Yuppidhu ha scritto:
Come va la Supermoto R
Teatro della prova il circuito ungherese di Pannonia Ring; ad attenderci la versione R della Super Duke 990 con la sua linea spigolosa resa ancor più racing dai particolari in carbonio che contribuiscono a ridurne il peso di qualche kg.
In sella ci si accorge immediatamente della diversa impostazione della ciclistica avvertibile a causa dell’aumento dell’altezza della seduta che passa dagli 850 mm della versione base agli 865 mm di questa R. Il bicilindrico austriaco mantiene l’erogazione corposa e progressiva ai medi regimi della Super Duke presentata qualche settimana fa, con la risposta del gas ai bassi fin troppo pronta a cui tocca abituarsi specie se non si è piloti smaliziati. Di contro la grande esuberanza ai medi scaglia letteralmente la lancetta del contagiri contro il limitatore, facendo rimpiangere qualche migliaio di giri di allungo in più. Ottimo il cambio, sempre preciso negli innesti, e la frizione dall’elevata modulabilità.
Passiamo alla ciclistica. Grazie alle modifiche e al setting della forcella si ha un ottimo feeling in inserimento in curva, che risulta rapido e preciso, rendendo la 990 R anche molto agile nei cambi di direzione. Grazie alle quote ciclistiche riviste, l’avantreno è stabile anche sui curvoni veloci del Pannonia Ring dove rimane preferibile adottare traiettorie arrotondate e “lasciar correre” la moto utilizzando un rapporto più lungo di quello che verrebbe istintivo adottare.
Ottime le performance dei pneumatici Dunlop D208RR che offrono un appoggio sicuro in tutte le situazioni anche quelle estreme come l’uso in pista
Valida la frenata, potente ma anche modulabile, con una resa costante anche dopo un tirato turno di pista. Solo nella frenate più impegnativa del tracciato ungherese, la Super Duke 990 R ha evidenziato qualche eccessivo alleggerimento del posteriore che ha causato dei pendolamenti della ruota posteriore.
Ma sbaglio o qui si parla della Super Duke? Hanno provato la Super Duke su una pista da motard?