Ognuno di noi si augura che vada tutto per il meglio.
Che i medici e la sua voglia di tornare presto in moto lo guariscano quanto prima.
L’interrogativo che da il titolo al post è però un invito a dare una mia personale risposta, evitando accuratamente di affrontare la questione velocità nei centri urbani e utilità del casco integrale.
Mi faccio aiutare da queste parole prese in prestito da un'altra discussione:
Per cercare di capire perché succedono queste cose, ma soprattutto cercare di EVITARE che succedano, credo sia necessario analizzare l’atteggiamento mentale che assumiamo quando siamo in groppa ad una motocicletta.
Le auto, o in generale qualsiasi altro ostacolo, NON si materializzano dal nulla.
Riuscire ad avere sempre il controllo di ciò che ci circonda è fondamentale per ridurre i rischi.
I nostri occhi dovrebbero funzionare come uno scanner per individuare, riconoscere, evidenziare, potenziali situazioni di pericolo. Una scansione completa del percorso ad ostacoli che ci tocca affrontare ogni istante che si è in moto deve essere continua.
Incidenti di questo genere, frequentissimi nei centri urbani, spesso accadono a causa di errori di valutazione generale delle circostanze che abbiamo attorno a noi. Esagero volutamente, ma spero di rendere l’idea, dicendo che gli imprevisti per un motociclista non dovrebbero esistere, ossia, immaginare o prevedere, come ci insegna robyracing, che da una strada laterale che si va ad intersecare con la nostra traiettoria possa più o meno all’improvviso giungere un altro mezzo, dovrebbe essere un ragionamento automatico, un campanello d’allarme attivato da un istinto conservativo.
Affrontare la strada su di una moto è un rischio continuo, se ci dimentichiamo di questa assoluta verità, e non facciamo di tutto per contrastare questo rischio, le probabilità che succedano queste cose sono altissime.
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