
Inviato: 16 Mar 2015 12:39
Messi i presupposti, vediamo come faccio.
I prodotti chimici.
La soluzione di brunitura è composta da 1kg di acqua; 0,5kg di idrossido di sodio (soda caustica) e 0,3kg di nitrato di potassio (salnitro). Cioè un litro di acqua, mezzo chilo di soda caustica e tre etti di salnitro. Naturalmente vario le quantità in proporzione; dipende dalla dimensioni del contenitore e dei pezzi da brunire: vedo quanta acqua serve per bagnare i pezzi e doso in proporzione gli altri componenti.
La soda caustica la compro nei negozi di prodotti per la casa (serve a sgorgare gli scarichi) o in quelli di colori (serve a sverniciare il legno). Il nitrato di potassio lo trovo facilmente come concime nei consorzi agrari in sacchi da 25kg o meglio in confezioni da un kg in su su ebay. Entrambi costano intorno a 2 o 3 euro al kg. Sto attento al fatto che i prodotti siano esattamente idrossido di sodio (NaOH) e nitrato di potassio (KNO3), e non miscele o cose simili.
Infine i pezzi bruniti vanno permeati di olio e lasciati sempre un po' unti, altrimenti, a lungo andare, si arrugginiscono. Per fare questo ci vuole un olio fluido e molto penetrante, altrimenti rimane l'umido sotto l'olio. Io uso l'olio emulsionabile, quello che serve per raffreddare le lavorazioni meccaniche. Per comodità compro quello per agricoltura che trovo in confezioni piccole, da mezzo litro o un litro.
Gli attrezzi.
Per fare il bagno di brunitura uso un contenitore, tassativamente di inox, piuttosto grande e soprattutto alto per evitare che la soluzione schizzi fuori. Questo è uno dei punti ai quali presto molta attenzione. La soluzione si mangia le leghe leggere con cui sono fatte le normali pentole antiaderenti, sviluppando, tra l'altro, molto calore: è uno spettacolo vedere come si alza questo geyser bollente per poi riversarsi tutto intorno...
Quindi, nessuna scorciatoia: pentolone in inox, brutto, vecchio, usato, ma inox.
Niente altre pentole, pyrex, alluninio, bidoni, latte e barattoli.
Poi mi doto di qualche cestino in plastica (quelli delle mozzarelle) o inox per immergere i pezzi piccoli. Ganci di ferro e filo sottile per agganciare o legare i pezzi più grandi. I cestini in plastica li provo prima nell' acqua bollente, debbono rimanere rigidi, altrimenti non vanno bene.
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Un pentolino con il manico o un mestolo mi servono per aggiungere acqua alla soluzione senza farla cadere dall' alto per evitare schizzi e senza avvicinare troppo le mani al liquido bollente. Anche qui, inox, scanso equivoci.
Infine lego una calamita all' estremità di un bastoncino per recuperare eventuali pezzetti che fossero caduti nella soluzione: operazione da fare con attenzione, tenendo ferma la pentola, perchè la calamita, oltre ad attaccarsi al pezzetto caduto, si attacca anche alla pentola.
Uso anche un termometro che arrivi a 150°, all' inizio mi arrangiavo senza, ma se voglio un buon nero uniforme, serve il termometro. Io uso quello infrarossi che non è precisissimo ma lo trovo sufficiente.
Le protezioni:
Occhiali protettivi e guanti robusti ed impermeabili sono obbligatori; le braccia ed il corpo non vanno lasciati scoperti: io uso una tuta robusta.
Se ho disponibile un fornello all'aperto è la soluzione ottimale, altrimenti aspiratore e finestre aperte con corrente d'aria. Comunque evito di stare sulla pentola a fare aerosol, i vapori non dovrebbero (condizionale) essere tossici ma sono comunque nocivi perchè ad alta temperatura e poi è assolutamente imprevedibile cosa possa essere generato dalle impurità dei prodotti chimici e dagli eventuali residui sui pezzi.
Ultima modifica di bonneville il 16 Mar 2015 15:47, modificato 3 volte in totale