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Trattamento superficiale viti e bulloneria [metodi vari]
6610495
6610495 Inviato: 25 Dic 2008 17:26
 

Esteticamente come colore rimane tipo testa di moro quindi scuro. La brunitura ha una protezione all'ossidazione molto più blanda rispetto la zincatura.

Paolo icon_smile.gif
 
15284675
15284675 Inviato: 16 Mar 2015 8:00
 

bonneville
mi spieghi bene il metodo che hai usato per brunire i pezzi della rumi? sembrano venuti davvero bene!
 
15284857
15284857 Inviato: 16 Mar 2015 10:39
 

Eccoci Enrico 0510_saluto.gif ,
provo a raccontarti come faccio: ormai faccio molto prima a fare che non a dire icon_asd.gif .
Ti chiedo di considerare questo post ed i successivi solo come racconto di una mia esperienza personale; se pensi di fare qualcosa di analogo sappi che lo fai a tuo rischio e pericolo anche nei confronti di terzi.

Questo è un campione dei pezzi bruniti a caldo con il processo che seguo:

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Come vedi, la brunitura chimica a caldo si presta sia per pezzi non proprio piccoli che per le molle; analizzando il processo, poi, capirai perchè. Premetto che non sono un chimico e quindi, se ne sai di più ti prego di suggerirmi miglioramenti e correggere i miei probabili errori.

Innanzitutto la brunitura è un trattamento superficiale dell' acciaio (non inox) consistente in una ossidazione che trasforma un leggero strato del metallo in ossido di ferro trivalente (nero e stabile) invece della normale ruggine che è ossido di ferro bivalente (rosso ed instabile).
Veniva praticata nel passato, soprattutto nei periodi di carenza di cromo, ma è stata superata da procedimenti di protezione superficiale molto più efficaci (cadmiatura, zincatura). Oggi non viene generalmente fatta e, per ragioni estetiche, in galvanica puo' essere sostituita dalla zincatura nera che ha un aspetto abbastanza simile.
In alternativa al procedimento chimico a caldo, ho provato a praticare la brunitura su piccoli pezzi (viteria, levette, tiranti) tramite riscaldamento al rosso ed immersione nell'olio esausto; in questo caso il pezzo perde le caratteristiche meccaniche e quindi non va applicata a molle e pezzi elastici. Ho anche provato la brunitura chimica a freddo con prodotti che si vendono soprattutto in armeria, ma è molto meno resistente e mi soddisfa unicamente per ritocchi.

Ultima modifica di bonneville il 16 Mar 2015 14:26, modificato 4 volte in totale
 
15284891
15284891 Inviato: 16 Mar 2015 11:02
 

Faccio una premessa sull'importanza che do alla sicurezza; il procedimento che ho adottato utilizza, infatti, prodotti chimici (soda caustica) estremamente aggressivi ed alte temperature (130° - 140°).
Mi espone quindi a gravi ustioni che, se avvenissero sugli occhi porterebbero alla perdita della vista.
Quando ho deciso di praticarlo, a mio rischio e pericolo, mi sono tassativamente preoccupato:
-di studiare, capire ed applicare le schede di rischio che si trovano sulle confezioni dei prodotti o su internet;
-di utilizzare le protezioni richieste, tra cui occhiali e guanti resistenti, non lasciare parti del corpo scoperte e lavorare all'aperto o in un locale molto ben aereato;
-di organizzarmi il lavoro in modo ordinato e prevedibile;
-di non lasciare assolutamente i prodotti alla portata di persone non addestrate, di bambini e di animali.
-di desistere tutte le volte che avevo dubbi.
Peraltro questo genere di precauzioni è obbligatorio in molti dei lavori che faccio su una moto d'epoca, come, ad esempio la saldatura con il cannello o elettrica, la verniciatura o l'esposizione a carburanti e gas di scarico, ecc

Infine ho sperimentato che la soluzione di brunitura danneggia oggetti ed arredi con i quali viene a contatto; ad esempio scioglie l'alluminio e le leghe con sviluppo di calore, svernicia, rovina il legno e puo' spaccare il vetro, macchia l'acciaio non inox, distrugge i tessuti, ecc

Quindi mi sono organizzato il lavoro, ripeto, in modo ordinato e prevedibile.

Quanto descrivo nel seguito è la mia esperienza e chi volesse ripeterla sappia che lo farebbe a suo rischio e sotto sua completa responsabilità, dal momento che non ho nessun titolo nè preparazione per dare indicazioni e tantomeno suggerire procedimenti.

Ultima modifica di bonneville il 16 Mar 2015 14:31, modificato 4 volte in totale
 
15284936
15284936 Inviato: 16 Mar 2015 11:39
 

Messi i presupposti, vediamo come faccio.

I prodotti chimici.
La soluzione di brunitura è composta da 1kg di acqua; 0,5kg di idrossido di sodio (soda caustica) e 0,3kg di nitrato di potassio (salnitro). Cioè un litro di acqua, mezzo chilo di soda caustica e tre etti di salnitro. Naturalmente vario le quantità in proporzione; dipende dalla dimensioni del contenitore e dei pezzi da brunire: vedo quanta acqua serve per bagnare i pezzi e doso in proporzione gli altri componenti.
La soda caustica la compro nei negozi di prodotti per la casa (serve a sgorgare gli scarichi) o in quelli di colori (serve a sverniciare il legno). Il nitrato di potassio lo trovo facilmente come concime nei consorzi agrari in sacchi da 25kg o meglio in confezioni da un kg in su su ebay. Entrambi costano intorno a 2 o 3 euro al kg. Sto attento al fatto che i prodotti siano esattamente idrossido di sodio (NaOH) e nitrato di potassio (KNO3), e non miscele o cose simili.
Infine i pezzi bruniti vanno permeati di olio e lasciati sempre un po' unti, altrimenti, a lungo andare, si arrugginiscono. Per fare questo ci vuole un olio fluido e molto penetrante, altrimenti rimane l'umido sotto l'olio. Io uso l'olio emulsionabile, quello che serve per raffreddare le lavorazioni meccaniche. Per comodità compro quello per agricoltura che trovo in confezioni piccole, da mezzo litro o un litro.

Gli attrezzi.
Per fare il bagno di brunitura uso un contenitore, tassativamente di inox, piuttosto grande e soprattutto alto per evitare che la soluzione schizzi fuori. Questo è uno dei punti ai quali presto molta attenzione. La soluzione si mangia le leghe leggere con cui sono fatte le normali pentole antiaderenti, sviluppando, tra l'altro, molto calore: è uno spettacolo vedere come si alza questo geyser bollente per poi riversarsi tutto intorno...
Quindi, nessuna scorciatoia: pentolone in inox, brutto, vecchio, usato, ma inox.
Niente altre pentole, pyrex, alluninio, bidoni, latte e barattoli.

Poi mi doto di qualche cestino in plastica (quelli delle mozzarelle) o inox per immergere i pezzi piccoli. Ganci di ferro e filo sottile per agganciare o legare i pezzi più grandi. I cestini in plastica li provo prima nell' acqua bollente, debbono rimanere rigidi, altrimenti non vanno bene.

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Un pentolino con il manico o un mestolo mi servono per aggiungere acqua alla soluzione senza farla cadere dall' alto per evitare schizzi e senza avvicinare troppo le mani al liquido bollente. Anche qui, inox, scanso equivoci.
Infine lego una calamita all' estremità di un bastoncino per recuperare eventuali pezzetti che fossero caduti nella soluzione: operazione da fare con attenzione, tenendo ferma la pentola, perchè la calamita, oltre ad attaccarsi al pezzetto caduto, si attacca anche alla pentola.
Uso anche un termometro che arrivi a 150°, all' inizio mi arrangiavo senza, ma se voglio un buon nero uniforme, serve il termometro. Io uso quello infrarossi che non è precisissimo ma lo trovo sufficiente.

Le protezioni:
Occhiali protettivi e guanti robusti ed impermeabili sono obbligatori; le braccia ed il corpo non vanno lasciati scoperti: io uso una tuta robusta.
Se ho disponibile un fornello all'aperto è la soluzione ottimale, altrimenti aspiratore e finestre aperte con corrente d'aria. Comunque evito di stare sulla pentola a fare aerosol, i vapori non dovrebbero (condizionale) essere tossici ma sono comunque nocivi perchè ad alta temperatura e poi è assolutamente imprevedibile cosa possa essere generato dalle impurità dei prodotti chimici e dagli eventuali residui sui pezzi.

Ultima modifica di bonneville il 16 Mar 2015 14:47, modificato 3 volte in totale
 
15284960
15284960 Inviato: 16 Mar 2015 12:07
 

La preparazione
Prima di brunire preparo adeguatamente i pezzi.
Inutile dire che ci deve essere solo ferro, niente rivetti di alluminio, niente tracce di vernice, niente ruggine.

Innanzitutto li pulisco e sgrasso a fondo, con Fulcron, Chanticler o simili ed acqua bollente. Li lascio a bagno qualche ora e ripeto se l'acqua esce sporca.
A questo punto puo' essere curata la finitura, specie se i pezzi sono a vista o di una moto importante. Se il pezzo viene lucidato la brunitura sarà lucidissima, se il pezzo è sabbiato, la brunitura verrà opaca.

Poi decapo i pezzi per ulteriore pulizia: in questo modo vanno via anche le tracce di ruggine profonda, eventuali contaminazione ed altro. Io metto, con le dovute cautele, mezzo bicchiere di acido muriatico in una bacinella d'acqua e lascio qualche ora. I pezzi dovrebbero uscire pulitissimi ed un po' grigi. Se escono fangosi, li sciacquo ulteriormente o li passo con spugnetta abrasiva.

Sciacquo bene e tampono i residui di acido con qualche cucchiaio di soda caustica, sempre in una bacinella d'acqua.
Attenzione: metto sempre la soda nell'acqua e non viceversa. La soda, in contatto con l'acqua reagisce sviluppando molto calore. Se gettassi la soda un po' alla volta (un cucchiaio) in una sufficiente quantità di acqua (un litro) , il calore verrebbe assorbito dalla massa d'acqua che si scalderebbe moderatamente. Se invece facessi il contrario e cioè gettassi una tazzina d'acqua nel barattolo della soda, l'acqua, essendo in piccola quantità e quindi con poca capacità di assorbire e disperdere il calore, si scalderebbe fino a bollire e schizzerebbe intorno procurandomi ustioni. (chiedo scusa per la banalizzazione termodinamica icon_redface.gif )
Sciacquo nuovamente, 0509_up.gif ora i pezzi sono pronti per il bagno di brunitura, da fare rapidamente altrimenti si arrugginiscono!

Ultima modifica di bonneville il 16 Mar 2015 14:36, modificato 2 volte in totale
 
15285045
15285045 Inviato: 16 Mar 2015 13:01
 

Il bagno di brunitura.
Indosso occhiali, guanti e tuta. Lavoro in un ambiente ben aerato, su una superficie inox o ceramica (lavandino) .
Verso nel pentolone prima tutta l'acqua, poi, un po' alla volta, la soda. La soda, al contatto con l'acqua, bolle. Vado lentamente in modo che l'ebollizione sia lenta e soprattutto non produca schizzi o esca fuori dalla pentola. Evito di respirare i vapori. Finita la soda metto il salnitro, che va giù senza problemi, girando per farlo sciogliere. Per girare uso un oggetto di plastica o acciaio. Se non è inox si macchia.
Sposto la pentola su un fornello sufficientemente potente (la soluzione va scaldata a 130°).

Proteggo o copro eventuali superfici a rischio (marmo, alluminio, vernici, ecc)

Dispongo in modo comodo: una bacinella con i pezzi da brunire, una bacinella con acqua che possa essere facilmente rinnovata (vicino al lavandino) per risciacquare i pezzi, alcuni stracci per asciugare i pezzi all'uscita dalla bacinella di risciacquo ed infine una bacinella con dentro una piccola quantità di olio emulsionabile ed un pennello per oliare i pezzi appena asciugati.
La distanza tra pentola e bacinella di risciacquo deve essere minima cosi' minimizzo i gocciolamenti della soluzione.

La soluzione che ho cosi' preparato bolle intorno ai 130° (la temperatura di ebollizione dipende dal titolo della soluzione). Quando inizia a bollire immergo i pezzi, quelli che entrano comodamente, li lascio qualche minuto (4-5) finchè non prendono un bel nero. Se i pezzi sono grandi e non vengono coperti dalla soluzione li giro e e li brunisco un po' alla volta. Faccio tutto in modo ordinato e con calma ponendo la massima attenzione ad evitare schizzi e gocciolamenti. Una volta bruniti faccio il giro delle bacinelle: lavaggio, asciugatura energica portando via un po' di nero (qualche volta ripasso con spugnetta), oliatura. Cambio frequentemente l'acqua di risciacquo.

Man mano che la soluzione bolle, l'acqua evapora e quindi cambia il titolo, cioè la percentuale di acqua, della soluzione. Questo vuol dire che la temperatura di ebollizione aumenta. Quando la temperatura si alza il colore della brunitura varia fino a diventare bronzato a temperature più alte. Per evitarlo aggiungo dell'acqua alla soluzione per rimpiazzare quella evaporata ed abbassare la temperatura di ebollizione.
Questa e' un'altra operazione che faccio con estrema attenzione perchè aggiungendo dell'acqua alla soluzione, questa bolle vorticosamente e rischia di schizzare. Quindi aggiungo acqua molto lentamente, con un mestolo o un pentolino con il manico lungo (non d'alluminio perchè se mi cascasse dentro succederebbe un casino) finchè si torna ad una temperatura tra 125° e 130°. Qui mi torna comodo il termometro ad infrarossi.

Io, in genere, vado avanti 15 o 20 minuti, prima di dover aggiungere acqua, faccio quindi almeno 4 cicli di brunitura prima di aggiungere acqua. Una volta finita la brunitura lascio raffreddare la soluzione e la riutilizzo alcune volte, finchè non perde di efficacia. Io la conservo nella pentola stessa, mettendo un coperchio di plastica. Quando la riuso ripristino la quantità di acqua, portando la soluzione a 125° (termometro) ed aggiungendo acqua finchè bolle.

Io ora mi sono organizzato a fare la brunitura in cucina (orrore!) dove ho piano di cottura e lavello inox adiacenti e la cosa mi viene abbastanza veloce e pulita.
La prima volta, senza istruzioni dettagliate, ho provato all' aperto con una ex friggitrice che, sotto sotto, era di alluminio e che si è levata al cielo tra getti di schiuma corrosiva, scintille e puzza di zolfo 0509_pernacchia.gif
 
15593312
15593312 Inviato: 5 Apr 2016 20:47
 

Nota automatica: questo messaggio proviene dalla fusione di un altro topic.
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Qui di seguito un piccolo topic su come eseguo io la brunitura (i moderatori se lo ritengono opportuno possono spostare il topic in altra sezione dove tutti possono vederlo):

innanzi tutto la cosa più importante per fare una buona e duratura brunitura è lo grassaggio e preparazione del pezzo.

1 - lavaggio pezzi dal grasso olio terra, se sono piccoli viti bulloni rondelle staffette, le immergo in uno sgrassane con acqua calda (io uso l'aluclean diluito al 10% con acqua, ma si possono anche usare i detersivi per i piatti, o la benzina ma io prefericso evitare di usare questultima o i solventi tipo la nitro) se i pezzi sono più grossi o con parti interne difficili da raggiungere tipo le molle delle foto precedenti, l'idropulitrice.

2 - bisogna riparare, rinforzare i pezzi rotti, con i dischi lamellari, limette ecc. aggiustare le teste delle viti, sostituire ricostruire l'irriparabile.

3 - se i pezzi hanno parecchia ruggine spazzolarli con le setole di ferro, la virteria, staffette ecc. io le faccio girare a bassa velocità in un tubo riempito per 3/4 di corindone, i pezzi più grossi di possono solo spazzolare o sabbiare con la microceramica.

4 - lavaggio sgrassante con soluzione di soda caustica (io la prendo a scaglie in ferramenta, ne metto 150 Gr per 5 litri di acqua) poi con dei guanti anti acido, occhiali e mascherina, "mescolo" ogni tanto per una mezz'ora 40 minuti" (ricordarsi di fare quest'operazione all'aperto la soda a contatto con i pezzi sporchi sprigiona dei gas), dopo di che faccio un rischiacquo abbondante con acqua demineralizzata (dove lavoro c'è una macchina che la produce quindi non mi costa nulla, se l'acqua di casa ha meno di 10° di durezza francese si può usare anche quella)

5 - decappaggio, soluzione di acido cloridrico al 10% (è comunemente chiamato anche acido muriatico) ricordarsi sempre guanti e occhiali mascherina e fare quest'operazione all'aperto, per via dei gas che sprigiona) lascio i pezzi a bagno per 2-3 ore fino a che diventano grigio chiaro, risciacquo abbondante con acqua meglio se demineralizzata.

6 - brunitura, io uso il presto black ma ce ne sono altri, (per la preparazione della soluzione attenersi alle istruzioni del produtore)

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io metto tutti i pezzi in uno scola pasta in plastica e immergo i pezzi per 50-100 secondi nella soluzione, il tenpo varia dalle condizioni della soluzione (si può immergere un solo pezzo e vedere quanto tempo impiega ad ottenere il colore voluto), da nuova si impiega poco tempo ad ottenere il colore, più invecchia più ci vorrà tempo e sarà necessario integrarla con altro prodotto puro e acqua demineralizzata (secondo le istruzioni del produttore) dopo di che si risciacqua abbondantemente con acqua demineralizzata, "ricordarsi sempre di usare guanti e occhiali", le soluzioni per la brunitura sono di solito a base di acido fosforico, non sono pericolose ma sempre meglio proteggersi bene.
soffiare i pezzi senza toglierli dallo scola pasta con aria compressa per eliminare il più possibile l'acqua.

7 - fissaggio , io uso un olio il Dry-touch che penetra nei pori, rimuove l'acqua e lascia una finitura satinata, ma ce ne sono anche che lasciano finitura lucida,

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immergo tutti i pezzi nell'olio senza toglierli dallo scola pasta, li lascio immersi per circa 5 minuti, poi sollevo lo scola pasta e lo lascio scolare per tutta la giornata.

Tutte le soluzioni usate si possono utilizzare più volte, soda e acido cloridrico circa 10 volte, è necessario filtrarle con filtro in nylon, poi all'uso sucessivo riintegrare la soluzione con altro prodotto fresco, ricordo che i prodotti a fine cisclo non si possono smaltire nel ambiente ma vanno portati nei centri di raccolta. La soluzione per la brunitura dura moltissimo, non è necessario filtrarla, io chedo di avere brunito fino ad ora per me è amici ameno 25-30 moto oltre a vecchie serrature cardini ecc. è da cica 10 anni che uso la stessa correggendola di tanto in tanto, tutti questi prodotti dopo l'uso vanno stoccati in contenitori in plastica.
L' olio fissativo va separato dall'acqua, che andrà nel fondo , non è necessario il filtraggio e lo si può stoccare in taniche di metallo.

Prima di iniziare, preparare tutti i contenitori necessari per i vari passaggi, meglio evitare di usare la vaschetta che usa la mamma la nonna o la zia per i panni, avere vicino un rubinetto per le emergenze, innutile dire che non si può e non si deve fare questo lavoro nello scantinato di casa o nel box del condominio, sempre all'aperto in un posto ventilato, se ho pochi pezzi o sarà l'ultima moto che faccio innutile che mi atrezzo per fare tutte queste operazioni, meglio rivolgersi ad un professionista.

spero che il mio procedimento sia di aiuto, buon lavoro.
 
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