flamel ha scritto:
Si potrebbe sbrigare la cosa dicendo che è una questione di gusti, a chi piace Mozart e a chi Fibra. La realtà è però più complessa.
Il custom è la cosa più vicina ad un cavallo di ferro che io conosca. Stai seduto dritto come un cavaliere, e non con le chiappe in alto aggrappato ad un missile terra-terra.
La verità è che al customista non interessa correre, non interessa gareggiare. Non gli interessa, al limite, neppure la meta.
Al customista interessa la strada, il viaggio. Questo non lo capisci subito, ma alcuni ci arrivano abbastanza presto, per affinità d'animo o per illuminazione. Altri, come me, dopo aver bruciato tante gomme che neanche immaginate.
Il custom allora diventa il tuo cavallo, e per strada vai vedendo l'asfalto che ti scorre sotto i piedi e quello che ti circonda. Vedi il giorno e la notte che ti scorrono a fianco. Hai tempo di pensare, invece di fare lo slalom tra le automobili. E quando smonti, se già lì a chiederti quando ripartirai. E poi, prima di metterlo a dormire, una strigliata al tuo cavallo di ferro.
mi innamorai delle moto ed in particolare per le custom quando avevo 13 anni e vidi il mitico film "Easy Rider"
ho dovuto aspettare di avere 44 anni, una moglie e due figli, ed un pò di soldi per potermi permettere una Dragstar 650: il mio sogno si è avverato, e concordo pienamente su quanto hai detto, tanto che il mio "cavallo di ferro" è cresciuto: ora ho una Dragstar 1100 Classic (all'H.D. non ci arrivo ancora: costano tanto anche usate, e le Dragstar non sono davvero male ....) e le sensazioni in strada sono ogni volta diverse, intense ed appaganti
CUSTOM FOREVER