AndreaS79 ha scritto:
cavalierenero ha scritto:
Vorrei vedere quanti verbali sono stati fatti nel 2006 in Italia.
il problema è che operativamente non riesci a verbalizzare....io ne ho fatto 1 per attraversamento passaggio a livello mentre erano giù le sbarre...ma perchè mi sono infuriato e il ciclista faceva il grosso...allora lì piuttosto me lo carico in auto e finchè non salta fuori un documento non se ne va a casa.
problema immenso è l'identificazione. i ciclisti nel 99,9% dei casi non portano con sè i documenti. quindi lo fermi e devi procedere all'identificazione....ti fidi di ciò che dichiara?...no a meno che non lo conosci. il cds non da obbligo ai ciclisti di portare con sè un documento di riconoscimento ne tanto meno sono dotati di una targhetta.
dal fatto che non mi fido sulle generalità che mi dichiarano consegue che posso aspettare che qualcuno gli porti un documento..o se non c'è nessuno che glielo porta lo devo accompagnare...magari a 60 km di distanza. e il mio comandante, a meno che non abbia preso di petto la situazione perchè è successo qualcosa col piffero che mi manda a 60 km a prendere il documento.
sulla circolazione delle biciclette c'è un vuoto legislativo assoluto riguardante l'obbligatorietà di farsi identificare mentre si circola.
Anzi estendendo il discorso a 360 gradi...tutti..in ogni momento dovrebbero poter essere identificati senza possibilità di dichiarare la propria identità...o meglio dichiararla si..ma poterla verificare anche in tempo reale. come database c'è solo il SIATEL, che funziona male perchè non è assolutamente aggiornato e soprattutto non è dotato i fotografia. (SIATEL che è diverso dallo SDI, ma quello è solo per chi ha precedenti penali)
pero' qualcuno potrebbe intendere questo mio pensiero come stato di polizia.
guarda, senza farne un discorso politico, io sono sempre stato di sinistra e piuttosto sensibile ai diritti del cittadino davanti alla legge, ma da quando ne possiedo uno (14 anni) un documento l'ho sempre con me, e non ho alcun problema ad esibirlo, a cortese richiesta, senza invocare chissà quale "regime", è un fatto di buon senso e di rispetto di chi i controlli li fa per lavoro.
non vedo perchè un ciclista debba pensare che il suo travestirsi da cipollini lo dispensi dal portarsi appresso un oggetto a ingombro zero.
poi bisognerebbe distinguere:
- ciclisti nel senso di conducenti di bici, in larga parte anziani ma non solo, pericolosi per deficit fisici, scarsa padronanza del mezzo, ignoranza del codice, sovraccarico di borse della coop, demenza senile, e combinazioni di questi fattori, come il vecchietto che ho incrociato (contromano) sulla MIA corsia di sorpasso della tangenziale di Ravenna.
- ciclisti "sportivi", mediamente in salute e pratici del mezzo, a volte pericolosi per pura prepotenza, che cresce all'aumentare del gregge, come una banda che ho visto passare andando al mare: io in ciclabile ai 20 con bici "normale", loro in 10-15, in tenuta da tour, poco più veloci, sulla carreggiata. li riprendo più avanti, fermi a bere, in piedi in mezzo alla ciclabile, che mi urlano dietro di andare più piano.
in entrambi i casi, ma per diversi motivi, sarebbe necessario un maggior controllo, e una maggior educazione (stradale e non), e il buon senso di capire che stare per strada, col motore o coi pedali, comporta ed esige comportamenti ben precisi.
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