Ti senti di aver fatto un'impresa piccola.. piccola.. ma che ti riempie di orgoglio e ti scalda il cuore.

Al rientro a casa dopo aver preso la pioggia e anche la nebbia in alcuni casi tra me e me mi dicevo.. ma chi me lo fa fare, tutta questa acqua, la nebbia, lo stress di una guida ancor più attenta.. ma neanche il tempo di mettere la moto in garage e screndere dalla sella che questi pensieri spariscono d'incanto per lasciar posto alla piccola impresa appena compiuta.

Grazie Marco per questa riflessione

..........
Io ho imparato ad andare in moto sotto la pioggia... mesi e mesi sempre sotto la pioggia, anche l'esame A3 sotto la pioggia... quando non piove mi sento strano...

....ed io che credevo abitassi sull'isola più soleggiata al mondo!!!

Salve, scusate l'assenza, ma Casina mi ha tenuto impegnato...

1) .......... D'altra parte il dualismo tra razionalità ed irrazionalità implica anche i motivi per cui uno vada più o meno veloce, credo.


2) .................. per capire se, come sembra, a tutti o quasi qualche brividino piace provarlo. Anche se siamo per la moto "ragionata" e "tranquilla".

Bentornato!

1) Non credo che sia così, almeno se accettiamo la premessa che la motocicletta è "irrazionale" in quanto - secondo la teoria logica - è un bene non destinato a soddisfare esigenze materiali e pratiche. .............l:

la prima è che non riesco a vedere irrazionale la moto

Quello che continuo a non afferrare è perché, anche se concordiamo che la moto è irrazionale, questo sia legato indissolubilmente all'andarci velocemente...

........

Sinceramente non riesco ad immaginarmi mentre vado veloce "sempre". Ogni tanto mi piace e lo faccio, inutile negarlo, ma non è il modo di "sentire" la moto. Dopo una tirata non mi sento così appagato e soddisfatto come dopo un bel tratto guidato, percorso di fino solo con l'acceleratore.

Grande xx,favolosa,sincera,velocissima,l'ho cambiata dopo 11 anni con ducati 1198 bianca,ugualmente sincera,molto piu' performante,la moto tranquilla per noi di mezza eta? balleeeeee,siamo sicuramente in grado di reggere il passo di molti giovani per tanti anni ancora e poi noi vogliamo liberta' non confronti,certo che la mia Lei non e' completamente soddisfatta del cambio ma resiste,proprio come noi.
Vi voglio bene
Massimo

La tua affermazione mi dà un pò di coraggio,è dagli anni 60 che vado su due ruote tra motorini,moto,bici(agonistica e no)per dire ci saprò a questo punto andare sopra o no? eppure per essere ritornato alla moto da vespa e scooter(ultimi 25 anni)per prudenza(esagerata)nel sett.2008 ho preso un 250cc.da 28cv.ora dopo soli 16 mesi ho cominciato a sentirla stretta e 4 gg.fa ho fatto il contratto per un Vstrommer traveller 650 suzuki che ritirerò dopo il 10 gennaio!!!40 cv di più!Mi sto cagando addosso al pensiero!pensa,l'ho ordinata addesso che ho 59 anni e la ritirerò che ne avrò 60!!(li compio il 4.01)Il tempo mi vola sotto troppo veloce,vorrei frenare!Non mi sento cosi grande da reggere il passo ai giovani,a meno che non beva qualche grappino ammazza tensione e....cristiani(disdicevole)ciao

La tua affermazione mi dà un pò di coraggio,è dagli anni 60 che vado su due ruote tra motorini,moto,bici(agonistica e no)per dire ci saprò a questo punto andare sopra o no? eppure per essere ritornato alla moto da vespa e scooter(ultimi 25 anni)per prudenza(esagerata)nel sett.2008 ho preso un 250cc.da 28cv.ora dopo soli 16 mesi ho cominciato a sentirla stretta e 4 gg.fa ho fatto il contratto per un Vstrommer traveller 650 suzuki che ritirerò dopo il 10 gennaio!!!40 cv di più!Mi sto cagando addosso al pensiero!pensa,l'ho ordinata addesso che ho 59 anni e la ritirerò che ne avrò 60!!(li compio il 4.01)Il tempo mi vola sotto troppo veloce,vorrei frenare!Non mi sento cosi grande da reggere il passo ai giovani,a meno che non beva qualche grappino ammazza tensione e....cristiani(disdicevole)ciao

Meno male che il casco è obligatorio,così non si vede chi c'è dentro:un ventenne:però al pensiero di salirci la prima volta...mah!Sarà come andare in bici:una volta imparato non si scorda più!

approposito di casco!!!!!!!!!!!!quest'estate ho sorpassato in maniera un pò azzardata un'auto,in autostrada e ,subito dopo ,sono rientrato per accedere ad un distributore.mi sono ritrovato dopo qualche secondo la medesima alle spalle,con due anziani che mi dicevano :- poveri i suoi genitori-... ho pensato bene di non togliere il casco...

..................
Non sono convinto che la moto sia di per sè non "destinata a soddisfare esigenze materiali e pratiche". E' certamente più pratico spostarsi in moto in città e certamente più economico mantenere una moto che un'auto. ...........
Quello che continuo a non afferrare è perché, anche se concordiamo che la moto è irrazionale, questo sia legato indissolubilmente all'andarci velocemente...

Ed a tal proposito concludo riportando il primo paragrafo di La Lentezza, romanzo dello scrittore ceco Milan Kundera...

"...Mia moglie Vera mi dice: “Sulle strade francesi ogni cinquanta minuti muore un uomo. Guardali tutti questi pazzi che corrono accanto a noi. Sono gli stessi che sanno essere così straordinariamente prudenti quando sotto i loro occhi viene scippata una vecchietta. Com’è possibile che quando guidano non abbiano paura?”.
Che cosa rispondere? Questo, forse: che l’uomo curvo sulla sua motocicletta è tutto concentrato sull’attimo presente del suo volo; egli si aggrappa ad un frammento di tempo scisso dal passato come dal futuro.; si è sottratto alla continuità del tempo; è fuori del tempo; in altre parole, è in uno stato di estasi; in tale stato non sa niente della sua età, niente di sua moglie, niente dei suoi figli, niente dei suoi guai, e di conseguenza non ha paura, poiché l’origine della paura è nel futuro, e chi si è affrancato dal futuro non ha più nulla da temere.La velocità è la forma di estasi che la rivoluzione tecnologica ha regalato all’uomo. A differenza del motociclista, l’uomo che corre a piedi è sempre presente al proprio corpo, costretto com’è a pensare continuamente alle vesciche, all’affanno; quando corre avverte il proprio peso e la propria età, ed è più che mai consapevole di se stesso e del tempo della sua vita. Ma quando l’uomo delega il potere di produrre velocità a una macchina, allora tutto cambia: il suo corpo è fuori gioco, e la velocità a cui si abbandona è incorporea, immateriale – velocità pura in sé e per sé, velocità-estasi. "

Ce l'hai bello alto l'ombelico! Comunque, è vero, come sempre, hai ragione tu, Jack! Non ha senso parlare di velocità in assoluto, dipende dal tracciato, dalla moto, dal meteo, dalle capacità di guida...

Ma quello che mi interessa sviscerare qui è come uno vede il suo rapporto con la velocità in generale. Sono convinto che tutti, in un modo o nell'altro ci siamo fatti una sparatina, se non altro per vedere che effetto fa. Chi ha una supersportiva sarà arrivato a 300Km/h (brrrrr ) chi c'ha un 125 avrà fatto a malapena i 100... Ma non è certo a queste velocità che si sta tutto il tempo. Ci si diverte anche a meno, a mio avviso. Eppure c'è chi dice che vale la pena di andare in moto solo quando si lotta contro le leggi della fisica. Personalmente non condivido, ma rispetterei una posizione del genere.

Mi piacerebbe sentire le varie argomentazioni, però!

Comunque la moto non è irrazionale, è semplicemente l'evoluzione di un concetto di spostamento individuale che agli inizi era basato sul cavallo (che nessuno trovava irrazionale), poi sulla bicicletta (lo strumento più razionale che esista) e che infine è arrivato alla motocicletta. Può essere irrazionale girare nel traffico cittadino con una fireblade perché non si trova nel proprio ambiente che è la pista ma nella motocicletta in sé non vi è niente di irrazionale.
Nessuno, nei tempi andati, giudicava razionale la carrozza e irrazionale il cavallo...