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Lois on the loose: essere donna, viaggiare da sola nel mondo
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6398426 Inviato: 26 Nov 2008 0:28
Oggetto: Lois on the loose: essere donna, viaggiare da sola nel mondo
 

Amiche motocicliste, vi vorrei far conoscere una rider davvero speciale. Mi è venuta in mente leggendo questo post di Wizzly.

E ho pensato che, fra tutte le persone che girano il mondo in moto, che ho conosciuto o di cui ho sentito parlare, Lois Pryce - detta "Lois on the loose" dal titolo del suo blog - è quella che ammiro di più.


Vi mostro subito delle foto tratte dal suo sito, per farvi capire di che pasta è fatta, e poi riprendiamo il discorso icon_wink.gif :
































La mappa che vedete mostra il percorso da lei fatto in soli 4 mesi nel 2006 con un enduro da 250cc. IN SOLITARIA.

Mi permetto di commentare un'immagine, anche se direi che si commentano tutte da sole: pensate soltanto che cosa possa significare per una ragazzina come quella che è salita sulla moto, nell'ultima foto, nel vedere una donna come Lois che viaggia da sola. Che forza dirompente possa avere nell'immaginario di donne che in molti dei Paesi da lei attraversati sono ancora soggette all'infibulazione e ad altri riti e usanze di sottomissione all'uomo.

Qui di seguito riporto il suo racconto di una tappa in Angola. Ricordo di averla vissuta "in diretta", raccontata poche settimane dopo che le era capitata. La traduzione è mia, l'originale lo trovate qui:

Link a pagina di Horizonsunlimited.com

Citazione:
Mi avevano detto che le strade in Angola erano in condizioni disastrose, dopo 25 anni di guerra, ma avevo già smesso da tempo di dar retta alle assurde storie “sulla strada che mi aspettava più avanti”. Sapevo che c’era sempre un solo modo per scoprire come stavano le cose, ed era quello di andarci. Perciò, dopo aver superato il confine alle tre del pomeriggio, mi diressi verso le montagne dell’Angola, determinata a sfruttare ogni raggio di luce diurna, ma alle cinque e mezza del pomeriggio ero riuscita a percorrere appena 80 km ed ero già al crepuscolo. La strada dal confine non era altro che una pista sconnessa e pietrosa che serpeggiava tortuosamente su e giù per le montagne. Gran parte di essa era stata dilavata dai recenti diluvi della stagione delle pioggie, e gigantesche pozzanghere spezzavano la pista, abbastanza profonde da obbligarmi a entrarci dentro a piedi per essere sicura che non inghiottissero la mia moto. Grazie ai campi minati, era fuori discussione la possibilità di accamparsi nella foresta perciò, appena scese l’oscurità, la mia unica possibilità rimase quella di farmi vedere in uno dei piccoli accampamenti lungo la strada e chiedere il permesso di piantare la mia tenda.

Affidai la scelta del villaggio salutando con la mano i locali una volta superati, e osservando le loro reazioni. In prossimità di un gruppetto di piccole costruzioni di mattoni di fango ottenni tutto un gran sbracciare, sorridere e salutare da ciascun abitante, perciò feci una rapida inversione a U e lessi ad alta voce la frase fatta del mio frasario in Portoghese: “Potrei accamparmi qui stanotte?”. Mi accolsero calorosamente e con molto interesse, compreso un gentile camionista di nome Sabe, anche lui in procinto di trascorrere la notte lì. Fortunatamente parlava francese, e una volta rotto il ghiaccio non perse tempo a passarmi un libretto religioso, spiegandomi che era seguace di una chiesa evangelica americana. Feci in modo di dormire qualche ora, nonostante intorno alla mia tenda ci fosse un gran trambusto di maiali e capre, e il mattino seguente alle sei e mezza ero già per strada.

Come venne fuori in seguito, tutto quello che avevo sentito circa le strade dell’Angola non era vero. Era molto peggio. Stavo correndo contro il tempo – se volevo farcela a raggiungere il confine con la Namibia prima che mi scadesse il visto, avrei dovuto percorrere dai 300 ai 500 km al giorno in un miscuglio di fango, allagamenti, scalate su roccia e discese, aspre torbiere, piste di sabbia, asfalto fracassato e elefantiache pozze d’acqua che avrebbero inghiottito un Tir.

Come se non bastasse, la stagione delle pioggie era in pieno corso e ogni mattina dovevo rimettermi calze e stivali, ancora fradici dal giorno prima, e immergermi nuovamente nella pioggia che grondava da un cielo nero illuminato soltanto dai fulmini che scoccavano intorno a me. I miei progressi erano terribilmente lenti, e quasi tutti i giorni mi trovavo a infrangere la regola d’oro e guidare di notte, nella speranza di fare a tempo a raggiungere un villaggio dove trovare un posto dove sostare e trovare un boccone di cibo.

Era senza dubbio la parte più difficile del mio viaggio, fino ad allora. Guidai ogni giorno dall’alba al tramonto, fermandomi solo per riempire il serbatoio o per i bisogni fisiologici, che erano di per sé complicati dato che lungo le strade era risaputo che c’erano le mine, e quindi era impossibile mettersi dietro a un albero. La mia unica chance era quella di aspettare che la strada fosse libera e nascondermi semplicemente dietro alla moto, facendo attenzione ad eventuali veicoli in arrivo. Ero diventata talmente ossessionata dal percorrere chilometri, che in un’occasione mi scoprii a far pipì dietro alla moto mentre mangiavo una banana, per risparmiare minuti preziosi. Quando si dice multi-tasking! Ma la miseria della pioggia, del fango e della guida ininterrotta continuò e dopo pochi giorni ero lurida, constantemente fradicia e assolutamente esausta.

Quando non mi facevo pena da sola, provavo pena per i poveri Angolani. La guerra aveva spazzato via il loro Paese. Ogni città era bombardata; la gente viveva ancora in case mezze crollate, e le mura di ciascun edificio erano crivellate da colpi d’arma da fuoco. Le strade e le ferrovie erano praticamente distrutte. Carri armati abbandonati giacevano lungo la strada e i bambini giocavano con i proiettili nel fango. Così non riuscivo a spiegarmi come il popolo angolano potesse essere la gente più piacevole che io avessi mai incontrato in Africa. Ovunque mi fermassi ero accolta con un sorriso amichevole, talvolta con un tentativo di saluto in inglese, ma sempre con calore e interesse genuini. Non vi era traccia della ressa e di quei tentativi di truffa o di richiesta di denaro che avevo incontrato in altri Paesi africani. E’ proprio il caso di dire che il fango, il sudore e le lacrime dell’andare in moto erano resi sopportabili dallo straordinario popolo angolano.

Trovare la strada si rivelava problematico. C’erano pochi cartelli stradali, e di quelli rimasti molti erano stati ridotti a brandelli dai proiettili. In un tardo, buio e piovoso pomeriggio, stavo guidando lungo quella che una volta era una strada asfaltata, e mi imbattei in una biforcazione imprevista. A sinistra, la strada mostrava quello che rimaneva dell’asfalto e si addentrava nella foresta. A destra invece si presentava un’alternativa davvero poco attraente: era una pista di terra, tutta buche e pozzanghere; anzi, era proprio sommersa da 30 cm di torrente. Le recenti piogge l’avevano praticamente trasformata in un fiume impetuoso. Mi fermai a pensare e ripensare, incerta su quale via scegliere. Non c’era nessuno in giro cui chiedere, ma potevo vedere delle tracce di pneumatici uscire dal fiume. Dall’altro lato, quello che rimaneva dell’asfalto suggeriva quale fosse il vecchio tracciato della strada ed era questa che, in corrispondenza della biforcazione, era stata segnalata con le consuete pietre miliari ufficiali dipinte in bianco e rosso. Sembrava dunque la strada più promettente perciò mi avviai speranzosa lungo quest’ultima, sobbalzando lungo la superficie accidentata. Ma dopo poche centinaia di metri, non so perché, ebbi la sensazione di avere preso la strada sbagliata.Decisi di girare la moto e tornare indietro all’incrocio e pensare ancora. Feci un’ampia inversione a U in mezzo agli alberi e intorno a una delle pietre miliari. Appena completata l’inversione, con la coda dell’occhio mi accorsi che c’era un scritta sbiadita sulla pietra e, sciaguratamente, il disegno di un teschio con le ossa incrociate. Mi fermai e guardai più da vicino. Trasalii quando lessi le parole che vi erano scritte: “Pericolo! Mine”. Il mio sesto senso mi aveva detto giusto: ero appena entrata in un campo minato...















Buona strada a tutte le motocicliste del mondo.

Daniele

Ultima modifica di DanieleCossu il 19 Dic 2008 10:33, modificato 3 volte in totale
 
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6398538 Inviato: 26 Nov 2008 1:44
 

che donna e che palle grosse così,come un'uovo di struzzo! davvero complimenti 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif



pauroso quell'ultimo segnale icon_eek.gif
 
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6399015 Inviato: 26 Nov 2008 9:07
 

Davvero complimenti ed ammirazione per lei, non solo una grande donna intrepida e coraggiosa ma davvero una grande motociclista.
 
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6399086 Inviato: 26 Nov 2008 9:18
 

icon_eek.gif icon_eek.gif ammazza....che tonna!!
dopo tutti questi post di viaggi meravigliosi....ho concluso una cosa....domani mattina rapina in banca e domani sera si parte!! icon_asd.gif icon_asd.gif

andrò subito a vedere il suo blog, grazie della segnalazione!!
 
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6399480 Inviato: 26 Nov 2008 10:14
 

Tu pensa che emozione la moto, essere stretta tra le gambe di una donna così! icon_mrgreen.gif
 
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6399590 Inviato: 26 Nov 2008 10:26
 

come ha detto daniele, oltre all'aspetto puro dell'avventura, vi è un segnale di non poca importanza che condivido totalmente... quello che ha rappresentato per le donne africane il passaggio di Lois nei loro villaggi, nelle loro terre martoriate da guerre e da 1000 problemi... la speranza è che abbia funzionato da stimolo a far qualcosa per migliorare la loro posizione, vero che bisogna aver rispetto delle tradizioni locali (ricordandoci che nel modo tutto è relativo!!), ma le torture credo siano torture in ogni parte del mondo... bravo daniele per aver postato una così bella avventura da leggere, da vedere e da farne "tesoro"!!!
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6402417 Inviato: 26 Nov 2008 15:14
 

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dovrei fare un server solo di faccine così....


Imbarazzante...
ma siamo sicuri chee sia una donna????


Adesso mi leggerò meglio e nei dettagli tutto quanto...ma solo dalle prime due o tre cose lette e viste sono già rimasto basito...


Saluti Desmo icon_biggrin.gif
 
6406894
6406894 Inviato: 26 Nov 2008 22:09
 

Cavoli, di donne così (senza nulla togliere alle altre) ce n'è una su un miliardo!
Che sensazioni! Mi ha fatto risalire alla gola un groppo che pensavo sciolto. Nel 1980 feci un viaggetto (in confronto a questo, non può essere che definito così) con l'XT in Africa del nord con un amico. Le emozioni sono le stesse: la natura e i panorami (mozzafiato), il tempo (pazzesco per noi poveri europei continentali, torrido il giorno, gelido nelle notti desertiche), la gente (povera al punto da avventarsi sui pezzi di pane rinseccolito che magari disdegnavamo dalle nostre scorte - che stolti! - e gettavamo via, ma piena di dignità).
Ho i brividi, per una persona così l'unico sentimento che si può provare è ammirazione, profonda e sconfinata ammirazione. Troppo spesso stiamo a crogiolarci nei ricordi delle nostre "imprese" che ci sembrano chissà che, e invece scopriamo quanto piccoli e insignificanti siamo di fronte a tanto coraggio e tanta "insana" passione.
Mi resta solo una parola (la dico in inglese): RESPECT!
 
6417486
6417486 Inviato: 28 Nov 2008 0:05
 

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6417543
6417543 Inviato: 28 Nov 2008 0:13
 

yeah, respect!!! ho letto il suo primo libro.. e mi mordevo i gomiti per 2 motivi: il desiderio di poter fare quel viaggio e il desiderio di conoscere una ragazza così tra le mille "oddio! non so cosa mettermi!".
io ho ancora poca esperienza di viaggi, ma mi domando come sia possibile mettere da parte soldi a sufficienza per mesi on the road, mollare il lavoro e partire. riuscirà mai la mia condizione operaia a portarmi altrettanto lontano?
 
6467104
6467104 Inviato: 4 Dic 2008 8:32
 

Il bello è che i commenti a questo topic sono solo degli uomini icon_sad.gif
E l'unica che ha commentato da qualche parte, non ci ha creduto mica tanto, alla sua storia icon_confused.gif
 
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6467132 Inviato: 4 Dic 2008 8:40
 

vero... hehehe... ma le donne sono così... quando incrociano la "più f--a della città" gli trovano sempre e comunque qualcosa di negativo... mhà... in certe cose sono meno "solidali" dei maschietti... donne... un continuo mistero...
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6475398
6475398 Inviato: 5 Dic 2008 10:38
 

floydoz ha scritto:
quando incrociano la "più f--a della città" gli trovano sempre e comunque qualcosa di negativo...

verissimo
 
6475550
6475550 Inviato: 5 Dic 2008 11:03
 

SuperFunk ha scritto:
yeah, respect!!! ho letto il suo primo libro.. e mi mordevo i gomiti per 2 motivi: il desiderio di poter fare quel viaggio e il desiderio di conoscere una ragazza così tra le mille "oddio! non so cosa mettermi!".
io ho ancora poca esperienza di viaggi, ma mi domando come sia possibile mettere da parte soldi a sufficienza per mesi on the road, mollare il lavoro e partire. riuscirà mai la mia condizione operaia a portarmi altrettanto lontano?


Ciao mi dai il titolo del libro ???
ormai ho fame di sapere tutto di lei, ke motociclista 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif
 
6475628
6475628 Inviato: 5 Dic 2008 11:12
 

leddaandre ha scritto:

Ciao mi dai il titolo del libro ???


Lo trovi qui:
Loisontheloose.com
 
6565488
6565488 Inviato: 18 Dic 2008 12:36
 

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Che donna!!!
Ha tutto il mio rispetto e la mia ammirazione!!!
E anche un sacco di invidia (nel senso buono, eh!)!!!!!!!!!!!!
Cerco subito il libro... deve essere incredibile, solo leggere quelle righe mi ha fatto venire la pelle d'oca...

Ancora eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif

P.S. Di donne così non ce n'è una su un milione... ma una su DUE milioni!!!
 
6566312
6566312 Inviato: 18 Dic 2008 14:48
 

ma esiste anche la versione in italiano dei suoi libri?
quelle poche righe che hai postato mi hanno letteralmente rapito...

GRANDE MITICA LOIS 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
6566587
6566587 Inviato: 18 Dic 2008 15:18
 

4Katy6 ha scritto:
ma esiste anche la versione in italiano dei suoi libri?
quelle poche righe che hai postato mi hanno letteralmente rapito...

GRANDE MITICA LOIS 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif 0510_inchino.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif


Le volevo proprio consigliare di farlo tradurre... Scriviamole in tanti!
 
6567302
6567302 Inviato: 18 Dic 2008 16:39
 

Ho visto solo ora questo topic e la mia espressione è stata icon_eek.gif icon_rolleyes.gif icon_eek.gif icon_eek.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif

E' un esempio da seguire questa motociclista VERA!!!!!
Rappresenta ciò che vorrei riuscire a fare io un giorno con la mia moto....dimostra che anche noi donne possiamo fare esperienze e avere avventure del genere.....rappresenta, per chi avesse ancora dei dubbi, che il rapporto di noi motocicliste con le nostre belve non è poi così diverso da ciò che provano gli uomini......è una VERA MOTOCICLISTA DENTRO!!!!
E si può trarre solo insegnamento dalla sua esperienza.....e prendere esempio per, come già detto, magari diffondere qualche idea di libertà in più in certi paese....che non sarebbe male.....
E' un mio sogno....e leggendo questo topic, mi dà una speranza in più di poterlo realizzare.... icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif icon_biggrin.gif

Grazie Daniele 0510_abbraccio.gif

Ma soprattutto Grazie Lois 0510_five.gif
 
6570882
6570882 Inviato: 18 Dic 2008 22:45
 

Manu ha scritto:
......omissis...... E' un esempio da seguire questa motociclista VERA!!!!!
Rappresenta ciò che vorrei riuscire a fare io un giorno con la mia moto....dimostra che anche noi donne possiamo fare esperienze e avere avventure del genere..... omissis........ è una VERA MOTOCICLISTA DENTRO!!!!
omissis..............e prendere esempio per, come già detto, magari diffondere qualche idea di libertà in più in certi paese....che non sarebbe male.....


ho letto d'un fiato la tua traduzione, e non il suo blog, dato che se li leggessi in inglese ci metterei un paio d'anni...

è emozionante quel che fa questa ragazza e la ammiro, esattamente come molti di voi e come molte donne MOTOCICLISTE!

Daniele, perchè non ci dici qualcosa in più su di lei?

ora forse riceverò critiche, per ciò che scrivo, ma è il mio pensiero...

perchè affronta tutto questo?
come vive le sue avventure?
come si finanzia?


icon_arrow.gif per Manu, un discorso è affrontare un viaggio (o più viaggi) come ha fatto lei

è in grado di farlo, ebbene, che lo faccia, noi leggeremo i suoi resoconti e saremo tutti/e invidiosi/e di queste sue conquiste.... e cercheremo di emularla ove possibile, se lo vorremo fare

e un conto è affrontare un viaggio (o più viaggi) da "colonizzatori..."

a me non piacerebbe affrontare cose come ha fatto lei da sola, perchè sono una timorosa, amo viaggiare da sola ma non mi piace totalmente l'avventura e lo sbando in cui ti puoi trovare se viaggi in certe zone del mondo dove la guerra non risparmia nessuno (giusto ieri leggevo di quella ragazza che è andata non so dove a cercare di fermare le ruspe che abbattevano le case di gente come questa ed è stata schiacciata proprio da una di quelle ruspe, e le autorità che avevano dato quell'incarico se ne sono lavate le mani, dicendo che "ostacolava" il lavoro....! 0509_down.gif 0509_vergognati.gif )

per aiutare le donne nel mondo a modificare le loro leggi, le loro abitudini, il loro status vivendi non basterebbero mille viaggi, purtroppo
noi vediamo in modo occidentale e progressista i cambiamenti che dovrebbero fare in certe zone del mondo, ma le loro religioni, la politica, gli usi e costumi, le usanze (per quanto barbare possano essere) non si possono cambiare solo andando e dicendo: combattete per cambiare...

gli uomini usano metodi molto persuasivi per ridurle alla ragione

e non esiste commento a questo, purtroppo
 
6572153
6572153 Inviato: 19 Dic 2008 9:59
 

DanieleCossu ha scritto:


Le volevo proprio consigliare di farlo tradurre... Scriviamole in tanti!


il mio inglese e' un po' arrugginito icon_redface.gif ,ma ci provero'.... 0509_up.gif
speriamo basti x convincere gli editori.... icon_asd.gif
 
6572241
6572241 Inviato: 19 Dic 2008 10:18
 

icon_arrow.gif x streghetta
io credo che tutto possa e debba aiutare queste donne ad uscire dal giogo di certe pseudo culture.
certo, non basteranno solo i viaggi di lois, ma sono comunque qualcosa....un segno tangibile che x le donne ci sono altre possibilita', altre strade da poter seguire e non subire icon_wink.gif
lois coni suoi reportages puo' smuovere le coscenze di chi magari qui puo' tentare di fare qualcosa...ci sono tanti movimenti e associazioni che lavorano x sottrarre le donne a queste barbarie...e penso che il primo passo da fare da parte di tutti sia di smettere di considerare "cultura" certe tradizioni che di culturale non hanno proprio niente 0509_down.gif
solo che a dire certe cose(che dovrebbero essere ovvie...) si rischia sempre di passare x razzista.... eusa_think.gif icon_eek.gif
 
6574239
6574239 Inviato: 19 Dic 2008 15:00
 

Katy, per noi occidentali, sono ovvie... per loro no...
per noi esiste una discreta paritàtra uomo e donna, in quei paesi non esiste proprio la donna, ridotta in semi schiavitù ancora oggi, e saràcosì ancora per molto tempo, perchè la cultura maschile e maschilista di certi paesi è troppo radicata
con la convinzione di agire secondo leggi sacre violano la donna e le sue idee, quando riesce ad averne ma non potrà rivelarle perchè vietato per legge...
una donna non deve avere cultura, non deve parlare se non interrogata, non deve non deve non deve... è così da millenni, ci vorrà ancora molto tempo prima che si arrivi ad avere quel minimo di libertà che spetta loro...
forse riusciranno con il supporto di molti di noi, a capire, ma prima che possano reagire sai quanto tempo ancora dovranno subire?
se una donna in burka traversa la strada e cade, le auto possono metterla sotto e i maschi che assistono alla scena possono prenderla a calci come e peggio di un cane, ti pare giusto?
vengono ancora infibulate le ragazzine, vengono lapidate le donne che cercano un po' di amore fuori dal matrimonio, spesso sancito fin dalla più tenera età e barbaramente vengono maltrattate e svendute, un uomo può ricusare una moglie anche solo perchè lei gli ha risposto male, e il padre della sposa non la riprenderà a casa, anzi, la lascerà marcire per la strada...
tutto questo mi fa stare male, ma siamo sempre punto e a capo, quante persone dovrebbero andare a far capire a questi "esseri di sesso maschile" che la vita va rispettata?
mi sta venendo il mal di stomaco a rileggere ciò che ho scritto ma so che è la verità, letta e riletta in mille articoli di giornale, e documentata su riviste e su web.
ognuno di noi può fare qualcosa ma NON DA SOLO!
e sarà, ribadisco, molto difficile portare le coscienze delle donne di alcuni punti del mondo a rivalutarsi e a cambiare, almeno fino a rendere vivibile la loro vita, e a far cambiare il costume locale di questi popoli...
l'immagine della ragazzina sulla moto mi ha messo infinita tristezza, perchè quella ragazzina non capirà cosa significa essere libera, forse morirà o rimarrà mutilata su qualche mina antiuomo, magari creata in italia.... non avrà la minima idea di come si vive fuori dal suo paese, a meno che non accada che tutti gli uomini del suo paese muoiano e restino solo le donne.... al che forse avrà una possibilità di fuga... fino a che non arriveranno altri uomini a rendere loro la vita ingrata
scusa se mi sento molto contraria a certe idee...
e scusa lo sfogo....
 
6574689
6574689 Inviato: 19 Dic 2008 15:37
 

non hai niente di cui scusarti cara streghetta icon_wink.gif
le cose che hai scritto le so anche io e ogni volta che leggo certe notizie provo la stessa rabbia e lo stesso dolore che provi tu.....
ed e' proprio x questo che ti ripeto che qualsiasi cosa, qualsiasi iniziativa, anche quella che sembra la piu' insignificante, che possa aiutare queste donne a cambiare la loro condizione non deve essere tralasciata....non sono una ingenua,lo so che le cose non si cambiano dall'oggi al domani, ma non e' un buon motivo x arrendersi icon_wink.gif
e ripeto....bisogna smettere di considerare cultura quella che e' solo una barbarie....specialmente da parte delle istituzioni, che sono quelle che piu' di tutte potrebbero fare qualcosa....
un abbraccio, cara streghetta 0510_abbraccio.gif ,sperando che presto le cose migliorino....
 
6574978
6574978 Inviato: 19 Dic 2008 16:13
 

viaggiare significa vedere con i propri occhi la realtà, capire un pezzo di mondo in piu e aggiungere un altro tassello alla propria conoscienza. tutto ciò ti porta a essere persone migliori, che parlano per conoscenza diretta e non per sentito dire in tv.. viaggiare non significa solo vedere cose belle e piacevoli, la realtà è fatta di tante sfumature e bisogna saper accettare e voler vedere anche le cose meno piacevoli.. altrimenti poi si parla indistintamente di burqa, infibulazione, matrimoni, diritti, senza saper distinguere sulle caratteristiche di una società da quelle di un altra! icon_wink.gif

se si viaggia per dare una speranza a chi ha bisogno è meglio lasciare perdere.. con un millesimo dei soldi spesi si puo fare molto di piu.. si viaggia fondamentalmente per se stessi e per il proprio accrescimento personale
 
6575721
6575721 Inviato: 19 Dic 2008 17:59
 

Anch'io non penso che Lois abbia voluto lanciare un messaggio. Né che abbia avuto l'atteggiamento da conquistatrice, che tanto spesso hanno gli uomini quando intraprendono le loro avventure su due ruote, con veicoli e abbigliamenti che esteriorizzano la potenza di passare sopra ogni cosa, nel completo disinteresse per quello che gli sta attorno.

No, Lois non voleva lanciare messaggi se non a se stessa. Penso piuttosto che sia dall'insieme delle nostre vite e delle nostre attitudini, che il mondo evolve. In questo, mi sento molto vicino all'idea della Gaia di Lovelock: l'unico vero organismo vivente è la Terra. Ciascuno di noi ne è solo una componente, come lo è ciascuna cellula di cui siamo fatti.

Credo però che Lois abbia davvero seminato qualcosa, non fosse altro per la sua diversità. Come un insetto che si trova per caso passeggero di un tronco alla deriva. Non so cosa resterà in quella ragazzina che si è seduta sulla moto; forse, qualcosa provava già prima di incontrare la "donna bianca", se è voluta salire lì sopra. Forse un giorno lei o sua figlia o sua nipote, camminerà fino alla frontiera e la varcherà. Chi sa. Di certo, quasi sempre chi viaggia è molto più debitore che creditore, nei confronti dei Paesi che attraversa. Compresi Marco Polo e Cristoforo Colombo. Quando poi viaggia per portare un messaggio, è ancora più debitore.

Mods, non venite a dirci che siamo off topic, eh? Non possiamo aspettare che nasca un'altra Lois eusa_naughty.gif

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6576803
6576803 Inviato: 19 Dic 2008 20:00
 

DanieleCossu ha scritto:
Anch'io non penso che Lois abbia voluto lanciare un messaggio. Né che abbia avuto l'atteggiamento da conquistatrice, che tanto spesso hanno gli uomini quando intraprendono le loro avventure su due ruote, con veicoli e abbigliamenti che esteriorizzano la potenza di passare sopra ogni cosa, nel completo disinteresse per quello che gli sta attorno.



ecco questo è un altro aspetto molto importante che spesso mi fa storcere il naso di fronte a certi viaggi.. lois da quel poco che ho letto mi è sembrata una viagiatrice molto umile, che si è infilata in punta di piedi nei paesi dove è andata.. io non amo molto i grandi viaggi con moto ultra galattiche, con guidatori infilati dentro le loro giacche che costano come 10 stipendi di una persona che trovano lungo la loro strada.. per conoscere bene un popolo, soprattutto se povero bisogna comportarsi come loro, cercare di metteri sul loro stesso piano.. è facile andare a capo nord dormire in albergo, avere tutti i confort.. in scandinavia sono cosi.. ma pretendere di fare la stessa cosa in africa o in asia o in sudamerica non ha senso. se si è scelto di andare in certi posti bisogna avere anche il coraggio di dormire, mangiare, vestirsi come fa chi ti ospita.

non dimetichero mai i 4 italiani conosciuti l'anno scorso nel curdistan turco vicino al confine siriano, alla sera in giro a passeggiare per le vie del paese tutti vestiti uguali con abbigliamento marchiato uguale alla moto (e potete immaginare quale sia..) con la gente che liguardava come marziani.. come si puo pretendere di entrare in sintonia con la gente del posto in questa maniera? impossibile! ecco sicuramente lois questo nonostante la visibilità non l'ha fatto e ha preferito viaggiare sempre cercando di mimetizzarsi!
 
6591645
6591645 Inviato: 22 Dic 2008 14:57
 

Bello. Emozionante e pieno.

Non condivido i complimenti in quanto donna, perchè credo che a tutto questo lei non abbia pensato, credo solo che abbia preso la sua moto e deciso di girare il mondo per quanto possibile. La sua scelta è di moticiclista, non di donna.

Paura.

trovarmi in un campo minato con la mia piccola? non credo che avrei tanta voglia di portarcela. ma di girare e scoprire davvero il mondo, viverlo da dentro e non leggendolo si.


Forse perchè in quanto donna non ho mai avuto particolare paura o problemi, in certi casi è più difficile rispetto a un uomo: nel lavoro, nella moto inizialmente per il peso, nelle arti marziali inizialmente per la forza, nel tornare a casa la sera per i commenti poco graditi...
.. ma per me queste cose sono sciocchezze, è l'anima di ciascuno che lo rende quello che è, maschio o femmina, forse è per questo che non mi sciocco davanti a questo racconto, maschio o femmina non fa differenza, bisogna solo aver voglia di farlo: e lei ce l'ha (non so se mi sono spiegata, forse ho fatto un pò di casino... icon_rolleyes.gif)

Personalmente la trovo un'impresa quasi epica, davvero una persona di grande determinazione e spirito.
 
6614920
6614920 Inviato: 26 Dic 2008 16:22
 

sarrusoia- ha scritto:

Imbarazzante...
ma siamo sicuri che sia una donna????


Io non ho alcun dubbio! icon_mrgreen.gif

Anche se confesso che non avrei mai il coraggio di fare qualcosa del genere icon_cry.gif

Tutta la mia ammirazione a Lois! eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif eusa_clap.gif
 
6628024
6628024 Inviato: 28 Dic 2008 21:07
 

complimenti una grande avventuriera !!

...però c'è anche da dire che una persona deve avere la possibilità di viaggiare 3-4 mesi di fila e soprattutto i soldi ...
se io avessi i soldi ed il tempo , quindi la possibilità di non lavorare per 3 mesi..
allora si che compro un bel bmw 1200 gs e parto si a girarmi mezzo mondo

si sa mai , magari vinco il superenalotto icon_smile.gif
 
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