"Tutto ciò che dall'uomo è costruito, dall'uomo può essere migliorato."
[Andrea Pinasco, preparatore genovese del XXsec.]
senza questo assunto non esisterebbero i preparatori, ma solo gli ingegneri...
ammesso e non concesso che tu abbia "...studiato ed approfondito la fluidodinamica" (ma poi quale?) ti sarai accorto che questa è una delle materie meno determinabili in assoluto, in ambito motoristico: se così non fosse sarebbero inutili le
gallerie del vento ed i
flussometri...
quanto a quest'ultimo strumento, il caso più eclatante è quello del tecnico napoletano
Joe Romano (Bojesen, Aktive) che, ricco d'inventiva e armatosi di santa pazienza e buona volontà finì per acquisire una tale competenza in materia di pacchi lamellari che la stessa Honda (casa motociclistica #1 in the world, alla quale non mancano certo gli ingegneri) si rivolse a lui per ottimizzare l'aspirazione delle proprie 125GP (quando erano vincenti)
hai le idee un pò confuse sulla termodinamica...
anzi: le hai troppo chiare! cioè tendi ad essere un pò troppo deterministico e sicuro di te stesso, ma ciò è consono alla tua giovane età: lo so bene, anch'io ero così.
in quello che affermi ci sono dei concetti giusti applicati in modo sbagliato o fuori contesto.
ad esempio:
- non hai capito che si parlava di
turbolenze in camera di scoppio e non nei condotti di scarico:
se nei condotti è necessario avviare i filetti fluidi, in camera è necessario favorire le turbolenze per ottenere il miglior
lavaggio possibile (ovvero il perfetto ricambio tra carica fresca ed esausta) e la più completa combustione possibile.
tali turbolenze oggi sono ottenute sopratutto studiando
l'orientamento ed il restringimento del tratto finale dei travasi: in passato si ricorreva addirittura a dei pistoni provvisti di appositi deflettori!
tali turbolenze, determinanti per l'ottenimento della massima potenza e dei minimi consumi, possono essere danneggiate (o migliorate, perché no?) dallo sdoppiamento della luce di scarico che, in bene o in male avrà sempre la sua influenza.
- il cilindro non "emana" nessuna depressione nei carter (ma poi che c'entra?)
forse hai in testa un concetto esatto ma non sei riuscito ad esprimerlo a parole: ti consiglio di scrivere con più attenzione e rispetto per la costruzione delle frasi; in tal modo non ci saranno fraintendimenti.
l'analisi logica (in grammatica) è qualcosa di molto simile, anzi identica, alla matematica utilizzata nell'informatica: dev'essere precisa e non dare adito ad interpretazioni sbagliate
- se il traversino è costruito nello stesso materiale del cilindro, per scongiurare deformazioni è innanziutto necessario considerare la sua forma: ad esempio, non ha senso dimensionarlo robusto ed a sezione costante solo per rendersi conto, di calcolo, che dilatandosi non si deforma. costruendolo invece in modo che non si possa deformare dilatandosi, i calcoli diventano inutili!
- gli ingegneri non sono nulla senza i meccanici (e gli utenti), ovvero quelli che fanno notare loro gli errori (di calcolo o, meglio, di valutazione) che hanno commesso.
così non fosse, tutti i veicoli uscirebbero perfetti dalle linee di montaggio e diventerebbero inutili i test su strada dai quali, ti assicuro, gli ingegneri ricavano un sacco di informazioni utili... per
i richiami (a causa di difetti congeniti), gli aggiornamenti e le serie successive!
ammetto che hai ragione tu...forze mi sono lasciato un pò troppo andare...scusa!!!ma allora i traversini nei gt trofeo in base a cosa li fanno??????