Il duca bianco è arrivato
finalmente dopo tanta attesa finalmente è arrivato. Non David Bowie logicamente ma uno splendido esemplare di duke 690. Vi racconto come è andata perchè merita:
Ore 16.30 , arrivo al concessionario e entrando vedo un duke bianco-nero. Dico " wow, è arrivata anche bianca". Faccio un giro perchè il proprietario del negozio era occupato e torno a vedere il duke, mi casca l'occhio sulla targa e vedo che è la mia targa! Appena si libera il concessionario vado da lui e gli dico " ma .... è bianca!"
E lui , certo ! E come la volevi?
AARRGHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH
Dopo qualche decina di telefonate ai vari concessionari della zona riesce a trovare un duke arancio così prenderebbe le plastiche da questa e le monterebbe la prossima settimana sulla mia. Sono indecisissimo! E' davvero elegante bianca-nera. Però l'arancio è arancio...
Ieri sera sono tornato a casa e tutti hanno detto che è bellissima e devo tenerla così.
Quando esco dal concessionario piove, che bello. Un breve report sui primi 150 km. La prima cosa che emerge è l'assenza di vibrazioni, la moto sembra bicilindrica da come gira, è stretta, agile.
I fianchetti si adattano perfettamente e l'impostazione è molto buona (devo solo girare un po' il manubrio verso l'alto perchè mi ci trovo meglio).
Fatto il pieno al primo distributore (16 euro) e dopo i primi chilometri in città a Monsummano terme si vede subito che non "strappa" come il vecchio duke. E' più lineare, pulita. Non posso aprire perchè è tutto bagnato, aspetto di entrare in autostrada per vedere come si comporta in velocità. Entro al casello e per fortuna il tempo migliora. Mi piazzo in sesta (lunghissima) a 110 e vedo che non si muove, è stabilissima e i giri sono bassi. Non frulla, resta li.
Pochi chilometri e decido di uscire ad Altopascio percorrendo la noiosa provinciale. Purtroppo curve in questa zona ce ne sono poche per rientrare a Livorno. Aspetto ad un incrocio mio padre che è dietro con la Micra.
Arrivo nei pressi di Livorno e poi percorro la strada del romito . Qui qualche curva c'è per fortuna e iniziano le danze. In qualsiasi marcia (ti dimentichi quasi in quale marcia sei) prende i giri senza indugi. Non supero mai i 6000 giri ma noto con stupore che c'è quasi una seconda coppia a 5000 dove è davvero rabbiosa e il contachilometri schizza come un missile (anche se è digitale). E' molto lunga, forse troppo per i miei gusti , infatti al primo tagliando cambierò il pignone montando un dente in meno. Faccio tutta l'aurelia e nel breve tratto fino a Castiglioncello provo a buttarla giù per vedere come reagisce. Non si muove, la taratura delle sospensioni è a dir poco celestiale, la frizione un po' durina ma è solo questione di abitudire. I freni, qualcosa di indescrivibile. Pensi di frenare e l'anteriore morbido si abbassa, buono anche il posteriore anche se la leva è alta. Il cambio è preciso. Il gas c'è ed è tanto , ruoti la manopola e senti che ce n'è ancora però per adesso mi limito ad ascoltare il suono ovattato del sileziatore sotto il motore fino a 5500 giri. Silenziosissimo, quasi strozzato purtroppo.
Arrivo a Vada e chiamo Daniele per fargliela vedere. Sono ancora in preda ad un irrazionale senso di libertà e dai miei occhi emerge la felicità di un mezzo nuovo e davvero lodevole nella progettazione e nello sviluppo.
Penso di avervi annoiato anche troppo. Vi metto due foto per farvi vedere com'è.
Brava KTM, ancora una volta l'entusiasmo per un mezzo performante e appagante. Spero che anche questa moto riesca a darmi tante soddisfazioni come il primo duke 2 (che adesso è in garage in attesa di un tagliando) e che riesca a raggiungere il chilometraggio di 67.000 km della sorella maggiore.
Paolino
Immagine:
Link a pagina di Duke690.interfree.it
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