Per quanto riguarda le protezioni con antifurti di tipo elettronico posso dire che hanno la loro efficacia, ed in ogni caso possono dare il loro più che significativo contributo disturbando l'azione del malintenzionato.
Ultimamente le nuove generazioni di antifurti prevedono per il montaggio, oltre che al cablaggio generico, i cablaggi dedicati a seconda del tipo di moto o scooter. L'efficienza di tali impianti spessissime volte dipende al 90% dal modo in cui vengono installati e se effettivamente vengono adottati e rispettati i giusti accorgimenti,
perché da tali modalità e quindi da un'ottima installazione ne dipende l'efficienza.
Ciò permette di evitare che gli esperti del "furto" possano individuare con molta facilità il cablaggio ed i relativi collegamenti o la posizione della centralina o eventuali accessori come
il modulo localizzatore "GPS", in quanto essendo ottimi conoscitori della maggior parte di questi sistemi, riescono con azione quasi fulminea a neutralizzare il sistema individuando i giusti fili e le relative connessioni o posizioni dei vari componenti.
Spessissime volte mi capita di vedere una grande varietà di tipi di installazioni che mi lasciano pensare e riflettere sul modo di agire di alcuni operatori che si classificano installatori "DOC", ed in merito elencherò alcuni punti che spero che possano essere utili a far capire come si possa facilitare la possibile neutralizzazione parziale o totale di un sistema, omettendo alcuni particolari come già sopra accennato:
- Le centraline di questi sistemi con eventuali accessori e moduli aggiuntivi, vengono fissate in posizione raggiungibile con estrema facilità.
- Sistemazione e scarsa mimetizzazione del cablaggio elettrico e dei relativi collegamenti.
- Omissione dei collegamenti e attivazioni di alcuni particolari funzioni quali: positivo sotto chiave, blocco motore, mancata attivazione del sistema di rilevamento assorbimento corrente, sensore urto.
- Collegamento ed inserzione della funzione di blocco motore, in particolar modo in sistemi dotati di cablaggio dedicato, esclusivamente sul punto di inserzione dei connettori dell'impianto elettrico della moto, e quindi di notevole facilità per l'esclusione in quanto vengono utilizzati connettori che devono essere inseriti a quelli esistenti nell'impianto della moto e di conseguenza oltre che ad essere immediatamente raggiungibili basta togliere in by-pass, per ripristinare la configurazione originale.
- Omessa installazione del diodo per la protezione contro i cortocircuiti, nel collegamento della funzione segnalatore ottico degli indicatori di direzione "HAZARD", nel caso la centralina fosse sprovvista di tale tipo di protezione.
Questi sono in linea di massima alcuni motivi per cui un sistema può rivelarsi inefficace, con questo non voglio dire che gli antifurti sono inespugnabili, ma per quanto detto sopra vengono certamente resi molto vulnerabili, facilitando l'opera del malintenzionato.
Altra considerazione va al sistema dei telecomandi, infatti molte volte si pensa che attraverso degli scanner si possa disattivare un sistema di allarme e ciò
può essere vero, ma con i nuovi sistemi di codifica dei codici dei telecomandi questo rischio si è notevolmente ridotto, in quanto e più semplice far saltare e mettere fuori uso una centralina non protetta dai cortocircuiti, solamente è semplicemente cortocircuitando uno degli indicatori di direzione e mandando successivamente l'impianto in allarme.
Da ciò traiamo la conclusione che è molto importante adoperarsi per una buona installazione, ovviamente seguire una procedura particolarizzata rende il lavoro più lungo ed i costi di installazione un po' più altini, cosa controproducente in termini di tempo per molti operatori.
Un particolare consiglio per una maggiore efficienza va per l'inserzione ed il collegamento del blocco motore, che deve necessariamente essere collocato in una posizione impervia dell'impianto, per fare in modo che non rientri negli schemi di inserzioni consigliati, oltre che all'attivazione di tutte le funzioni disponibili che il sistema ci offre.