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Sembra impossibile, ma nel Ddl appena approvato alla Camera c'è un incredibile 'buco': viene eliminato ogni limite di potenza per le moto guidate dai neopatentati, nonostante uno specifico divieto previsto da una direttiva comunitaria. E nonostante il fatto che poi li si condanni a guidare solo utilitarie per motivi di sicurezza
Infatti l'art. 4 del Ddl, elimina il comma 1 dell'art. 117 del Cds., quello che prevede limiti alla potenza delle moto per i neo patentati nei primi tre anni. E che recita così:
Art. 117. Limitazioni nella guida.
1. Al titolare di patente italiana, per i tre anni successivi alla data del conseguimento della patente stessa e comunque prima di aver raggiunto l'età di venti anni, non è consentita la guida di motocicli di potenza superiore a 25 kW e/o di potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 0,16 kW/kg.
Chiunque quindi, con una spesa di 13/14 mila euro (il prezzo di una Panda diesel) potrà portarsi a casa una Yamaha R1, una Honda CBR 1000 RR, una Suzuki GSX R 1000 o una delle tante superbike. E andare in giro senza nessuna esperienza su una moto da 180 Cv e 180 Kg di peso, in grado di sfiorare i 300 orari, di scattare da 0 a 100 orari in meno di tre secondi. Missili che - partendo da fermi - dopo appena mezzo chilometro (cioé nulla) viaggiano già a 250 orari. E che già in seconda possono polverizzare qualsiasi limite di velocità italiano. Lo stesso Giacomo Agostini (quindici volte campione del mondo, mica uno qualunque...) una volta ci confessò che anche lui avrebbe paura ad andare in giro con una moto del genere perché la distrazione è sempre dietro l'angolo. E con 200 Cv sotto la sella serve esperienza e concentrazione.
"E' una cosa pazzesca - lamentano all'Asaps, associazione amici polizia stradale - perché mentre si inseriscono nel codice, col Ddl, specifici limiti alla potenza delle autovetture condotte dai neo patentati nei primi 3 anni, mentre si presentano Ddl per vietare il trasporto di bambini sulle moto, mentre la mortalità in incidenti che coinvolgono veicoli a 2 ruote è assolutamente fuori controllo con 15/20 decessi nei soli fine settimana, mentre l'Italia detiene il record europeo di mortalità sulle due ruote, arriva un provvedimento che liberalizza le potenze per tutti".
Certo, contestualmente alla liberalizzazione delle potenze viene inserito un limite di 80 km/h sulle statali per i neopatentati, una violazione che si potrà però accertare solo con l'autovelox e dopo aver visto chi c'è sotto il casco, ma si tratta di una follia perché è impossibile tarare ad 80 km/h gli autovelox sulle statali (quasi tutti i veicoli lo attiverebbero).