Certo informarsi è sempre un bene e dimostra un approccio "democratico e rispettoso" al mondo al quale ci avviciniamo.
Lo stesso rispetto verso i simboli altrui invece non lo vedo proprio da parte di questi gruppi non solo motociclistici.
Notate quanti simboli con la croce sono sulle patch o appese al collo con catenine o verniciate sulle moto.
E non mi sembra che in genere siano persone ispirate dalla frequentazione assidua dell'oratorio della parrocchia,
Io non sono religioso ma penso che chi lo è senta disagio sicuramente più profondo (e anche più giustificato) di chi vede la "sua aquiletta" messa per gioco sul giubbotto di un'altro motociclista.
I simboli di questi gruppi, tra l'altro, non sono neppure di loro fantasia ad eccezione dei due simpatici e motoristici pistoni e bielle incrociati.
Sono stati tutti scopiazzati dal passato, spesso senza neppure sapere cosa rappresentavano, come la croce di Malta, le aquile imperiali romane e tedesche, i simboli di eserciti e corsari.
Anche questo è scimiottare e sicuramente non dà a nessuno l'esclusiva del simbolo o del colore.
Non oso immaginare come si rivoltino nella tomba i Cavalieri di Malta o tutti quelli che sono morti in guerra per difendere dei principi profondi a vedere le loro croci o le loro aquile sui giubbotti di motociclisti litigiosi.
Bisogna riderci un pò sù, sdrammatizzare queste cose ma non sottovalutarle.
Una delle poche cose che la mia generazione, tra 1968, anni di piombo e ricordi freschi di Mussolini dei nostri genitori, ha imparato, è quella di riconoscere al volo i germi del totalitarismo (per noi fascismo).
E' facile riconoscerlo quando un'organizzazione, un partito, una religione, uno stato, una banda o anche solo un'altro individuo vuole imporre con la forza o con leggi comportamenti che sono invece strettamente personali, come il modo di vestire, la lunghezza e il taglio dei capelli, l'orecchino, il colore, la bandierina sulla moto, quello che bevo al bar, insomma tutto quello che riguarda esclusivamente noi.
E questo è indipendente da una classificazione politica di destra o sinistra.
Il fascismo è ad ampio spettro.
La moto è sempre stata simbolo di libertà individuale, di insofferenza agli schemi ed è, per me, incomprensibile vedere che tra i motociclisti ci siano persone che si creano masochisticamente un mondo di regole feree e di simboli tragici, regole molto più rigide e severe di quelle della società che spesso dicono di contestare, e in più hanno anche pretese di "copyright".
Di sicuro io non avrò mai problemi di patch con nessuno perchè non ne porto e soprattutto patch che si confondano con gruppi perchè non ho crisi di identità e non sento il bisogno di imitare nessuno, appartenere ed essere accettato da una setta per sentirmi protetto o per omologarmi ad una ideologia.
Ma se un giorno trovassi una decorazione che mi dona
, la trovassi su di una bancarella in commercio e il narciso che è in me mi spingesse a cucirla (a farla cucire dalla suocera perchè mi pungo), non avrei problemi.
Io non impongo nulla agli altri quindi anche gli altri, facciano gruppi, si autocostruiscano leggi astruse, facciano quel che vogliono ma non invadano la mia libertà individuale