bigpenna ha scritto:
...
Arrivare in curva alla velocità ottimale di percorrenza della stessa.
Se succede un imprevisto puoi frenare e comunque uscirne bene.
Se invece arrivi in curva pinzato e poi la curva chiude alla fine e devi frenare ancora di più, sono cavoli amarissimi.
perfetto!
perché, perché, perché, non riesco ad essere mai così sintetico e preciso?
supercazzola ha scritto:
Diciamo che l'effetto autoraddrizzante non è che lo trovi solo se te lo vai a cercare.
Sai bene che in curva c'è sempre una forza (centrifuga) che ti tira verso l'esterno, oltre al fatto che ci sono gli effetti inerziale, giroscopico e raddrizzante che tendono comunque a tener dritta la moto, oltre alla geometria stessa della moto.
Però può anche darsi che io stia dicendo cavolate...
ma no figurati, non c'è dubbio che esistano altre componenti che enfatizzano tale comportamento ma rifletti su ciò che hai scritto:
- l'effetto inerziale e giroscopico "portano" la moto a perseverare nella posizione acquisita, non certo a raddrizzarla (né a piegarla): non so se ti è mai capitato di percorrere curvoni da oltre 220-230km/h con la moto molto piegata, ma in questi casi a fine curva la stessa non vuole saperne di tornare dritta e bisogna lavorare di muscoli SE si vuole evitare di chiudere il gas (ovviamente parlo di esperienze pistaiole). ciò è dovuto alla forte inerzia spaziale generata dalle ruote.
- quale sarebbe l'effetto raddrizzante a cui ti riferisci? forse sono io a non aver capito.
- la geometria della moto influisce sulla maneggevolezza (passo corto e forcella dritta = moto maneggevole; passo lungo e forcella inclinata = moto stabile) ma ha poco a che vedere con l'effetto raddrizzante in frenata a moto piegata, che dipende, come abbiamo detto, quasi esclusivamente dalle caratteristiche della gomma anteriore ed è un effetto che si materializza solo con un particolare stile di guida ( che prevede il pinzare in curva...)