Tuthmosi ha scritto:
Anche se ti sei espresso malamente il senso di quello che vuoi dire si riesce comunque a capire e fino ad un certo punto hai pure ragione.
Però sono le regole del "gioco", dipende dalla chiave di lettura che vogliamo avere.
Se ragioniamo solo sulle contravvenzioni allora la pattuglia non serve a nulla, se invece vogliamo vederla in un modo più ampio, allora possiamo dire che la pattuglia visibile rende quei trecento metri di strada più sicuri....se domani cambiano postazione ad essere sicuri sono gli stessi trecento metri di oggi, perché gli indigeni si aspettano di trovare ancora lì la pattuglia, e i nuovi trecento metri scelti.
Nel tempo tutta una strada e tutte le strade saranno sicure, perché gli utenti saranno stati educati, anche a mezzo delle contravvenzioni, a vedere le pattuglie ovunque e non saper mai dove poterle trovare, sebbene vi sia l'obbligo della presegnalazione.
Vedi, io e te siamo molto in contrasto su questo argomento perché tu sei votato alla punizione sempre e comunque, più punisci meglio fai....io invece ritengo che laddove non vengono rilevati illeciti vuol dire che non ci sono stati comportamenti tali da mettere in pericolo la pubblica incolumità.
Ti porto un esempio.
Chi bazzica dalle mie parti, il Veneto, conosce certamente il costo, la strada che da Piovene Rocchette porta ad Asiago.
Si tratta di una strada favolosa, con un asfalto da pista, tornanti ampissimi da piega e rettilinei tra uno e l'altro sufficientemente lunghi da permettere a chi la percorre un certo divertimento.
Tra tutti, il più performante è il tornante 6, detto "la baricatella" dall'omonimo bar ivi presente dal cui piazzale si possono ammirare le evoluzioni dei provetti Valentino Rossi e Miki Biason di turno.
Cosa succede? Non passa lunedi che non leggi sui quotidiani locali le storie di bravi ragazzi, che non correvano mai, tutti casa chiesa e morosa, che ora sono titolari di una foto lungo quella strada...pace all'anima loro.
Ebbene, l'amministrazione di Asiago ha provveduto a collocare 5-6 velox lungo il percorso, ma a niente o poco sono serviti.
Ebbene una volta, e forse non è stata l'unica, per un intero pomeriggio di domenica (e te lo garantisco perché sono rimasto lì tre ore di mio per mangiare, ascoltare le partite e prendere i freschi, sono arrivato che c'erano e sono andato via lasciandoli lì), una pattuglia della stradale è rimasta sul parcheggio del tornante 6 apparentemente a non fare una mazza perché non fermavano nessuno o quasi.
Beh, non ho mica letto niente il giorno a seguire riguardo ad incidenti in quella strada.
Considera che i "colleghi" centauri avvisavano ben prima e ben oltre della presenza della pattuglia.
Morale? Sicuramente duplice.
Secondo il tuo punto di vista quei due hanno rubato lo stipendio facendo gli spaventapasseri e buttando via una domenica, in base al mio invece hanno contribuito a rendere quella strada, almeno quel giorno, sicura.
Quotone immenso con monumento annesso.
Mi sono appassionato a leggere i tuoi botta e risposta con Giancar, arrivando alla tua stessa conclusione, cioè vi sono persone che amano punire e altre che credono fermamente nella prevenzione, pratica che per taluni benpensanti retrogradi è ritenuta solo una spesa inutile in quanto non porta ad entrate vere e proprie, e non sanno che invece procura un sacco di risparmi in termini economici e di vite umane.
Purtroppo resto della convinzione che Giancar faccia parte di quella categoria di persone inacidite dotate di distintivo e prive di motocicletta, che frequentano questo forum al solo scopo di "spiare" quello che si scrive e si progetta per poi intervenire e punire all'occorrenza.
Vorrei tanto essere smentito e magari incontrare Giancar a bordo della sua due ruote per percorre insieme la ValTrebbia e vedere chi dei due riesce a commettere meno infrazioni al codice della strada.