Citazione:
Orotelli.
Il piccolo Francesco Pira travolto nella strada principale del paese.
Uccide con la moto un bambino di 4 anni
L'investitore scappa e si nasconde in casa: arrestato dai carabinieri
Un bambino di appena quattro anni è stato investito e ucciso ieri mattina nella strada principale di Orotelli da una moto pirata. Abbandonata la sua Honda in un vicolo poco distante dal luogo dell'incidente, Antonello Pittalis, l'investitore, si è rifugiato a casa dove è stato arrestato dai carabinieri con le accuse di omicidio colposo e di omissione di soccorso.
La piccola vittima si chiamava Francesco Pira ed avrebbe compiuto cinque anni fra poco. Aveva una sorellina e un fratellino, il padre Andrea fa il pastore. La tragedia ha gettato nello sconforto l'intera comunità, dove non si ricorda a memoria d'uomo una tragedia del genere.
Il piccolo Francesco Pira travolto nella strada principale del paese.
Uccide con la moto un bambino di 4 anni
L'investitore scappa e si nasconde in casa: arrestato dai carabinieri
Un bambino di appena quattro anni è stato investito e ucciso ieri mattina nella strada principale di Orotelli da una moto pirata. Abbandonata la sua Honda in un vicolo poco distante dal luogo dell'incidente, Antonello Pittalis, l'investitore, si è rifugiato a casa dove è stato arrestato dai carabinieri con le accuse di omicidio colposo e di omissione di soccorso.
La piccola vittima si chiamava Francesco Pira ed avrebbe compiuto cinque anni fra poco. Aveva una sorellina e un fratellino, il padre Andrea fa il pastore. La tragedia ha gettato nello sconforto l'intera comunità, dove non si ricorda a memoria d'uomo una tragedia del genere.
Fonte Unione Sarda
Non voglio entrare in questioni giuridiche che non mi interessano, pene terrificanti e quant'altro.
Il fatto è successo davanti ad un sacco di gente e la dinamica è chiara: il bimbo è scappato dalle attenzioni dei genitori e la moto che sopraggiungeva, a velocità non certo prudenziale lo ha travolto.
Dopo non molto il bambino è morto per lesioni interne.
Il babbo del motociclista (e non c'è dubbio di dubitarne, affranto), sostiene che il figlio non sia voluto scappare ma fosse sotto shock.
La mia riflessione, molto semplice, vuole essere questa:
tante volte ci lamentiamo del comportamento degli automobilisti nei nostri confronti ma dobbiamo ricordarci che anche noi motociclisti abbiamo una controparte, in strada, più debole di noi come i pedoni.
Se quel motociclista avesse mantenuto una velocità adeguata alla situazione: strada piena di gente, che non è 50 Kmh che è il limite massimo ma una velocità adeguata tale da fermarsi senza danni ed in ogni caso da evitare l'incidente, non sarei qui a parlare dell'ennesimo incidente mortale.