cyrano ha scritto:
mi aggancio un attimo.
ho letto che il muso della aprilia tuono simula il muso delle auto da F1.
in particolare , l'alettone sotto alla presa dell'airbox , dovrebbe formare una deportanza che aiuti a tenere basso l'avantreno e quindi ad aumentare la stabilita' dello stesso alle alte velocita'.
secondo voi e' vero o e' solo marketing?
Ciaoizoaoza
"liquido" prima te, 'che per "liquidare"
jacktornese, col dovuto rispetto, è sempre più difficile...
postulato: tutto ciò che è dichiaratamente ispirato alla F1 è marketing... mi verrebbe di dire, ma non lo dico e allora poniamoci questa domanda:
- la ricerca areodinamica, i motori di alte prestazioni, le gomme ad alta aderenza, ecc. sono un'esclusiva della F1?
ovviamente no, ma è la F1 l'esempio motoristico più popolare al quale ci si può riferire. e se non è marketing questo...
è indubbio che una superficie deportante, nella maggioranza dei casi, svolga la sua funzione (non lo fa quando NON è investita dal flusso d'aria previsto...) e allora anche nel caso degl'ingegneri veneti sarà credibile che siano ricorsi ad una superficie deportante per stabilizzare un pò la moto ad alta velocità. e forse (più credibile) per avviare efficacemente i filetti fluidi verso zone in cui il flusso è meno turbolento, ciò ai fini della penetrazione, più che della deportanza. ma questa è solo una mia ipotesi.
il motivo è che una moto è (purtroppo o per fortuna) un mezzo ad assetto variabile: in curva è costretta ad inclinarsi.
e in tale condizione qual'è l'effetto di una superficie deportante?
immaginiamo una piega di 45°,
in questa condizione, scomponendo il carico che si viene a creare perpendicolare alla superficie in due vettori: uno normale al suolo ed uno parallelo ad esso, ci accorgiamo che quest'ultimo è orientato esattamente verso
l'esterno della curva!!
ciò non favorisce certo la svolta del veicolo ma anzi lavora in senso esattamente opposto ostacolandone la dinamica.
da ciò ne consegue che mi auguro che la superficie deportante dell'Aprilia non funzioni TROPPO!
ma in Aprilia sanno quel che fanno: da anni producono moto tra le più curate del mondo, sotto il profilo delle finezze aerodinamiche, e se a volte si trovano a reggere il passo delle Ducati il loro segreto è proprio lì!
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jackt dopo aver risposto a
cyrano scopro di non avere niente da dirti
ovvero, così come la racconti tu mi pare una cosa perfettamente normale; è un pò come entrare ed uscire dalla scia di un motoscafo: la zona più perturbata è quella della cresta dell'onda di scia!
una cosa simile succede anche all'aria che, pur essendo ben meno densa dell'acqua è pur sempre un fluido...
...e che, per complicare il ragionamento, si comporta come una molla accumulando energia e cedendola, diversamente dall'acqua che essendo liquida è incomprimibile.
(in realtà anche l'acqua, ma solo quando ha un bordo libero, cioè è libera di espandersi verso l'alto, si comporta un pò come una molla perché le particelle compresse trovano sfogo verso l'alto e poi tendono a ricadere per gravità. ma questo non c'interessa)
senza fare un'analisi di cui forse non sono capace è intuibile come entrando in una scia
molto tangenti e con un certo differenziale di velocità che ne amplifica l'effetto si subisca di molto l'azione disturbatoria dell'onda di scia che - presa molto tangente - agisce in senso molto perpendicolare al senso di marcia, con l'effetto di destabilizzare il veicolo che, teniamolo sempre presente, viaggia pur sempre su due ruote dal profilo tondo.
ciò, unito al debito di deportanza che una zona depressionaria viene a creare e alla conseguente diminuizione della superficie d'impronta delle gomme (in quel momento meno caricate!) fa si che la moto diventi un pò indecisa sulla direzione da prendere, pur condervando tutta la sua inerzia!
le moto da pista non vanno dritte per un altro motivo: sono corte e hanno forcelle praticamente verticali: ormai, da quando hanno rovinato i più bei circuiti del mondo riempendoli di varianti, chicane e "curve di Topolino" le moto da corsa sono costruite per essere più efficaci nei tornantini che nei brevi rettilinei, altro che Guzzi 8cilindri
(probabilmente se riportassero il circuito di Monza al suo disegno originale, la vecchia Guzzi, presa dal museo di Mandello così com'è, con una smerigliata di valvole ed una serie di fascie nuove darebbe parecchio filo da torcere alle HRC, sopratutto in caso di pioggia
)