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motocross su strada: applicabili 93 co. 7 e 193 co. 2?
10081606
10081606 Inviato: 21 Giu 2010 16:29
Oggetto: motocross su strada: applicabili 93 co. 7 e 193 co. 2?
 



Mi rivolgo agli esperti del CdS: se un sedicenne viene sorpreso alla guida di un cross 85 su strada, è possibile contestargli il 93 co 7 (circolazione con veicolo non immatricolato) e 193 co. 2 (circolazione senza assicurazione obbligatoria), nonchè la guida senza patente ex 116 co. 13 e 18 con confisca del veicolo?
Ad intuito direi di si, ma non ho trovato pronunce di legittimità che lo confermino.

P.S: (ovviamente, per i principi della L. 689/81 delle sanzioni amm.ve ne risponderà il genitore o i genitori esercenti la potesta, mentre per il penale ne risponderà lui).

Grazie a tutti in anticipo.
 
10082054
10082054 Inviato: 21 Giu 2010 17:48
Oggetto: Re: motocross su strada: applicabili 93 co. 7 e 193 co. 2?
 

652cc ha scritto:
non ho trovato pronunce di legittimità che lo confermino.

Perdona, ma non riesco a capire quali pronunce di legittimita' ti servano...
Nel senso che:
Se il veicolo e' un 85cc non conta che sia un cross o un enduro: e' un motoveicolo e non un ciclomotore
Se non e' omologato/immatricolato non conta che sia 85cc o 1000cc o 50cc: non puo' circolare
Se non e' assicurato poco conta che il guidatore abbia o meno la patente o il CIG: non puo' circolare.
 
10082214
10082214 Inviato: 21 Giu 2010 18:09
 

Mi spiego meglio: una moto da cross non è omologata e non deve essere immatricolata nè assicurata nè serve una patente per condurla. Ovviamente ciò solo nel suo "spazio", ovvero su pista.

Su strada, invece, mi si possono contestare le tre norme sopra citate? Ad intuito, si, ma volevo trovare un fondamento giuridico a sostegno, soprattutto del 93 co. 7 e del 193 co. 2.

Spero di essere stato più chiaro.. icon_wink.gif
 
10082936
10082936 Inviato: 21 Giu 2010 19:43
 

652cc ha scritto:
Mi spiego meglio: una moto da cross non è omologata e non deve essere immatricolata nè assicurata nè serve una patente per condurla. Ovviamente ciò solo nel suo "spazio", ovvero su pista.

Su strada, invece, mi si possono contestare le tre norme sopra citate? Ad intuito, si, ma volevo trovare un fondamento giuridico a sostegno, soprattutto del 93 co. 7 e del 193 co. 2.

Spero di essere stato più chiaro.. icon_wink.gif


beh, il punto è che una moto da cross, in una pista da cross (o altra area privata E interdetta al pubblico transito), è sostanzialmente un'attrezzo sportivo.

mentre una moto da cross sul suolo pubblico (strada o fuoristrada) è un veicolo a motore, e come tale soggetto al CdS.

V
 
10089431
10089431 Inviato: 22 Giu 2010 17:54
 

Per quanto sia ovvio e superfluo, confermo quanto è già stato scritto: non importa se la moto è da cross o da pista, se circola (o è parcheggiata, il che è lo stesso) su strada o su aree aperte al pubblico (anche se private), sia il veicolo che il conducente devono avere tutti i requisiti previsti dal Codice della Strada e, in caso contrario, subiscono tutte le sanzioni previste.

Quindi, in un caso del genere, è normale contestare:
- il 93/7, con sanzione da 399 a 1.599 euro e confisca del veicolo
- il 116/13-18, con ammenda da 2.257 a 9.032 euro, arresto fino a un anno in caso di reiterazione in un biennio (NB: questa è un'ammenda, non una sanzione amministrativa, ciò significa che siamo nel penale, si va di fronte a un giudice, con tutto ciò che ne consegue), fermo amministrativo del veicolo per tre mesi, o confisca in caso di reiterazione (ma, tanto, la confisca c'è già la prima volta per il 93/7)
- il 193/2-4, con sanzione da 779 a 3.119 euro, sequestro del veicolo e successiva confisca
ma questi sono solo alcuni delle infrazioni contestabili, a seconda del caso specifico, si possono contestare anche gli artt. 72 (dispositivi di equipaggiamento dei veicoli a motore), 79 (efficienza dei veicoli a motore), 100 (targa di immatricolazione)... eccetera.

Tuttavia, tutto ciò è ancora poco in confronto a quello che può succedere nel malaugurato caso di un incidente con feriti.
 
10089614
10089614 Inviato: 22 Giu 2010 18:25
 

Ti ringrazio della risposta, molto esauriente.
In campo giuridico, parlare di ovvio e superfluo, tuttavia, mi pare un pò avventato icon_smile.gif
Ad es. ti basti pensare che i verbalizzanti hanno contestato la guida senza patente al genitore esercente la potestà anzichè al conducente icon_rolleyes.gif

P.S: che un incensurato finisca davanti al Giudice per il 116 lo trovo piuttosto difficile...di solito finisce tutto con un decreto penale di condanna (come per il 186), con tutti i benefici del caso icon_wink.gif ed in questo caso sono proprio curioso di vedere se il PM mi contesta il reato nei confronti del genitore, non aspetto altro icon_asd.gif
 
10089931
10089931 Inviato: 22 Giu 2010 19:02
 

Intendevo dire che il mio intervento era superfluo (e ovvio), visto che in precedenza sia 42 che Nerowolfe79 avevano già detto la stessa cosa. icon_wink.gif

Per quanto riguarda la procedura penale, al di là del fatto che io ne so pochissimo, forse non ci siamo capiti bene: con "si va davanti a un giudice" non intendevo che il conducente deve necessariamente andare fisicamente a confrontarsi con un giudice, intendevo che la questione va davanti a un giudice, cioè c'è un giudice (la competenza è del tribunale, in composizione monocratica) che fa un decreto penale di condanna; "quello che ne consegue" è che la difesa tecnica (cioè, un avvocato) è obbligatoria, quindi se non si nomina un avvocato di fiducia ne viene assegnato uno di ufficio e, in ogni caso, la parcella deve essere pagata (a meno che non si abbia legalmente diritto al gratuito patrocinio, o non si abbia la fortuna di avere un amico avvocato disposto a farlo gratis), anche se si accetta il decreto (ovviamente, in questo caso la parcella sarà relativamente bassa).

Quanto a cosa farà il PM... io non lo so e non posso prevederlo.
 
10092870
10092870 Inviato: 23 Giu 2010 8:58
 

Beh, per esperienza ti posso assicurare che, sebbene ciò che dici sia corretto (ma il decreto penale lo emette il GIP, non il Giudice dibattimentale monocratico) il difensore d'ufficio in quei casi non becca un quattrino, come peraltro nel 90% delle difese d'ufficio.

Chiedere il gratuito patrocinio per 35€ (quello è il valore medio della tariffa - per il solo esame del decreto - che liquida il Giudice se si fa l'istanza) costa più di spese di cancelleria e telefonoate che altro.

Certo, se ti rivolgi ad uno disonesto (e purtroppo ci sono) ti può anche mettere fuori una nota da qualche centinaio di €, ma questo vale anche per idraulici, elettricisti, imbianchini, ecc.

Per il resto...ok.

Ciao e grazie a tutti per le risposte.
 
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