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Allarme sicurezza stradale - sempre ultimi -
1677470
1677470 Inviato: 17 Mag 2007 14:29
Oggetto: Allarme sicurezza stradale - sempre ultimi -
 

I morti " da due ruote" sono in continuo aumento e l'Italia ha il maggior
numero di vittime di Europa. Nelle metropoli incidenti in continua crescita
Allarme sicurezza stradale
Francia modello da seguire
di VINCENZO BORGOMEO



Voti alla sicurezza stradale: li dà l'European Transport Safety Council, sostenuto da tutti i governi del Vecchio Continente. E l'Italia è dietro la lavagna con il con il cappello da asino: siamo sopra la media della mortalità europea (di circa il 13 per cento, circa 900 morti in più sulla media e 2700 in più rispetto ai migliori della classe). Ma non è tutto: da noi le due ruote valgono solo il 3,6 per cento della mobilità ma incidono per il 26% sulla mortalità generale da incidenti stradali. Il che significa che i morti " da due ruote" sono in continuo aumento e che l'Italia ha il maggior numero di vittime di Europa.

Insomma un quadro disastroso, reso ancora più preoccupante per il fatto che abbiamo le città più pericolose fra tutte quelle del vecchio continente.
In città fra l'altri aumentano incidenti, morti e feriti, mentre su tutte le altre strade diminuiscono (qui avvengono il 45% dei morti e il 79% dei feriti totali). In più c'è un incredibile divario fra la situazione delle varie città (chi riduce la mortalità del 30% e chi la aumenta del 40%). E nessuno sa perché questo accada.

L'ETSC è indubbiamente severo, ma sono numeri, statistiche, impossibile da contestare. Il tutto è contenuto nel famoso Safety Performance index, che prende in considerazione due parametri principali: l'utilizzo delle cinture di sicurezza e la riduzione del numero di vittime. La Francia è al primo posto, noi complessivamente siamo al 14esimo posto di una classifica fatta da 27 paesi realizzata su statistiche 2002-2005. Ma c'è poco da gioire perché come abbiamo visto prima abbiamo record davvero poco invidiabili.

Ma come si arriva al record francese? "Innanzitutto da un forte impegno del governo - spiegano all'ETSC - perché Chirac ha posto la sicurezza stradale fra gli obiettivi primari del suo mandato, e questo è stato adottato soprattutto per quanto riguarda il rispetto dei limiti di velocità. In Francia oggi hanno 2000 telecamere fisse che fanno qualcosa come 30 mila verbali al giorno...

Molto importante, sempre secondo l'ETCS, poi il controllo degli incidenti che riguarda la guida in stato di ebbrezza. I dati vanno dal 1996 al 2005 e qui i Paesi che hanno fatto registrare la diminuzione più grande del numero di morti per guida in stato di ebbrezza sono Repubblica Ceca (meno 12,5%), e poi seguono Germania, Olanda e Polonia. Il trend di riduzione è importantissimo perché alla fine incide enormemente sul trend complessivo. Ma ci sono poi anche paesi come Spagna, Ungheria, Slovenia, Finlandia e Gran Bretagna che hanno invece avuto un aumento di vittima. E L'Italia? Mon si sa: da noi non è stato possibile registrare nulla. Il problema è enorme, e non a caso scorrendo le statistiche europee i nostri dati sono sempre i più carenti, i meno aggiornati e i più vecchi. Sulle tabelle accanto alla voce Italia c'è sempre un asterisco, così diventa davvero molto difficile poi fare qualsiasi tipo di stima e di investimento sul futuro.

In tutti i casi è in arrivo un disegno di legge per alcune azioni molto urgenti, c'è il progetto del nuovo Codice della Strada, e il Ministero è al lavoro per cercare di ridurre in tutti i modi incidenti e numeri di morti. Ma la strada appare onestamente completamente in salita.

Molto possono comunque fare le stesse case automobilistiche perché alla fine, poi, in una situazione di carenza legislativa, di strade dissestate e segnaletica improbabile, una macchina piena di tecnologia aiuta a salvarsi la pelle. Massimo Nordio, ad Toyota Motor Italia che a livello europeo sostiene il progetto ETSC è stato chiaro: "Watanabe, il nostro presidente, ha un sogno, quello di potere arrivare ad avere una macchina che più la usi e più migliora l'ambiente, e con faccia zero vittime. Quindi salvaguardia dell'ambiente, ma anche salvaguardia totale delle persone.
Va detto - continua poi Nordio - che poi il nostro impegno può arrivare fino a un certo punto, perché poi la sicurezza stradale riguarda tutti, dalle autorità ai costruttori passando per ogni singolo automobilista. Per questo è fondamentale lavorare insieme. Aziende, strutture e istituzioni e consumatori". E torniamo al tema del dibattito di oggi.

E proprio alla Consulta Nazionale della Sicurezza Stradale istituita nel 2001 proprio per dare in coordinamento generale ai 21 governi regionali e agli oltre 8000 comuni e, soprattutto, per incentivare con importanti finanziamenti progetti vari. Fino a oggi ci sono stati realizzati 4 programmi nazionali, 42 regionali e 1.122 interventi specifici. "Ma ogni volta che abbiamo dato un euro - spiegano alla Consulta Nazionale della Sicurezza Stradale - lo abbiamo fatto a fronte di un impegno: avere una scheda che ci spiega i risultati della spesa".

A proposito di trasparenza, però non tutto funziona: "Nel nostro stato diritto abbiamo la possibilità di tutelare la vita di ognuno di noi" spiega Cassaniti Mastrojani dell'Associazione Vittime della Strada "e secondo noi dobbiamo tener conto anche delle responsabilità sociali, oltre che strade, veicolo e conducente. Ossia quelle folli libertà che si prendono le istituzioni di fare un lavoro sbagliato senza che venga mai sanzionato da nessuno. La società - continua ancora Cassaniti Mastrojani - deve rispondere alla salvaguardia dei cittadini, che devono essere ascoltati dalle istituzioni. Le mancate risposte che i cittadini hanno sono la cartina di tornasole del nostro livello di democrazia".
repubblica.it
 
1677481
1677481 Inviato: 17 Mag 2007 14:30
 

noi siamo sempre ultimi sempre i peggiori...oramai in tutto il mondo sanno che l'Italia è una barzelletta...
 
1677539
1677539 Inviato: 17 Mag 2007 14:35
 

Nasello ha scritto:
noi siamo sempre ultimi sempre i peggiori...oramai in tutto il mondo sanno che l'Italia è una barzelletta...


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1677626
1677626 Inviato: 17 Mag 2007 14:43
 

mi viene la voglia di trasferirmi in qualche altro paese, provo solo rabbia quando esco in moto e vedo gard rail alti 60-70 cm da terra o i classici cubi di cemento distanti 1m l'uno dall'altro sulle strade di montagna.
in italia per la sicurezza dei motociclisti non si fa nulla, pensano solo ad aumentare i bolli e le assicurazioni (le più care d'europa).
l'esame di guida per avere la patente A è una cosa ridicola (non che quello per la B sia migliore!) inoltre la nostra disciplina sulle strade (sia automobilisti che motociclisti) è andata a farsi friggere da tanto tempo.
che dire se siamo il fanalino di coda non c'è da meravigliarsi
 
1677662
1677662 Inviato: 17 Mag 2007 14:47
 

gnomo ha scritto:
mi viene la voglia di trasferirmi in qualche altro paese, provo solo rabbia quando esco in moto e vedo gard rail alti 60-70 cm da terra o i classici cubi di cemento distanti 1m l'uno dall'altro sulle strade di montagna.
in italia per la sicurezza dei motociclisti non si fa nulla, pensano solo ad aumentare i bolli e le assicurazioni (le più care d'europa).
l'esame di guida per avere la patente A è una cosa ridicola (non che quello per la B sia migliore!) inoltre la nostra disciplina sulle strade (sia automobilisti che motociclisti) è andata a farsi friggere da tanto tempo.
che dire se siamo il fanalino di coda non c'è da meravigliarsi


e diciamo che tu vivi in una regione relativamente tranquilla, prova a venire a Roma dove ci sono 10 milioni di macchine in giro e ognuno fa come je pare senza ritegno..
 
1677872
1677872 Inviato: 17 Mag 2007 15:12
 

Si è uno schifo, non c'è rispetto, non c'è educazione stradale, non ci sono indicazioni per campagne pubblicitarie pro-moto... Nulla... icon_rolleyes.gif
 
1678341
1678341 Inviato: 17 Mag 2007 16:22
 

il fatto è che non hanno nulla da guadagnare e in Italia se non per soldi nessuno fa niente..... icon_cry.gif icon_cry.gif
 
1680913
1680913 Inviato: 17 Mag 2007 22:05
 

gnomo ha scritto:
mi viene la voglia di trasferirmi in qualche altro paese, provo solo rabbia quando esco in moto e vedo gard rail alti 60-70 cm da terra o i classici cubi di cemento distanti 1m l'uno dall'altro sulle strade di montagna.
...


A me la rabbia viene vedendo guidare la MAGGIOR PARTE dei motociclisti ... prima di lamentarci del resto proviamo a imparare quella cosa che si chiama educazione civica ...
 
1681170
1681170 Inviato: 17 Mag 2007 22:44
 

spazio1969 ha scritto:
gnomo ha scritto:
mi viene la voglia di trasferirmi in qualche altro paese, provo solo rabbia quando esco in moto e vedo gard rail alti 60-70 cm da terra o i classici cubi di cemento distanti 1m l'uno dall'altro sulle strade di montagna.
...


A me la rabbia viene vedendo guidare la MAGGIOR PARTE dei motociclisti ... prima di lamentarci del resto proviamo a imparare quella cosa che si chiama educazione civica ...


hai ragione, anche i motociclisti fanno la loro..ma non solo loro...ieri qui nel mio quartiere, mentre stavo tornando a casa, ho visto un auto immettersi da una viuzza senza neanche guardare e a momenti sbatte in terra un ragazzo in motorino e poi se lo guardava anche storto quando quello gli ha suonato ...vi giuro che se lo faceva me scendevo e gli spaccavo la testa come un melone..mi ha fatto rabbia anche se non c'entravo niente tanto che gli ho fatto un gestaccio con la mano...roba da pazzi, che razza di popolo di stronzi che siamo, specie in strada...
 
1681240
1681240 Inviato: 17 Mag 2007 22:55
 

Manca un dato alla statistica...
Quante sanzioni vengono annullate dai giudici di pace in Francia (paese con il piu' basso di incidenti in rapporto al parco circolante) e quante in Italia...
 
1681258
1681258 Inviato: 17 Mag 2007 22:58
 

Nasello ha scritto:
hai ragione, anche i motociclisti fanno la loro..ma non solo loro...ieri qui nel mio quartiere, mentre stavo tornando a casa, ho visto un auto immettersi da una viuzza senza neanche guardare e a momenti sbatte in terra un ragazzo in motorino e poi se lo guardava anche storto quando quello gli ha suonato ...vi giuro che se lo faceva me scendevo e gli spaccavo la testa come un melone..mi ha fatto rabbia anche se non c'entravo niente tanto che gli ho fatto un gestaccio con la mano...roba da pazzi, che razza di popolo di stronzi che siamo, specie in strada...


daccordissimo, è solo che non succede mai che ci si guardi prima in casa propria. Ogni volta a puntare l'indice contro istituzioni, automobilisti, camionisti, ciclisti, pedoni ... e solo in ultima istanza "si ... bè ... anche qualche motociclista ..."
Sono stufo di questa cosa, voglio pensare prima alla mia famiglia e la mia famiglia sono i motociclisti!!!
 
1681329
1681329 Inviato: 17 Mag 2007 23:12
 

42 ha scritto:
Manca un dato alla statistica...
Quante sanzioni vengono annullate dai giudici di pace in Francia (paese con il piu' basso di incidenti in rapporto al parco circolante) e quante in Italia...


hai ragione...insomma si va a finire li..in Italia fanno tutti come vogliono, tanto poi finisce sempre alla volemose bene e chi muore giace chi campa se da pace...solo che stiamo cominciando a toccare il fondo...migliaia di morti sul lavoro, migliaia di morti in strada, extracomunitari che rapiscono stuprano e ammazzano, famiglie che non riescono + ad arrivare alla fine del mese..se continuiamo così e non ci diamo qualche regola seria, finisce male... icon_rolleyes.gif
 
1681737
1681737 Inviato: 18 Mag 2007 6:45
 

"Il che significa che i morti " da due ruote" sono in continuo aumento e che l'Italia ha il maggior numero di vittime di Europa."


Dichiarare questi dati non è esattamente esatto:
E’ senz’altro vero che il numero degli incidenti è salito, in senso assoluto, ma anche il parco circolante delle due ruote è aumentato, più o meno con la stessa intensità: dai 7.905.750 veicoli del 1995, ai 10.024.644 del 2004, ultimo anno analizzabile ai fini statistici. La differenza è quindi di 2.057.775 due ruote, pari a una crescita del 26%. Nello stesso periodo i morti sono aumentati del 31,7% e i feriti del 44%. Bisogna però incrociare questi dati, in percentuale sul parco circolante i decessi incidono per lo 0,15 per mille, lo stesso rapporto registrato dieci anni prima. Uno scostamento c’è, invece, per quanto riguarda i feriti che rappresentano nel 2004 l’8,98 per mille, contro il 7,89 di dieci anni prima (+ 1,09). I dati, si sa, sono terribilmente freddi, e qualche volta si prestano a letture differenti. Un po’ come fanno i sondaggi politici che sono in grado di trasformare ogni vittoria (degli avversari) in una sconfitta e viceversa. Nel nostro caso non ci nascondiamo che la realtà è peggiorata: una tendenza, per quanto leggerissima nella crescita dell’incidentalità è rilevabile. E di questo bisogna preoccuparsi, cercando però di capire anche le responsabilità di quanto successo e subito dopo di affrontare i rimedi da prendere.

Lamps
Cento40
 
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