pilozza ha scritto:
Un altra cosa, visto che in fatto di teste troncoconica non sono certo una cima...
Come faccio capire grossomodo come devo angolarla se voglio avere un Rdc di 1: 15?
Poi prima mi hai detto che non è il massimo per le prestazioni... come la dovrei fare per avere davvero ottime prestazioni?
Dovrei farla emisferica ?
In sostanza vorrei che mi dicessi come la faresti tu, tenendo conto che le fasature più o meno le ho già dette si aggrano intorno ai 200 °- 135 ° eo 198°- 133 ° più o meno. Un consiglio da chi è più espero in materia
nell'ordine:
- come ho accennato prima (ma forse non mi sono spiegato bene) la conicità, più che deciderla in partenza, sarà giocoforza una conseguenza dello spazio a disposizione (i diametri residui di cui parlavo e la distanza del sottocandela dal piano testa) e del volume della camera di combustione che deriverà dalla relazione Vt = Vc / (RdC - 1) ovvero: Cilindrata diviso il valore del Rapporto di Compressione (che si vuole ottenere) diminuito di un punto.
da osservare che se il valore della cilindrata è quello totale, il valore del RdC che deriverà dalla formula sarà quelo teorico, all'italiana, che mi auguro sia quello che hai deciso tu...
il Rapporto reale si misura "alla giapponese" ovvero considerando come cilindrata il volume residuo dal momento della chiusura totale della luce di scarico e quindi risulterà, a parità di parametri impostati, molto più basso.
- il solido geometrico che ha il più basso rapporto Superficie/Volume è la sfera e quindi discostandosi in qualsiasi senso dalla forma emisferica si va sempre ad aumentare la superficie dela camera di combustione, a parità di volume.
Ciò comporta una maggiore dispersione termica, e quindi energetica, oltre a distanziare maggiormente dagli elettrodi della candela i punti più remoti della camera.
ma ovviamente una forma perfettamente emisferica genererebbe un RdC insufficiente: RdC = Vc + 0,5Vc / Vc = 3 ovvero 1:3 o addiritura meno in un motore a corsa corta.
quindi bisognerà discostarsene appiattendo l'emisfera verso il basso determinando la sua forma definitiva in base al solito RdC che si vuole ottenere.
L'emisfera gode poi di un altro vantaggio, di ordine fluidodinamico: asseconda naturalmente la turbolenza in camera che si genera durante a fase di lavaggio ad opera del flusso di carica fresca proveniente dai travasi (per questo è molto importante l'angolazione del loro tratto finale)
ma decidere per una testa troncoconica non significa rinunciare automaticamente ai vantaggi di una emisferica: la turbolenza sarà determinata appunto sempre dall'angolazione dei travasi: nel caso di emisferica dovranno "sparare" verso l'alto, nel caso di troncoconica dovranno avviare un vortice che giace sul piano orizzontale e che quindi si gioverà di una spinta asimmetrica, cioè i due (o più) travasi funzionaranno meglio se orientati i modo da avviare i flussi nel medesimo senso orario.
Questo è il motivo per cui è difficile ottenere buon risultati variando la forma della camera di combustione ad un cilindrto progettato per una forma diversa.
- essendo costretto a lavorarla, io personalmente cercherei di recuperare la forma originale, aggiustando poi il volume tramite piallatura del piano testa;
specifico "personalmente" perchè ho una buona manualità: sono capace di lavorare a mano (con smerigliatrice) una camera emisferica e ricavare una banda di squish (per asporto di materiale) operando con una sola lima semitonda.
riesco anche ad abbassare un piano testa operando di sola lima e senza bisogno di utilizzare poi guarnizioni tra testa e cilindro.
ma, senza falsa modestia, riuscire a fare questo non è da tutti