenuto 500 metri più avanti."
" Sull’esatta dinamica dell’incidente sta facendo accertamenti la polizia stradale di Stradella che è stata chiamata sul posto appena dopo lo schianto. L’incidente è avvenuto sul rettilineo, all’altezza civico 62 A, circa 400 metri prima della rotonda con la provinciale per Portalbera. I due mezzi viaggiavano entrambi verso la periferia. Secondo una prima ricostruzione, l’auto avrebbe accostato a destra per effettuare la svolta a sinistra, nel cortile di un mobilificio. Così pare, secondo i primi rilievi. Carlo Sclavi sarebbe sopraggiunto propio mentre la Panda stava eseguendo la svolta a sinistra. Inevitabile l’impatto. Uno schianto tremendo che non gli ha dato scampo. La moto è andata a sbattere contro l’utilitaria. Carlo Sclavi è stato sbalzato di sella e poi scagliato contro un cartello per la segnaletica. Il corpo è atterrato dopo alcune decine di metri in mezzo a un campo incolto, dove il personale medico inviato dal 118 di Pavia ha tentato inutilmente di rianimarlo."
Purtroppo non c'è nessun cenno al fatto che l'automobilista avesse messo, per tempo, la freccia a sinistra.
Ho intenzionalmente evidenziato due punti che, secondo il mio punto di vista, costituiscono il micidiale binomio alla base di moltissimi incidenti mortali. Da un lato la probabile imperdonabile sbadataggine dell'autista e, dall'altro, la non adeguata anzi direi eccessiva velocità del motociclista magari sprovvisto della necessaria conoscenza e padronanza di un mezzo non suo.