benso82 ha scritto:
se stiamo parlando di moto stradali che nn siano motard la guida corretta è sempre la solita: piede in punta sulla pedana, caviglia che ruota, ginocchio interno che si apre, corpo che esce interno alla curva, testa di lato al cupolino (e non culo fuori e testa al centro della moto), sguardo verso l'uscita della curva, culo che esce lateralmente e internamente alla curva, braccio interno a 90°, braccio esterno teso, peso del corpo che viene retto in curva dalla gamba esterna che fa presa sull'incavo nel serbatoio (e non dalle braccia che si aggrappano al manubrio), pressione sul manubrio e pedana destri per girare a destra e su manubrio e pedana sinistri per girare a sinistra. così si guida una moto. in tutti gli altri modi ci sono altre variabili che si sommano alla sola che serve e che è necessaria per dare la direzione e quindi la traiettoria alla moto: la spinta sul manubrio interno.
così si guida una moto... esatto
ieri ho messo fuori la prima chiappa in curva ed è stato un bene immenso, più agilità, più velocità di percorrenza... insomma, la differenza si sente se si applicano certe cose, d'altronde sono state perfezionate con anni e anni di esperienze di milioni di motociclisti, ci sarà un motivo se si usano ancora!
dopo qualsiasi pilota può personalizzare il suo stile di guida ma mantenendo dei canoni che sono sia estetici che funzionali (come quelli citati sopra da Benso82)...
provate a guardare Lorenzo, ha uno stile per me orribile però nonostante tutto corre, e non fà nulla di diverso da quello scritto sopra... come Rossi, Stoner e compagnia bella...
sono nuovo a questo mondo e certe cose devo ancora imparare a conoscerle da solo ma posso dire che è vero, possiamo personalizzare il nostro stile di guia ma certi canoni sono insostituibili e devono essere rispettati se si vuole correre bene