markillo ha scritto:
nitron ha scritto:
Se non fossimo il paese delle "torte" assicurative ti posso garantire che pagheremmo tutti di meno come in molti altri paesi esteri.
Ora evidentemente non hai ben presente la nozione di diritto.
I diritti si dividono in diritti naturali dell'uomo come la vita ecc.., i diritti sanciti dalla Carta dei diritti Fondamentali dell'uomo ed i diritti Costituzionali come al lavoro giusta retibuzione, salute, libertà di parola (cambiano a seconda delle varie Costituzioni).
Andare in moto NON è un diritto bensì una possibilità che offre la società; tu sei libero di muoverti a piedi, in bicicletta, con i mezzi pubblici o con il tuo jet privato. Il diritto consiste nel poterti muovere dove e quando vuoi ma non come.
Sennò tutti ci appelleremmo in quanto sarebbe un nostro diritto viaggiare in Yacht privati....
primo: io so benissimo quale sia la nozione di diritto che, per tua conoscenza, semmai si divide in diritto naturale o positivo, soggettivo o oggettivo e nell'ambito oggettivo nei diversi rami dell'ordinamento
secondo: per lo Stato è cosa diversa PERMETTERE ai consociati di esercitare un proprio diritto, garantendolo (tanto è vero che avere la moto è un diritto di proprietà sottoposto all'azione di rivendicazione) dal PROMUOVERE un diritto (come quello all'eguaglianza sociale che fa pagare l'irpef secondo scaglioni), come sicuramente non viene promosso l'uso delle moto
semmai potrebbe ravvisarsi un'altra visione: lo Stato da sicuramente il diritto di possedere una moto, ma garantisce l'uso in luoghi pubblici solamente a talune condizioni che vanno rispettate: se soddisfi tali condizioni diventa un tuo diritto. Tanto è vero che è un tuo diritto percorrere strade private senza casco e senza assicurazione e nessuno te lo può vietare.
Scusa ma è da anni che non prendo più in mano il "Cuocolo"...mi sa che tu sei ancora "fresco" di studi.
L'incidente è avvenuto su strada pubblica e quindi non era un loro diritto circolare!