Taym ha scritto:
Io condivido completamente lo spirito dei posts sopra. Anche io credo la sicurezza non debba mai essere seconda a nulla: le implicazioni di una leggerezza in tal senso possono essere disastrose per noi e per le persone a noi care.
Pero' sono filosoficamente contrario alle imposizioni di legge quando non servano a proteggere gli altri dai comportamenti sbagliati degli uni.
Personalmente, sono a favore di leggi severissime per quel che riguarda la sicurezza altrui (slalom in citta' a 150Kmh, come dicevate giustamente, guida in stato di ebbrezza, dispositivi di segnalazione non omologati, o quant'altro vediamo spesso sulle strade), ma sono filosoficamente contrario alle leggi che impongano sicurezza per me stesso.
Al contrario, credo serva:
- Informazione accurata, non solo dalla stampa specializzata, ma soprattutto da organi governativi: pubblicita' (progresso?), informazioni sulle omologazioni, su cosa significhino, su come scoprire se i prodotti sono ad esse aderenti, obbligo dei produttori ad indicarlo in etichetta in modo chiaro ed univoco.
- Incentivi ad usare prodotti che aderiscano ai migliori standard di sicurezza, di qualsiasi tipo, per gli acquirenti
- Incentivi ad omologare per i produttori, di qualsiasi tipo
- Disincentivi a non proteggersi: assicurazioni non obbligate a pagare premi, maggiore numero di punti tolti in caso di infrazione, ecc.
In altre parole, si deve rendere conveniente usare la massima cura nel massimizzare la proria sicurezza, e sconveniente non farlo.
Se poi uno e' superficiale nonostante questo, beh... fatti suoi; che ne paghi le conseguenze.
Ma l'idea che io possa essre fermato dalla polizia perche' non sto proteggendo "me stesso" e' a mio avviso un'invasione della mia privacy, della mia liberta' di fare cose sciocche, per me stesso, e un'azione fuori del dominio di un Governo.
In Democrazia non ci sono sudditi, ma Cittadini: il governo e' un servizio al Cittadino, non una guida morale o etica, ne' un Sovrano che imponga come comportarsi nell'ambito della propria sfera privata.
Paradossalmente, se crediamo in un Governo che funga da padree ci imponga cosa fa bene a noi stessi, continueremo a ingenerare in molti, inevitabilmente, una sciocca mentalita' da adolescenti superficilamente ribelli e furbi. E' proprio l'assenza di cultura della sicurezza di cui parliamo.
Per quanto riguarda la stampa: concordo con voi, e' vergognoso che ci sia tanta incompetenza. Ma, mi chiedo, perche' nessuna rivsta decide di battere la concorrenza e fare un figurone parlando con competenza di sicurezza? In un sistema di libero mercato questo accadrebbe in un secondo! Forse la concorrenza, anche in quel campo, non e' poi genuina, e nessuno vuol infastidire il concorrente, purche' si sopravviva tutti. Potrei sbagliare, ma non mi sorprenderei se fosse proprio cosi'...
Sono sostanzialmente d'accordo con Tammione.
Difendo la libertà di fare quello che mi pare, di essere idiota.
Difendo però la libertà e il diritto di poter scegliere di proteggermi quanto più possibile secondo la tecnologia odierna (e ciò però mi quasi è impedito da cieche scelte di mercato che lasciano il monopolio della sicurezza a pochi produttori di nicchia, mentre il 99% dei prodotti rasentano la frode).
Ma la mia libertà di autodanneggiarmi arriva fino al punto esatto in cui essa non danneggi gli altri.
Porto ad esempio i papà che credendosi adulti ed abili portano in moto figli e figlie minorenni con addosso solo un caschetto del menga (magari da sci), e il resto in calzoncini.
Ho visto da poco un babbo con la figlioletta adolescente... stavo per tirargli qualcosa in testa.
Tu brutto babbione vai pure in transalp in calzoncini... ma i minori che hai a carico NO! la libertà dell'imbecille nel rischiare non può compromettere la salute di un minore.
E ciò vale anche per tutti quei scriteriati in zavatte che girano per strada da idioti... che ok se cadono si distruggono, fatti loro, ma se io devo anche preoccuparmi di schivarli...
Detto questo, sono sicuro che esiste questo fatalismo per motivi di informazione...
per qualche strano motivo chi va in scooter o in moto e dice "tanto vado piano" è convinto che in città sia in qualche modo sicuro.
Se diffondessero i dati REALI sugli incidenti e le REALI possibilità di evitare il peggio, molti sarebbero interessati e cambierebbero modo di andare in moto (come ho fatto io, come hanno fatto altri qui dentro).
Quindi la libertà mia di farmi male è lecita ma deve andare a pari passo con la libertà di informarmi... io assieme ad Alax e con chi ci segue stiamo tentando di buttare una briciola di informazione... ma rimarrà, in Italia, una nicchia: una cosa che interessa poche decine di persone.
In Uk 4 anni fa hanno fatto la recensione dando 10 alla Halvarssons Safety Suit... in Uk molti indossano una safety suit omologata per girare per strada.
In Uk hanno fatto lo Sharp, e ora molti comprano caschi più sicuri.
Motociclismo... il corrispettivo italiano, ignora l'esistenza dei capi omologati... altro che dargli 10/10 come voto!