frankie-zzr1400 ha scritto:
Penso che tu abbia centrato il punto del mio intervento.
Essere consapevole del pericolo e non ignorarlo, ti rende libero di fare delle scelte.
Il semplice fatto di salire in moto deve renderci consapevoli del pericolo che corriamo e questo è spesso sottovalutato e, a mio avviso, la ricerca di una maggiore sicurezza non deve essere la scusa per indulgere in scarsa attenzione perchè "siamo protetti" da caschi o quant'altro.
Per assurdo, portando il discorso all'estremo, dovremmo vietare la MotoGP o la Superbike, perchè ci sono persone che, fratturate o con commozioni cerebrali, risalgono in moto facendoci pensare che tutti possiamo farlo! Che tagliarsi la falange del mignolo è normale come prenderlo un caffè! Che farsi il rettilineo di arrivo in impennata sia "figo" e non pericoloso, perchè in fondo molti pensano di essere essi sessi "capaci" (e se non ci credi basta che leggi i post presenti su questo sito, in molti post, o le firme innegianti alla sfida)
E questo è più percoloso di pensare che, una tantum, si possa in condizioni di "relativa" sicurezza apprezzare la sensazione di libertà che, ai 10 all'ora in un contesto unico puoi provare godendo di un contatto non mediato dal casco con la natura.
Non sono un fautore del "a tutta velocità coi jeans" come molti tingavertiani usano fare nelle uscite organizzzate su questo forum, nè della "riduzione" del tempo per salire in raticosa. E vuoi sapere la cosa divertente? molti di quelli che "battono i record" sono bardati di tutto punto, con tute e protezioni professionali...perchè, mentre tagliano contromano le curve a tutta velocità, sono certi che sono "protetti" e che stanno curando la sicurezza...
Concordo in pieno!!!
Mi è piaciuto molto anche l'intervento precedente e soprattutto questo passo "....questo topic è la sede del pensiero unico: chiunque non autocelebra il pensiero vigente è pregato di non scrivere..."
42... ottimo come sempre!!!