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articolo rivista "motociclismo" sulla marca AXO
3784616
3784616 Inviato: 27 Feb 2008 16:52
Oggetto: articolo rivista "motociclismo" sulla marca AXO
 



Qualcuno di voi ha letto l'articolo della rivista motociclismo sul paraschiena axo non omologato e venduto come tale?...molto interessante..
 
3784898
3784898 Inviato: 27 Feb 2008 17:15
Oggetto: Re: articolo rivista "motociclismo" sulla marca AXO
 

tafraz ha scritto:
Qualcuno di voi ha letto l'articolo della rivista motociclismo sul paraschiena axo non omologato e venduto come tale?...molto interessante..


A quale numero della rivista ti riferisci ????
 
3784946
3784946 Inviato: 27 Feb 2008 17:19
Oggetto: Re: articolo rivista "motociclismo" sulla marca AXO
 

lolloenri ha scritto:


A quale numero della rivista ti riferisci ????

scusate la poca precisione..ultimo numero..marzo 2008 , pagine 12-13
 
3785185
3785185 Inviato: 27 Feb 2008 17:42
 

E adesso me lo dite icon_eek.gif icon_eek.gif icon_eek.gif ! ! !
Ho appena comprato un casco AXO icon_exclaim.gif icon_lol.gif icon_lol.gif
Ovviamente scherzavo, o almeno, spero di non dovermi preoccupare e che il fatto di quel paraschiena sia solo un caso isolato: un cosa del genere potrebbe mettere a rischio l'incolumità di molte persone icon_confused.gif icon_wink.gif
 
3785354
3785354 Inviato: 27 Feb 2008 17:57
 

AXO mi ha sempre dato dubbi... dopo il primo e l'ultimo acqusto che ho fatto... guanti made in china??? icon_confused.gif
Comunqur che non sia omologato non vuol dire che non vada bene... icon_wink.gif
 
3785571
3785571 Inviato: 27 Feb 2008 18:14
Oggetto: Re: articolo rivista "motociclismo" sulla marca AXO
 

tafraz ha scritto:
Qualcuno di voi ha letto l'articolo della rivista motociclismo sul paraschiena axo non omologato e venduto come tale?...molto interessante..


Assolutamente molto interessante come dici te e altrettanto interessante la risposta che l'azienda ha dato alla testata.
Ma come? Le nuove politiche commerciali dimostrano che fare il "mea culpa" degli errori, quali essi siano e risolvere tutto alla luce del sole, è un' ottima scelta per fidellizzare i clienti e non intaccare la reputazione del marchio e questi ci si accaniscono?

Gli va riconosciuto comunque un bel coraggio, mettersi contro una rivista del settore che passa sottomano a una marea di appassionati... boh, avranno fior fiore di avvocati!?

Ah, e del caso del sito USA che ne pensi? eusa_think.gif
 
3786199
3786199 Inviato: 27 Feb 2008 19:17
Oggetto: Re: articolo rivista "motociclismo" sulla marca AXO
 

Ho letto anch'io oggi l'articolo appena mi é arrivato il giornale.

Superdade ha scritto:

...Gli va riconosciuto comunque un bel coraggio, mettersi contro una rivista del settore che passa sottomano a una marea di appassionati... boh, avranno fior fiore di avvocati!?


Hanno la faccia come il fondoschiena e come tale ci prendono sempre per il suddetto!!! eusa_clap.gif

doppio_lamp.gif
 
3787177
3787177 Inviato: 27 Feb 2008 20:32
Oggetto: Re: articolo rivista "motociclismo" sulla marca AXO
 

Superdade ha scritto:


Assolutamente molto interessante come dici te e altrettanto interessante la risposta che l'azienda ha dato alla testata.
Ma come? Le nuove politiche commerciali dimostrano che fare il "mea culpa" degli errori, quali essi siano e risolvere tutto alla luce del sole, è un' ottima scelta per fidellizzare i clienti e non intaccare la reputazione del marchio e questi ci si accaniscono?

Gli va riconosciuto comunque un bel coraggio, mettersi contro una rivista del settore che passa sottomano a una marea di appassionati... boh, avranno fior fiore di avvocati!?

Ah, e del caso del sito USA che ne pensi? eusa_think.gif

credo che come per molte cose la differenza sta nel fatto che in italia c'è la legge di pulcinella..aggirarla è fin troppo semplice..ma è veramente incredibile come, pur dallaparte del torto, abbiano il coraggio di aggredire..
 
3788446
3788446 Inviato: 27 Feb 2008 22:08
 

E' un problema comune a molti paraschiena.

Vengono considerati come "protezioni" tipo ginocchiere o gomitiere, e così superano test meno esigenti.

Prova a leggere il test che si trova (mi pare) sulle prime pagine del topic "Paraschiena Forcefield", vedrai che è più diffuso di quanto si pensi!
 
3789962
3789962 Inviato: 28 Feb 2008 9:12
 

Io penso che sia anche un po colpa di chi compra... il paraschiena in questione costa solo45€ rispetto alla media dei paraschiena che costa 80/90.
partiamo dal presupposto che per me è "dovere" del negoziante informare il cliente che non è omolagato sia per correttezza e anche solo per giustificare la differenza di prezzo, questo non vuol dire che non va bene ....Sul catalogo Axo (guarderò anche sul sito) è specificato che il paraschiena non è omologato.
Spesso i clienti sono disposti pur di spendere meno a comprere qualsiasi cosa... anche se non è una regola spesso il prezzo giustifica la qualità (anche se a volte paghiamo solo il marchio)
come acquistare sempre da stokkisti da un lato c'è il prezzo ma non sempre la qualità...
 
3790242
3790242 Inviato: 28 Feb 2008 9:59
 

è questo?



[img]

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Ultima modifica di sumit il 28 Feb 2008 10:02, modificato 1 volta in totale
 
3790257
3790257 Inviato: 28 Feb 2008 10:01
 

burnoutparatico ha scritto:
Io penso che sia anche un po colpa di chi compra... il paraschiena in questione costa solo45€ rispetto alla media dei paraschiena che costa 80/90.
partiamo dal presupposto che per me è "dovere" del negoziante informare il cliente che non è omolagato sia per correttezza e anche solo per giustificare la differenza di prezzo, questo non vuol dire che non va bene ....Sul catalogo Axo (guarderò anche sul sito) è specificato che il paraschiena non è omologato.
Spesso i clienti sono disposti pur di spendere meno a comprere qualsiasi cosa... anche se non è una regola spesso il prezzo giustifica la qualità (anche se a volte paghiamo solo il marchio)
come acquistare sempre da stokkisti da un lato c'è il prezzo ma non sempre la qualità...

..non sono d'accordo per nulla..1)spendere di più non è sinonimo di qualità e meno male che non è sempre così altrimenti saremmo rovinati..le ditte ci mangerebbero in maniera scandalosa..2)se hai letto è specificato che il sito molto furbescamente ha cambiato parte della descrizione del prodotto dopo la denuncia..questo dalle mie parti significa avere la coda di paglia..3)omettere particolari fondamentali durante la vendita è criminale!!
 
3790300
3790300 Inviato: 28 Feb 2008 10:08
 

Sul sito della AXO :
Back Protectors CE

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Paraschiena in materiale plastico, omologato CE
Protezione lombare
Fodera in poliammide, traforata, antibatterica e antisudore

Back Padding Levo

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Paraschiena in materiale plastico
Fodera traforata antibatterica e antisudore
Protezione lombare
Questo non riporta l'omologazione CE.

Vi copio dal sito UNI (Ente Nazionale Nazionale di unificazione) le norme che ci riguardano

Sicurezza su due ruote: le norme UNI per i motociclisti


Secondo i dati elaborati dall'Asaps (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale), l'Italia è prima nella triste graduatoria delle vittime causate da incidenti che vedono per protagonisti i motociclisti (ben 26 centauri hanno perso la vita nel quarto weekend di maggio, il 60% delle vittime del fine settimana).
Molteplici le cause: il fattore umano, quello ambientale-infrastrutturale e il fattore meccanico.

In tema di sicurezza passiva, l'UNI ha elaborato delle norme tecniche che intendono rappresentare un preciso riferimento per i produttori di accessori di moto e per gli appassionati delle due ruote che si apprestano ad acquistare dispostivi di protezione sicuri ed efficaci.
Tute, indumenti tecnici e i vari elementi protettitivi per le parti del corpo, per garantire la massima sicurezza ai motociclisti, devono essere a norma. L'UNI ha pubblicato di recente la serie di norme UNI EN 13595-1-2-3-4 relative "agli indumenti di protezione per motociclisti quali giacche, pantaloni e tute intere" allo scopo di garantire la protezione del motociclista in caso di un'eventuale caduta o incidente.

Ma come può il motociclista effettuare un acquisto consapevole ed avere la certezza che il capo che sta acquistando sia davvero una garanzia per la sua incolumità? Le norme precisano che tutti gli indumenti "sicuri" devono essere marcati in modo chiaro ed indelebile almeno con il marchio di fabbrica, il nome del prodotto o il modello ed il numero della norma applicata. Inoltre, il fabbricante è tenuto a fornire le istruzioni per l'uso che dovranno comprendere le indicazioni per la cura, la manutenzione e la pulizia del capo oltre che l'indirizzo completo del fabbricante.
Gli indumenti, se a norma, devono poter resistere allo strappo, all'abrasione, allo scoppio e al taglio provocato da un impatto. Le norme UNI stabiliscono inoltre i severi requisiti delle prove di resistenza alle quali le giacche, i pantaloni e le tute a norma sono sottoposti. Per ogni prova l'UNI ha specificato il tipo di apparecchiatura da impiegare, il procedimento da utilizzare e i valori limite accettabili. Inoltre, i materiali utilizzati (come ad esempio tessuti, cuoio, fibre elastiche, ecc.) devono essere atossici ed innocui a contatto con la pelle dell'utilizzatore (per evitare irritazioni o addirittura patologie alla pelle) e devono garantire la solidità dei colori (per evitare che durante l'uso, ad esempio con il sudore, i capi stingano sulla pelle del motociclista).
La progettazione di giacche, pantaloni, tute, prevede che gli indumenti provvisti di cinture, velcro, cerniere, ecc. siano rivestiti da uno strato superficiale di materiale esterno (pelle, tessuto, ecc.) allo scopo di proteggere la giunzione che risulta più debole in caso d'impatto.

La norma UNI EN 1621-2 è dedicata esclusivamente ai paraschiena- sempre più utilizzati dai motociciclisti - che possono essere staccabili o incorporati nei giubbotti o nelle tute. La norma UNI EN 1621-2 definisce le caratteristiche che i paraschiena per motociclisti devono possedere - in particolare le dimensioni minime delle protezioni - nonché i requisiti di prestazione e i dettagli dei metodi di prova.
La norma fornisce anche indicazioni in merito alle caratteristiche dimensionali, ergonomiche e di etichettatura.

I paraschiena "a norma" - che sono il frutto di un compromesso pratico tra capacità di protezione, comodità ed ergonomia - forniscono una difesa contro le contusioni e distorsioni causate da colpi diretti che coinvolgono la parte centrale della schiena, dalla vita sino al collo, e le scapole. Circa il 13% dei motociclisti feriti in incidenti stradali subisce infatti lesioni in queste parti del corpo, sebbene meno dello 0,2% riporti dei danni neurologici.
La norma fornisce come elemento fondamentale di sicurezza le dimensioni minime della zona di protezione. Considerando il dorso dell'utilizzatore (dal giro vita alle spalle), le protezioni del paraschiena devono avere una lunghezza del 72% (del 44% nella fascia a protezione delle spalle). Sempre in rapporto alla lunghezza del dorso del motociclista, l'ampiezza della zona centrale a protezione della spina dorsale deve essere del 29%. Dimensioni e posizione delle protezioni devono essere incluse nelle informazioni fornite dal fabbricante. A garanzia della capacità di protezione del prodotto, i paraschiena per motociclisti devono essere sottoposti a prove di impatto, eseguite in modo da simulare i pericoli derivanti dall'urto con bordi taglienti, come per esempio i cordoli di marciapiede.
Sia sul prodotto che sull'imballaggio vi deve essere, ben visibile, un apposito pittogramma che indichi il livello di prestazioni garantite (1 o 2 a seconda del livello di resistenza; 2 indica il livello di prestazione maggiore) e il tipo di protettore ("B" per i paraschiena normali, "L" per i protettori lombari, cioè particolari protezioni di dimensioni limitate, specificamente ideati per la copertura di questa regione del corpo), come da esempio sotto riportato.

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Il prodotto deve essere accompagnato da una serie di istruzioni e avvertenze, tra cui: come indossarlo (regolare correttamente l'indumento per un suo efficace utilizzo) e quando sostituirlo. Fondamentale anche l'avvertenza in merito a particolari condizioni ambientali, per esempio la temperatura, la cui variazione potrebbe ridurre significativamente le prestazioni del paraschiena. Il prodotto deve anche essere accompagnato da una dichiarazione del fabbricante sulla non nocività dei materiali utilizzati.

Per i motociclisti che prestano attenzione al look e all'immagine - basti pensare all'abbigliamento tipico di chi monta in sella ad una custom - un accessorio indispensabile sono gli occhiali da moto. La norma UNI EN 1938 "Protezione personale degli occhi - Occhiali a visiera per utilizzatori di motocicli e ciclomotori" fissa i requisiti e i metodi di prova per questo particolare prodotto.
Dalla progettazione alla fabbricazione devono essere rispettati alcuni requisiti riguardanti i materiali, le dimensioni e la ventilazione. Gli "occhiali a norma" infatti devono essere prodotti con materiali atossici ed anallergici per evitare irritazioni all’utilizzatore. Inoltre da non sottovalutare nella realizzazione è la dimensione della lente degli occhiali che deve essere sufficientemente ampia da garantire un’ottima visibilità.
Un altro fattore essenziale è la ventilazione interna all’occhiale che, se progettata come spiega la norma, evita il rischio di appannamento e quindi la diminuzione della visuale. Come ogni prodotto di sicurezza anche gli occhiali a visiera sono sottoposti a prove di resistenza agli urti, al deterioramento ed alla radiazione ultravioletta.

Immancabile è la marcatura apposta sugli occhiali che deve contenere i dati completi del fabbricante ed il numero della norma di riferimento. Per la tutela del consumatore, a corredo degli occhiali, devono essere inserite alcune informazioni dal fabbricante che indicano le istruzioni d’uso, di manutenzione e di pulizia.

Sempre in tema di dispositivi di sicurezza passiva, la norma UNI EN 1621-1 riguarda i requisiti e i metodi di prova per i protettori contro l’impatto che vengono incorporati negli indumenti per motociclisti e che servono appunto a proteggere le parti del corpo a maggior rischio (spalla, gomito e avambraccio, anca, ginocchio e tibiasuperiore, ginocchio, tibiasuperiore e media, parte frontale della gamba al di sotto del ginocchio).
La norma classifica i protettori in diverse categorie a seconda della zona del corpo alla quale sono destinati e numerose sono le prove alle quali vengono sottoposti. Per effettuarle è necessaria un’adeguata attrezzatura in grado di far cadere dall’alto, verticalmente, una massa di circa 5 Kg (+/- 10%) sul campione collocato su un’incudine di prova. L’energia cinetica della massa al momento dell’impatto deve essere di 50 J.
Le prove vengono effettuate fissando saldamente i campioni sull’incudine e devono essere eseguite all’interno dell’area di prova della sagoma su tre punti diversi di ogni singolo campione, distanti tra di loro almeno 5 cm. Il valore medio dei risultati delle prove non deve essere maggiore di 35 kN e ogni valore singolo non deve essere maggiore di 50 kN. Alla fine deve essere compilato il resoconto di prova.
Ogni protettore deve essere marcato (sul prodotto stesso o su etichette attaccate al prodotto) in modo visibile e durevole con il numero della norma europea di riferimento. Le informazioni che accompagnano il prodotto devono essere redatte almeno nella lingua ufficiale del paese di destinazione e devono comprendere: il nome del fabbricante, l’identificazione del prodotto, le istruzioni per l’uso e un tipo di imballaggio idoneo per il trasporto.

I produttori di accessori sono sempre più attenti all'aspetto della sicurezza. Design, nuove tecnologie e materiali, innovativi strumenti di protezione vanno di pari passo con la tutela dell'incolumità dei centauri. Le norme tecniche dell'UNI possono rappresentare un valido punto di riferimento anche per i motociclisti che vogliono sempre più coniugare estetica con sicurezza.
Per un acquisto senza sorprese, per meccanismi di sicurezza passiva davvero efficaci, prestare attenzione all'etichettatura del prodotto è il primo passo di tutta una serie di precauzioni e comportamenti consapevoli che il manuale del perfetto motociclista dovrebbe indicare.

Ciao doppio_lamp_naked.gif icon_biggrin.gif
 
3790498
3790498 Inviato: 28 Feb 2008 10:34
 

precisissimo..
 
3790522
3790522 Inviato: 28 Feb 2008 10:38
 

io sono d'accordo in fatti ho specificato che spesso si paga solo il marchio e tutto il markerting che ci sta attorno... io il sito non l'ho gardato ne prima ne dopo l'articolo ma il catalogo a me sembra chiaro...
non voglio fare l'avvocato del diavolo e menchè meno della Axo e nemmeno dei rivenditori scorretti questo sia chiaro
 
3920313
3920313 Inviato: 14 Mar 2008 21:13
 

In ogni caso, la differenza delle denominazioni non era così illuminante, se non per chi abbia una buona "cultura" in materia.
E questo fatto, in mano a venditori non particolarmente scrupolosi, non può che ingenerare false sicurezze.
Appunto, ....... sicurezza, che sarebbe poi il motivo per cui lo si compra!

E il compito di una rivista specializzata è quello di fare chiarezza. Se no, che la si compra a fare?

doppio_lamp.gif
 
3921273
3921273 Inviato: 14 Mar 2008 23:09
 

babbowoom ha scritto:
I
E il compito di una rivista specializzata è quello di fare chiarezza. Se no, che la si compra a fare?

doppio_lamp.gif

giustissimo..ma è inaccettabile che per fare chiarezza una rivista debba subire delle minacce e del terrorismo piùo meno velato..il rischio e che i periodici diventino sempre più accondiscendenti..e buonanotte alla chiarezza..
 
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