Ciao a tutti,
senza temere di porre un quesito inflazionato sono giunto anch'io al bivio obbligatorio che tutti i veri motociclisti prima o poi affrontano, ovvero se acquistare una Ducati o meno.
Tralasciando le frasi fatte ed i luoghi comuni sull'annosa questione dell'affidabilità dei mezzi di Borgo Panigale, è comunque importante capire quanto realmente oggi le Ducati richiedano "sforzi" sentimentali per assecondare i loro "capricci" di affidabilità e quanto invece, a patto ovviamente di essere trattate bene, lascino godere i loro possessori del piacere spensierato nel macinare km.
Ho letto in questo forum di tante problematiche più o meno risolte legate a modelli più o meno sfortunati (1098 su tutte), il mio target attuale è l'848 ed anche lei, specialmente il primo anno, ne ha avute parecchie di "magagne".
Ora, io ho sempre avuto jap, ho sempre utilizzato la moto per il 70% in strada ed per il 30% in pista, ho avuto anch'io problemi di affidabilità - si, anche le jap li hanno, come tutte le moto penso - che sono stati risolti in modo più o meno efficace - una moto ho dovuto venderla per disperazione dopo 1 anno di via crucis - quindi diciamo che non credo ai luoghi comuni ma credo al vissuto quotidiano.
Oggi sto valutando Ducati perchè a livello di ciclistica e componentistica è sicuramente uno step sopra le jap (ogni moto da me posseduta è uscita dal conce ed è stata portata a fare forcelle e mono), a livello di motore ha la godibilità del tiro in basso senza necessità di rimanere - parlo di medie cilindrate - sopra i 9.000' ed ha comunque un fascino ed una personalità sicuramente più marcati.
Ma c'è davvero da fidarsi?
Ho letto risposte dal tenore "un vero Ducatista accetta anche questo" o "se vuoi una Ducati devi essere pronto ad affrontare qualche problema". Scusate ma non esiste che l'acquisto di un "made in italy" top richieda di doversi aspettare prima o poi un problema.
Partiamo poi dal presupposto che le mie moto vengono non coccolate, stracoccolate, con cambi d'olio anche fuori tagliando ogni 2-3 uscite in pista, cambi filtri più frequenti del richiesto, rodaggi puntuali, ed una rigorosa cura nel far raggiungere al motore le temperature corrette prima di tirare il motore, elementi che dovrebbero ben conciliarsi con la "fragilità" - da leggersi in senso di maggior cura - che apparentemente i motori Ducati richiedono.
Ho poi letto di magagne alla componentistica - e li dipende dai fornitori purtroppo - che sono comunque inaccettabili ma che dovrebbero essere prontamente risolti - in alcuni post pare non sia proprio così....-
Insomma alla fine è meglio per il quieto vivere scegliere la ragione o il cuore?
L'848 è un modello "nato bene" o è una piccola 1098 anche nelle magagne?
Grazie a tutti